Animenta racconta i disturbi alimentari – La storia di Irene

Ciao mi chiamo Irene, ho 23 anni e mi porto un enorme vuoto dentro.
Tutto è iniziato all’età di 12 anni, o meglio i primi pensieri li avevo già a 7 anni. Soffrivo di
ipercolesterolemia familiare. Dovevo evitare alcuni cibi, non abusarne. Ma questo mi faceva
sentire diversa alle festicciole. Dovevo sempre controllarmi.

Il primo ciclo all’età di 10 anni mi fece barcollare e cadere. Avevo le prime forme, ero più grossa
delle mie compagne, loro avevano ancora un corpo da bambine.
Una semplice dieta, stilarla, appenderla e seguirla. Era semplice, facile. Ci riuscii,persi diversi kg.

Tornai a scuola e tutti mi fecero i complimenti e io con un sorriso stampato in faccia rispondevo
“Grazie”.
Nella mia testa quella vocina stava diventando sempre più forte, dovevo conoscere le calorie di
tutti gli alimenti. Le dovevo ripetere a mente per non dimenticarle.

Iniziai gli anni del liceo e nessuno si accorgeva di me. Io pensavo che fosse tutto normale.
Dopotutto non ero così magra, il mio riflesso era sempre troppo gigante per me, esprimevo ogni
sera il desiderio di dimagrire, di essere invisibile.
Arrivarono le restrizioni pesanti. Poi le abbuffate di biscotti e la compensazione.
Andò avanti così per un po’.
I miei occhi erano vuoti, non c’ero più. Tutto ruotava attorno al cibo, all’autolesionismo, al voler
sparire.


Improvvisamente smisi di abbuffarmi,ma continuavo a restringere e BUM! Arrivai al peso più
basso. Pesavo quanto una bambina di circa 9 anni, ma ne avevo 19.
I miei non si accorgevano che qualcosa non andasse. Durante i pranzi/le cene ero sempre da
sola. Sparí il ciclo per 6 mesi. Non uscivo più con le amiche per mangiare; non ho mai fatto una
vacanza scolastica per la paura del cibo. Ho perso tutti e tutto.


Ero fredda, fuori e dentro.
Ho ripreso peso da quel periodo, ne devo prendere ancora un pochino.
Però con la pandemia l’iperattività era diventata ingestibile, tanto da dover fare le tecarterapie alle
ginocchia.


A 22 anni, stanca e distrutta mentalmente, ho chiesto aiuto, grazie al mio ragazzo, al centro DCA di
Frosinone.
Ho visto volare via la mia adolescenza dietro questa malattia. Ho perso le speranze e ora le sto
cercando con tutte le mie forze.

Voglio spegnere quella vocina che non mi fa mai sentire abbastanza, sempre in colpa…quel controllo è
così effimero.

Io voglio guarire, voglio farcela, voglio vedere la vita con occhi nuovi .

Voglio prendermi per mano e fare questo “viaggio verso la vita”, che è diventato anche il mio nickname su Instagram.

L’articolo è stato scritto da Irene, volontaria dell’Associazione, che ha raccontato la sua storia

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
Zona Mercato 85038 Senise (PZ)
P.Iva 01779910767