Caro corpo,
Ti scrivo questa lettera per raccontarti di quante cose ti sei perso a causa di una malattia infame chiamata anoressia.
Ti ho perso di vista e nemmeno me ne sono resa conto.
Prima ti osservavo davanti allo specchio, poi piano piano sei scivolato via e alla mia anima inquieta non è più fregato niente di te, della tua forma e delle tue tante capacità.
Sei diventato trasparente davanti allo specchio, non ti trovavo più nelle foto o riflesso nelle vetrine.
Il mio dolore era troppo ingombrante ed io ho dato la colpa a te, caro corpo, che eri già magro senza bisogno che l’anoressia facesse la sua parte.
Le mie emozioni erano uno tsunami, io non le sapevo affrontare ed ancora una volta ho dato la colpa a te, caro corpo, che invece hai resistito.
Caro corpo,
Non ti ho mai accettato in nessuna forma, e ti chiedo scusa per averti consumato.
Ti chiedo scusa per non averti mai notato, per non essermi presa del tempo per te.
Caro corpo,
Ti chiedo scusa per ogni passo in più che ti ho fatto fare, per ogni boccone di cui ti ho ripetutamente privato.
Ti chiedo scusa per averti dato la colpa. Tu che, invisibile ai miei occhi, sei stato forte e coraggioso, hai lottato per restare in vita e per farmi stare in piedi ogni istante.
Tu che mi hai regalato un giorno in più di vita, quando io la vita non la volevo più vivere.
Grazie, caro corpo, di esserti preso cura di me al posto mio.
Scusami se ti ho tolto per lungo tempo la possibilità di saltare, correre, danzare e festeggiare.
Scusami se ora sei fragile quasi quanto la mia anima.
Meritavi di meglio.
Meritavi un’adolescenza fatta di avventure e non di ospedali.
Meritavi un boccone in più quando avevi fame e non dei pugni allo stomaco per zittirti.
Meritavi abbracci e carezze e non sforzi illimitati.
Caro corpo,
Scusami se in questi 7 anni mi sono dimenticata di te.