L’anoressia io non sapevo cosa fosse – Animenta racconta

anoressia

Ammalarsi di una malattia senza rendersene conto. L’anoressia è anche questo. Oggi vi raccontiamo la storia di una ragazza coraggiosa che si è confidata con noi.

Sin dalla seconda elementare, per tutti sono sempre stata l’amica cicciottella; colei che amava mangiare e che spesso veniva sempre derisa per il suo aspetto.

Durante gli anni, pur avendo subito qualche insulto, non ho mai voluto dar peso alle parole altrui poiché fino al 2018 non m’importava granché di ciò che pensavano gli altri. Ero sempre stata una bambina, ormai adolescente, forte e piena di sé. Io non so cosa sia scattato nella mia mente, so solo che ad ottobre 2018, decisi di mettermi a dieta. Durante i primi tempi, ero davvero felice del fatto che avessi perso qualche chilo: finalmente riuscivo ad indossare una 42 e non una 44.

Man mano che osservavo il numero sulla bilancia scendere, diminuivo sempre più i miei pasti.Non ricordo con precisione quando iniziai a saltare la colazione, a volte il pranzo e anche la cena. Le mie giornate erano occupate dalla scuola e dall’intenso esercizio fisico, mentre le mie chilocalorie giornaliere oscillavano fra le 300 e le 400. A volte riuscivo a resistere anche con meno di 100 chilocalorie.

Mangiavo una pizza? La soluzione era bruciare le calorie. Mangiavo una mela? Dovevo smaltire quelle calorie. Non mangiavo? La cosa migliore da fare era bruciare le calorie.

Non pensavo di soffrire di anoressia


Fino all’anno scorso non sapevo neanche cosa fosse l’anoressia; ne avevo sentito parlare qualche volta alla tv, ma non ero mai scesa nei dettagli. Ed io, non avrei mai potuto immaginare di ammalarmi proprio di quella malattia. Avevo sempre amato il cibo, era stato il mio rifugio per anni; come potevo adesso rifiutarlo?
Dai miei 65 kg, raggiunsi ben presto i 45 all’inizio dell’estate.

Gli svenimenti, il sentir sempre freddo, la bradicardia e la totale mancanza di appetito erano ormai all’ordine del giorno. I miei genitori erano ovviamente preoccupati, ma dicevo sempre loro di star bene, fino a quando mia madre decise di chiamare il medico di famiglia.

Quest’ultima comunicò che se avessi continuato, avrei dovuto ricoverarmi; motivo per il quale, a detta sua, avrei dovuto mangiare per non finire lì. Ma come si fa a spiegare che questa malattia è più forte di te?
L’anoressia arriva a controllare la mente, tende ad insidiarsi nella parte più remota della tua anima, e si ripresenta ogni qual volta hai un crollo.

Una dedica che scalda il cuore

Caro Animenta, sono passati quasi due anni, ma io non posso dire di essere guarita. A volte lo sembra, forse non vedo più il cibo come un totale nemico, ma non nego che spesso ho paura di salire sulla bilancia per vedere il mio peso aumentare. Non nego che controllo ancora le calorie di tutto ciò che mangio. Non nego che guardandomi allo specchio piango. Mi sento così inadeguata che spesso vorrei solo scomparire. Ma forse un giorno tutto questo passerà. Ci sarà un giorno in cui il tunnel dei disturbi alimentari sarà solo un ricordo. Ci sarà un giorno in cui vincerò io.

Questo articolo fa parte della rubrica “Storie”, creata e redatta da Animenta. Tutti i contenuti pubblicati sono stati revisionati e approvati dal protagonista della storia. L’autrice ha deciso di restare anonima per questo motivo come autore troverete Animenta.

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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