Scusami, Caro Corpo

Scusami.

Scusami per tutto quello che ti ho fatto e ti faccio e per l’odio infondato che ti ho dato e continuo a darti. Come è possibile ripugnare la propria casa? Non lo so eppure io lo faccio. L’essere umano cerca di curare la propria abitazione, decorandola, abbellendola, pulendola, prendendosene cura… ma quando si tratta di quella “interna” il discorso diventa molto più difficile e complesso quasi fino a rappresentare un paradosso: la casa fisica-interna (del corpo come in fin dei conti anche spirituale cioè dell’anima) viene messa da parte, non è amata o comunque lo è molto di meno rispetto a quella dove viviamo nello spazio fisico. Come pretendere, dunque, che senza curare in primis il corpo noi possiamo stare bene e sentirci a casa in un altro spazio? 

Io, caro corpo, ti odio e ti ho odiato ed ammetterlo scrivendolo mi fa molto male perché mi rendo conto che non “dovrei” (ma basta con questo dovrei!) perché nessuno lo merita figuriamoci tu! Tu sei la mia casa, ciò che mi permette di vivere, di fare tutto ciò che mi piace: scrivere, studiare, uscire, mangiare, ridere, piangere, stare con i miei amici e la mia famiglia, viaggiare… ma proprio non riesco ad amarti. 

Il nostro è sempre stato un rapporto un po’ particolare perché sebbene a me alla fine piacessi quando ero piccola o meglio non mi interessasse molto di te, molti già si sentivano in dovere di dirmi che non dovevo e che dovevo essere più magra. Già all’epoca credevo di non potermi “permettere” di mettere determinati vestiti, di dover coprire la pancia. 

La vera domanda ad oggi è: ma più magra per chi? Perché? Perché far credere ad una bambina di non andare bene e farla sentire sbagliata? Così sono cresciuta con la convinzione di dovermi “nascondere”, con l’idea che il magro scheletrico sia bello e sebbene fino ad oggi io abbia negato il peso negativo che quel giudizio aveva avuto in me, ora lo sento e lo riconosco. 

Grazie alla crescita e al nuoto (ho nuotato a livello agonistico) sono cambiata: più in forma, più muscolosa (tant’è che il mio obiettivo era avere gli addominali!) e finalmente non grassa per gli altri. È arrivato però poi, purtroppo, un momento in cui neanche in questo caso io mi accettavo e ti accettavo e quel momento è stato proprio quello dello sviluppo: come poteva la me che non si era mai sentita a casa nel suo corpo, accettare che questo cambiava e mutava verso delle forme più da donna con annesso aumento del peso? Come poteva la me che era cresciuta con “speriamo non ti venga il seno di tua madre” accettare che le sue tettine diventassero tette? Come potevo accettare un cambiamento così radicale? Non potevo e il disturbo glielo ha fatto capire. 

È proprio in quel momento che il nostro rapporto, già difficile, si è definitivamente interrotto basandosi solo su odio e disprezzo. Sono anni che mi faccio del male fisico e mentale privandoti delle energie necessarie per vivere. Sono anni che ho interrotto il mio rapporto con te. Sono anni che nella speranza di vedermi più bella, non ti parlo. Il costo di tutto ciò purtroppo lo pago ancora oggi e la cicatrice forse la porterò per sempre con me. 

Una cosa però l’ho capita: posso anche pesare ancora di meno ma io non mi piacerò mai finché non imparerò a volerti e volermi bene, ad apprezzarti e curarti come si deve, a pensare alla mia salute mentale e fisica ed a come sto perché tutto ciò che vivo è il risultato di un malessere che porto dentro, di insicurezze, di frasi sbagliate che io ho riversato su di te. Perché giustamente non vogliamo che gli altri ci trattino male ma in primis ci dedichiamo solo parole brutte e ci facciamo schifo? 

Odio sentirti gonfio, vederti cambiare e voler rimanere ad una forma più da bambina (infatti ho perso ben 2 volte il ciclo) ma credo che piano piano piano piano piano piano stia giungendo il momento di ricominciare a parlare e comunicare volendoti e volendomi bene. Perché non voglio più permettere al disturbo di farmi stare così e di portarmi via ancora più “vita”. Saranno, queste, frasi scritte così e a cui non credo ancora molto ma di base io sono proprio stanca. Scusami corpo, scusami per sempre. Scusami perché ho preteso e pretendo da te la perfezione quando questa non esiste e perché ti ho sempre e continuo ancora a paragonarti agli altri mentre invece tu sei unico e mi rendi me stessa.❤️

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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