I Disturbi del Comportamento Alimentare (DNA) sono patologie psichiatriche complesse che richiedono un trattamento multidisciplinare. Negli ultimi anni, l’avanzamento della tecnologia ha reso inoltre possibile l’utilizzo di programmi di recovery online per supportare le persone affette da disturbi alimentari. In questo testo, esploreremo il futuro del trattamento dei DCA.
Il futuro del trattamento dei DCA
Il trattamento dei DCA richiede, tendenzialmente, un approccio personalizzato.
In questo caso, i programmi di recovery online possono essere un utile strumento per supportare le persone affette da tali disturbi, soprattutto quelle che hanno difficoltà ad accedere a servizi di salute mentale tradizionali. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista International Journal of Eating Disorders, i programmi di recovery online si sarebbero rivelati efficaci nel ridurre i sintomi dei DCA e migliorare la qualità della vita delle persone affette.
Comestai e Animenta
La nuova start-up Comestai collabora con Animenta per aiutare coloro che affrontano un DCA. Entrambe le realtà, infatti, offrono supporto e risorse alle persone affette da tali malattie. Questi programmi includono strumenti di monitoraggio, gruppi di supporto online e accesso a professionist* della salute mentale.
Secondo il sito web di Comestai il programma offre un approccio personalizzato, e supporta le persone affette da DCA nel loro percorso di guarigione. In particolare, il servizio Comestai nasce per supportare gli attuali sistemi di cura e fornire un’assistenza completa tramite la modalità online. Avvalendosi di decenni di esperienza clinica e di esperienze reali, l’équipe lavora al fine di portare le componenti più efficaci di un trattamento basato su evidenze scientifiche a tutti coloro che affrontano un disturbo alimentare e alle loro reti di supporto, fornendo quindi un’assistenza complementare necessaria.
Anche Animenta, in qualità di associazione, supporta i soggetti affetti attraverso la costante collaborazione con professionist* della salute mentale e un ingente lavoro di sensibilizzazione, basato sulle storie dei pazienti e su attività o eventi, anche in collaborazione con altre realtà presenti sul territorio.
I vantaggi del recovery online
I programmi di recovery online possono offrire diversi vantaggi, tra cui:
- Accessibilità. La modalità online rende il supporto disponibile anche in aree dove le risorse sono scarse (zone rurali o isolate, ma anche regioni dove scarseggiano ambulatori e centri), riducendo così le barriere legate ai costi, ai trasporti e alla mobilità.
- Flessibilità. Permettendo di accedere al supporto in qualsiasi momento, adattandosi quindi agli impegni personali e lavorativi, alcune piattaforme offrono un monitoraggio continuo o check-in giornalieri.
- Riduzione dello stigma. Le persone e l* pazienti si possono sentire più a loro agio nel cercare aiuto in modo anonimo o protetto, poiché il contesto online può essere percepito come meno giudicante.
- Risorse multimediali. Disponendo di video, esercizi interattivi, forum, meditazioni guidate e diario alimentare online, vi è la concreta possibilità di ricevere feedback immediati circa la propria esperienza.
- Continuità terapeutica. La modalità smart può essere usata anche come supporto tra le sedute in presenza o in momenti di crisi, rivelandosi utile nei follow-up seguenti al trattamento intensivo.
I possibili limiti dei progetti di cura online
Tuttavia, tali programmi sono portatori di alcuni limiti:
- Assenza di contatto umano diretto. La relazione terapeutica, fondamentale nel trattamento dei DCA, può risultare meno efficace a distanza, poiché risulta più difficile rilevare segnali non verbali o cambiamenti fisici importanti.
- Rischio di uso scorretto. Alcuni utenti potrebbero usare le piattaforme in modo non terapeutico (come il confronto negativo o il rinforzo di pensieri disfunzionali nei forum).
- Mancanza di supervisione diretta. Poiché le forme acute di DCA richiedono spesso interventi multidisciplinari e monitoraggio medico (che il trattamento online non può garantire) non è considerabile adatta ai casi ritenuti più gravi, oltre al fatto che il rischio clinico (malnutrizione, autolesionismo) può essere difficile da gestire a distanza.
- Problemi tecnici e digital divide. Non tutti dispongono di una connessione stabile e, soprattutto, non tutti posseggono dimestichezza con la tecnologia. Inoltre, alcuni utenti potrebbero trovare l’interazione virtuale impersonale o difficile.
Concludendo, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Eating Disorders, i programmi di recovery online si sono rivelati efficaci nel supportare le persone affette da malattie alimentari. È però importante garantire un recovery online supervisionato e seguito. Per questo, a volte, serve che questi programmi siano utilizzati in congiunzione con i servizi di salute mentale più tradizionali, specialmente per i casi più gravi, e con una corretta supervisione delle modalità.
Se pensi di aver bisogno di aiuto, prenota il tuo primo colloquio gratuito con l’équipe di Comestai a questo link.
L’articolo è stato scritto da Annalisa e Cristina, volontarie dell’Associazione