Social media e disturbi alimentari

Social media e disturbi alimentari

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Social Media e DCA, come i social possono influenzare i disturbi alimentare

L’avvento massivo dei Social Media come compagno quotidiano, soprattutto nelle generazioni più giovani, sembra aver avuto ripercussioni di diverso tipo sulla loro vita, soprattutto dal punto di vista psicologico.

Primo tra tutti l’isolamento sociale, in quanto vivere costantemente incollati al telefono, scrollando per vedere la vita “idealizzata” degli altri, fa perdere con il tempo il contatto con la propria. Tuttavia, la vera grande ripercussione che questi strumenti, tanto utili quanto pericolosi, hanno sulla vita delle persone è il costante confronto che ognuno è portato a fare.

Si tratta di un confronto che può avvenire su diverse sfere della vita di un individuo: lavorativa, sociale, ma anche e soprattutto fisica. Normalmente il confronto, in soggetti che possiedono una certa integrità, dovrebbe essere costruttivo, ma in coloro che possiedono un carattere più debole e molte insicurezze, può finire invece per diventare distruttivo e patologico.

Diet culture e immagine corporea: l’idealizzazione del corpo perfetto

È da ribadire che, anche se può essere scontato per alcune persone, attraverso i Social Media ciascun utente mostra ai propri follower esclusivamente ciò che vuole. Questo implica quindi che è impossibile avere il quadro reale e generale della vita di una persona da dietro uno schermo.

Tuttavia, questo concetto non è ben chiaro a tutti e per questo motivo, molto spesso, si può iniziare a fare dei confronti con idee irrealistiche che si sono create nella propria testa, ma che di fatto non corrispondono alla realtà. Questo può avvenire anche per l’aspetto fisico.

Si è infatti creata nel tempo una cultura sempre più idealizzata dei corpi perfetti, quelli magri, che ridondando tra le pagine e i canali social, ha finito per diventare ossessiva. Questo rinforzato anche dall’affermarsi e dal diffondersi di una Diet Culture sempre più restrittiva, per cui il corpo ideale viene ottenuto solamente applicando un rigido controllo sugli alimenti e sullo stile di vita, che deve essere “sano”.

I soggetti più a rischio per l’insorgenza di DCA

A fronte quindi di questi messaggi veicolati deliberatamente e tante volte senza alcun controllo attraverso i Social Media, i soggetti più fragili e insicuri possono sviluppare vere e proprie patologie psicologiche. Tra queste soprattutto ansia, depressione, tendenza al perfezionismo, ossessione verso il proprio corpo e il peso, controllo del cibo, idealizzazione della magrezza.

Tutti questi fattori possono portare all’insorgenza nel tempo di un Disturbo del Comportamento Alimentare. I soggetti più giovani e soprattutto il sesso femminile si è dimostrato essere, vista l’età e anche a seconda di personali insicurezze, i più colpiti dai DCA correlati all’utilizzo dei Social Media. 

È inoltre importante sottolineare che i social media non sono la causa dei disturbi alimentari, dal momento che i DCA hanno una patogenesi multifattoriale, ma questi vanno a creare un terrenno fertile che può facilitare l’insorgenza di comportamente complessi verso il corpo e il cibo che pososno portare allo sviluppo di un DCA.

Come i Social Media propongono di intervenire

Ogni profilo social possiede quindi una propria responsabilità verso i propri follower relativamente ai messaggi che veicola, ed è giusto che di ciò si prenda atto. 

Proprio per questo motivo è fondamentale sensibilizzare gli utenti e far sì che i Social affermino sempre più la loro funzione positiva e non solo quella negativa. Infatti i Social Media sono un ottimo modo per creare un network tra persone che non si conoscono, anche a scopo di fornirsi supporto reciproco laddove i vissuti e le esperienze sono simili tra loro.

Oltre ai detentori dei profili, tuttavia, è responsabilità anche del singolo utilizzatore dell’uso che viene fatto del singolo Social Media. È infatti importante disconnettersi da tutte quelle influenze che si presentano avere nel tempo un’influenza negativa sulla propria vita, dal punto di vista sia psicologico che fisico. Laddove poi i contenuti si presentino palesemente incitatori di modelli e messaggi disfunzionali e problematici, i singoli Social Media hanno messo a disposizione dell’utente la possibilità di segnalare il contenuto come “pericoloso”.

Cosa sono i Profili Recovery

I Social Media presentano quindi un grande potenziale negativo, ma un altrettanto grande potenziale positivo. Nella sfera dei disturbi del comportamento alimentare, infatti, hanno iniziato a diffondersi nel tempo delle voci sempre più forti che hanno deciso di condividere la propria quotidianità e il proprio vissuto, come hanno fatto ad uscire da un DCA.

Questi sono i “profili Recovery” e sono amministrati dai così detti “Eating Disorder Warriors”, cioè coloro che stanno attraversando o hanno attraversato un disturbo del comportamento alimentare e decidono di condividere la propria vita attraverso i Social. Questo ad un duplice scopo: quello di mantenere la persona motivata nel proprio percorso e quello anche di far sentire meno sole e comprese, fornendo quindi uno spunto, quelle persone che stanno affrontando la medesima difficoltà.

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