Animenta racconta i disturbi alimentari – La storia di Beatrice

Vorrei iniziare a raccontare la mia storia dandole un inizio preciso e delineato. Vorrei farlo per far capire alle persone come, da cosa e perché nascono i Disturbi del Comportamento Alimentare. Vorrei farlo, sinceramente, per poterlo capire anche io. 

La verità è che, come nei sogni, mi sembra di essermici ritrovata nel mezzo e, per quanto ci provi, non riesco a rammentarne il principio. Il sogno è stato così vivido e reale e così lungo che mi sono resa conto di aver vissuto un incubo solamente poco tempo fa quando, alla fine, sono riuscita a svegliarmi.

Mi chiamo Beatrice, ho compiuto 30 anni da qualche mese e non mi ricordo di un tempo in cui io abbia vissuto bene all’interno del mio corpo. Non importa quale forma, peso o colore avesse. L’ho insultato, compatito, odiato, bullizzato, ne ho avuto vergogna, l’ho nascosto sotto vestiti troppo larghi e, ad un certo punto, come spesso capita, gli ho fatto del male. Digiuni estremi, iperattività, abbuffate e compensazioni. E poi ancora, in un loop che durava da così tanto tempo da non capire che non quella era normalità ma malattia. 

Ho trascorso buona parte della mia vita pensando a come sarebbe stato bello, se solo fosse stato un corpo “giusto”. Volevo lo fosse a tutti i costi. 

La consapevolezza della malattia

Finchè, un bel giorno, mi sono ritrovata sveglia: la foschia ottundente del mondo onirico che mi ero creata si è dissipata e ho capito che il prezzo che stavo pagando era davvero troppo salato. 

Chi ero diventata? Non ero io quella persona apatica, senza voglia di vivere, di fare, vedere, conoscere. Non ero io quella ragazza che non aveva più la concentrazione per leggere un libro. Che aveva paura di una pizza con gli amici. 

Così la consapevolezza mi ha colpita in faccia e mi ha spinto a farmi delle domande. Su me stessa, su chi fossi e chi volessi essere. Ma anche sul mondo, sulla nostra società, sulle persone che la compongono.

Il coraggio della rinascita

Ho iniziato il mio percorso di guarigione da questa malattia perché non avevo più le forze per sostenerne il peso. E, piano piano, sto cercando di rendermi conto che il Suo è l’unico (peso) di cui mi devo sbarazzare. Non è un percorso semplice. Sono sempre stata iper esigente con me stessa e mi spazientisco di fronte a passi in avanti, che mi sembrano solo di pochi centimetri e, ancora di più, mi dispiaccio di quelli all’indietro che invece li percepisco come chilometrici. 

Eppure riguardo il punto di partenza e vedo che nella strada che ho percorso ho seminato tanti ricordi, molti, moltissimi dei quali straordinari. 

La strada è ancora lunghissima ma, forse, ho finalmente capito che me la posso anche godere.

L’articolo è stato scritto da Beatrice, che ha raccontato la sua storia

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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