L’estate come tempo di cura
C’è qualcosa nell’estate che ci invita a rallentare. Le giornate si allungano, il sole splende e i pensieri sembrano avere più spazio per fluire. E’ una stagione che ci concede di prenderci una pausa dalle abitudini quotidiane e da quei ritmi interiori che ci fanno correre senza tregua.
In questa stagione così rallentata trovo piacevole dedicarmi alla lettura. Leggere, in certi momenti della vita, non è solo un passatempo ma può diventare un gesto di cura per sentirsi meno sol*, per trovare parole che ci assomigliano o per condurci verso luoghi inesplorati e rassicuranti.
Per chi vive un disturbo alimentare i libri possono diventare spazio di riflessione, di ascolto profondo e nuove consapevolezze.
Cura dell’anima: i nostri consigli in tema di libri
Celebrare il vivere e la gioia delle piccole cose: “Momenti di trascurabile felicità” di Francesco Piccolo
Siamo abituati a sentirci e pensare di essere felici solo in occasione dei grandi eventi della vita, quando la felicità è fatta di attimi semplici, quasi banali e quotidiani. Questo libro è un toccasana per la tristezza e l’apatia, una raccolta di brevi, a volte brevissimi, racconti che ci insegnano a riconoscere la meraviglia nel quotidiano delle piccole cose.
Una lettura per guarire con dolcezza: “L’abito di piume” di Banana Yoshimoto
Un piccolo libro delicato e intimo che racconta la guarigione attraverso i legami familiari e la forza delle piccole cose. Hotaru, la protagonista, torna nel suo paese natale e, immersa nella semplicità del quotidiano, riscopre sé stessa. Un viaggio calmo ma profondo, alla riscoperta di sé per alleggerire il proprio dolore personale.
Una lettura per far pace con il passato: “La piccola agenzia dei ricordi” di Ren Kaburagi
La trama recita: “In Giappone esiste un’agenzia dove, portando un oggetto caro, si “riconoscono” i ricordi più difficili per trasformarli in pace. Ogni personaggio (da chi ha perso una persona cara a chi ha subito traumi) ritrova serenità grazie alla cura di Kojirō.”
Un libro che racconta come accogliere la tristezza possa aprire la strada alla gentilezza verso sé stessi.
Una lettura intensa, per quando ci si sente pront*: “Saresti così bella” di Holly Bourne
Questo non è un libro leggero, ma può essere una lettura trasformativa. L’autrice affronta con lucidità e onestà il rapporto disturbato con il corpo, lo sguardo altrui, le pressioni sociali, il femminismo e la salute mentale. È un romanzo che mette a nudo pensieri duri ma condivisi da tante donne e lo fa con empatia, ironia e un pizzico di rabbia necessaria.
Un consiglio: leggetelo se vi sentite nel momento giusto, perché alcuni passaggi possono essere intensi o triggeranti. Ma se ci si arriva preparat* e ci si prende il giusto tempo per digerirlo, può offrire grande sollievo e accendere qualcosa di importante. Personalmente, è uno dei libri che mi ha aiutata a sentirmi meno sola e mi ha ricordato quanto ci sia di politico e rivoluzionario nell’imparare ad amarsi. Anche quando sembra la cosa più difficile del mondo.
L’articolo è stato scritto da Ivana, volontaria dell’Associazione