Amenorrea
Amenorrea
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Che cos’è l’amenorrea e com’è correlata ai DCA
L’amenorrea è il termine scientifico che sta ad indicare l’assenza di ciclo mestruale per un tempo prolungato.
Diversi sono i fattori che inducono l’assenza di mestruazioni, condizione che sarebbe di per sé fisiologica nel corso della vita di una donna a seguito di specifiche fasi. Tuttavia, in presenza di squilibri che fanno percepire al corpo che questo potrebbe non essere pronto per ospitare una nuova vita, questo risponde togliendo le mestruazioni.
L’amenorrea è tuttavia una condizione reversibile e trattabile con protocolli specifici a seconda delle cause da cui ha origine.
Amenorrea significato: cosa sono l’amenorrea primaria e l’amenorrea secondaria
Le persone che soffrono di amenorrea vedono la scomparsa del ciclo mestruale per un tempo prolungato, che a lungo andare può avere ripercussioni anche gravi sulla salute e sullo sviluppo, per non parlare della sfera psicologica. L’assenza di ovulazione e quindi di tutti gli ormoni coinvolti nel processo va ad influire negativamente non solo sulla fecondità della donna infatti, ma anche su altri apparati corporei, come le ossa. Infatti, uno dei rischi principali dell’assenza prolungata del ciclo mestruale è proprio lo sviluppo di osteoporosi.
L’amenorrea può essere divisa in due tipologie:
- Amenorrea primaria, che indica la condizione in cui la donna non ha mai avuto il ciclo mestruale;
- Amenorrea secondaria, che indica invece una condizione patologica in cui il ciclo mestruale, prima presente, viene interrotto.
Amenorrea cause: il legame con i DCA
Diversi sono i fattori psico-fisici che possono concorrere nell’assenza di ciclo mestruale, ma ad esserne principalmente affette sono le donne che soffrono di disturbi del comportamento alimentare.
Le principali cause dell’amenorrea, infatti, sono:
- Rapida diminuzione del peso, per cui l’indice di massa corporea risulta essere troppo basso;
- Obesità, in cui invece questo indice è eccessivamente elevato;
- Eccessiva attività fisica;
- Squilibri ormonali (ovaio policistico, malattie della tiroide..);
- Assunzione di farmaci specifici (chemioterapici, antidepressivi..);
- Stress.
L’amenorrea, tuttavia, di per sé, rappresenterebbe una condizione normale nella vita di una donna, in quanto durante la gravidanza, in menopausa o con l’assunzione di specifici contraccettivi, le mestruazioni scompaiono fisiologicamente. Questo diventa problematico, tuttavia, quando questo fenomeno si presenta a seguito di disturbi specifici.
Amenorrea sintomi
Per capire se si è in amenorrea è necessario individuare dei sintomi specifici che suggeriscono la presenza della patologia, ma fondamentalmente, l’indicatore principale è proprio l’assenza del ciclo mestruale.
A ciò si possono aggiungere sintomi come: capelli grassi, acne, aumento della peluria, sterilità e caduta dei capelli.
Come uscire dall’amenorrea: diagnosi e trattamento
L’amenorrea è una condizione reversibile, che tuttavia richiede una prima diagnosi accurata, per definire le cause che l’hanno indotta e poi, a seconda della gravità, uno o molteplici trattamenti per fare sì che il ciclo mestruale torni fisiologicamente.
Che analisi fare per l’amenorrea
La diagnosi dell’amenorrea richiede una raccolta di dati specifici che vengono forniti sia da una visita ginecologica che da analisi, quali:
- Test di gravidanza;
- Isteroscopia;
- Analisi del sangue (per la valutazione dei livelli degli ormoni tiroidei, prolattina, testosterone, estradiolo, progesterone e corti solo).
Come far venire il ciclo in amenorrea
Il trattamento che viene impiegato per la risoluzione dell’amenorrea dipende fondamentalmente dalle cause scatenanti.
In molti casi, se la donna non cerca figli, viene prescritta la pillola contraccettiva, spesso combinata con un trattamento psicologico per alleviare lo stress e l’ansia. Nel caso di donne affette da DCA, è necessario però in primo luogo occuparsi di far tornare la paziente in una condizione di normopeso. Se invece si ha a che fare con atlete, in questo caso è necessario ridurre lo stimolo allenante per ridurre lo stress a cui il corpo è sottoposto.
In ogni caso è fondamentale rivolgersi al proprio medio, alla propria ginecologa o ginecologa al fine di intervenire il prima possibile.
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