Animenta racconta i disturbi alimentari – La storia di Federica

Sono Federica, ho 33 anni, abito a Grottaferrata, nei castelli Romani.

Dall’età di 7 anni, sul consiglio della pediatra, ho iniziato ad essere seguita da endocrinologa e nutrizionista per il metabolismo troppo lento che mi faceva assimilare tutto. Da sempre quindi sono stata abituata a seguire piani alimentari. Sono stat abituata al NO di una fetta di torta in più al compleanno degli amichetti; al NO a quel pezzettino di cioccolato in più a Pasqua; al NO a quel pezzetto in più di pandoro a Natale. E non è stato facile.

L’impegno sul territorio

Sono molto attaccata al paese ed al contesto in cui vivo. Ho scelto infatti di dedicarmi ad attività di volontariato nel mio territorio per cercare di fare del mio meglio e rendermi utile. Ho sempre amato il mondo del sociale, mi sono sempre impegnata per aiutare gli altri e questo ha influito anche sul mio percorso scolastico ed universitario.

Al liceo ho frequentato il socio pedagogico Joyce ad Ariccia. All’università mi sono iscritta a Roma Tre. Prima ho frequentato il corso di scienze dell’educazione e sono diventata un educatrice ed amo tantissimo questo lavoro con gli anziani nelle case di riposo. Dopo qualche anno ho intrapreso sempre nella facoltà di Roma Tre, il percorso per conseguire una seconda laurea triennale, in Servizio Sociale, perché il mio sogno era diventare ASSISTENTE SOCIALE.

Il mio grande obiettivo

Si è trasformato nel mio obiettivo, nel mio grande desiderio, mi sono impegnata tantissimo in questo, con lo studio, con gli esami e soprattutto nel percorso di tirocinio che ho svolto presso i servizi sociali di due comuni, del territorio dei Castelli Romani, il primo tirocinio presso il Comune di Frascati ed il secondo tirocinio a Grottaferrata, il mio amato Comune e la mia storia nasce proprio da lì.

È stato un tirocinio in cui ho dato tutta me stessa per imparare la professione al meglio e per non deludere la mia tutor, alla quale mi sono molto legata, che vedo come perfetta in tutto, sia dal punto di vista umano che professionale,anche se so bene, come mi ripete la mia psicologa che la perfezione non esiste.

Non è andata come volevo…

A giugno 2021 finalmente riesco a conseguire la laurea ed a novembre 2021, ho tentato l’abilitazione per diventare finalmente assistente sociale, come tanto desideravo. Purtroppo quell’esame non è andato come speravo, il non averlo superato mi ha portato varie insicurezze: il non sentirmi valida, il non sentirmi all’altezza, il sentirmi inferiore, la sensazione di non meritarmi nulla e soprattutto la paura di aver deluso una delle persone più importanti professionalmente ed umanamente in questo percorso, la mia tutor. Proprio tra fine novembre ed inizio dicembre 2021 quella vocina iniziava pian piano ad entrare dentro i miei pensieri.

Io volevo solo realizzare il mio sogno e diventare assistente sociale, aiutare  e contribuire ancora di più a migliorare il mio territorio. Non pensavo nè volevo minimamente avere a che fare con un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA). Nessuno sceglie di ammalarsi.

I DCA li conoscevo perché la mia migliore amica negli ultimi anni di liceo aveva iniziato a combattere con l’anoressia.

Viverli in prima persona però è tutta un altra cosa

Da dicembre 2021 è iniziato tutto. Durante le feste natalizie era forte la restrizione. Successivamente si è aggiunta l’attività fisica, sempre più frequente ed intensa.

In quel periodo partivo da un sovrappeso. Più il mio corpo cambiava, perdendo del peso, più chiunque mi incontrava mi apprezzava per come stavo diventando e più mi sentivo bene. A febbraio 2022, ho iniziato a comprendere che avevo delle difficoltà alimentari e con molto molto coraggio mi sono rivolta al mio medico di famiglia che purtroppo con le sue risposte alla mia richiesta di aiuto mi ha fatto sentire non meritevole di cure. Intanto il DCA, l’anoressia, si insinuava sempre di più dentro la mia testa, comandandomi letteralmente in ogni azione e gesto della vita quotidiana.

Ho resistito senza chiedere aiuto altrove fino ad Aprile, fino ai giorni di Pasqua

In quelle giornate sono andata troppo oltre con l’iperattivitá e con le restrizioni e da quel momento ho capito e compreso che da sola non potevo continuare ed ho trovato coraggio di chiedere aiuto.

Verso fine aprile ho iniziato la terapia con la mia psicoterapeuta, che è il mio angelo, la mia ancora di salvezza, che mi dà la forza per non mollare.

Grazie a lei ho avuto il coraggio di tentare nuovamente l’esame di Stato, con mille paure, non mi sono tirata indietro e l’ho finalmente superato, realizzando il mio sogno di diventare assistente sociale.

Sotto le feste di Natale sono riuscita a raggiungere un altro piccolo traguardo, mi sono a messa un vestito dopo tantissimo tempo.

Il percorso è fatto di alti e bassi e ricadute

Ma non bisogna mai mollare, non bisogna mai rinunciare ai propri sogni e soprattutto bisogna affidarsi a professionisti competenti e preparati che ci daranno sempre più strumenti per uscirne e tornare di nuovo a splendere e godere di ogni attimo della quotidianità.

Quello che mi dà tantissima forza per combattere ed uscire è sicuramente voler contribuire all’informazione, voler contribuire ad aiutare sia come volontaria e sia come professionista, assistente sociale ed educatrice.

L’articolo è stato scritto da Federica, volontaria dell’Associazione, che ha raccontato la sua storia

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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