Caro corpo,
Mi dispiaceva e mi dispiace tuttora per quello che provo nei tuoi confronti e per quello che ti ho fatto.
Non ti apprezzo per quello che sei, ti metto sempre a confronto con gli altri, ho creduto che tu fossi l’origine di tutti i miei problemi perciò ho deciso di consumarti fino all’osso e di farti soffrire: io ne ero felice.
Ho dato ascolto a tutti coloro che mi dicevano che non valevi nulla, che eri brutto, enorme, ingombrante: io ci credevo.
Sento ancora che non mi appartieni del tutto e ti vivo ancora un po’ come una condanna.
Non riesco ancora a guardarti con serenità, sei così grande e pesante.
Ti odio perché non piaci a nessuno: qual è il motivo per cui dovresti piacere a me?
Ti odio quando i vestiti ti si stringono intorno come la morsa di un serpente.
Ti odio perché non mi dai sicurezza.
Ti odio quando stai bene mentre io vorrei solo urlare.
Ti ho odiato quando eri piccolo di età ma già troppo grosso, ti ho odiato in pubertà e ti ho odiato quando hai perso ogni energia e sei rimasto vuoto.
Ma spero un giorno di volerti bene.
Vorrei che arrivassimo ad un compromesso, ma so che ora non è possibile. Non mi resta che aspettare e aspettare…
Con affetto e speranza
E.