Per chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare il corpo diventa il centro di tutto, soprattutto di emozioni forti come l’odio e la vergogna di sé. Iniziare a stare meglio, però, è una trasformazione che può modificare queste energie. Dall’odio all’amore, dalla vergogna al coraggio. Il corpo è il nostro compagno di avventure, l’unico che non ci lascerà: riempiamolo d’amore, così come Ginevra racconta in questa sua lettera. Diventiamo amici del nostro corpo e rispettiamolo: impariamo a farci del bene.
La lettera di Ginevra al corpo
“Caro corpo,
quante volte ti ho fatto male,
quante altre ho pregato di riuscire a cambiarti.
Ho voluto farti rimpicciolire per sentirmi più piccola io stessa, più debole.
Per cercare di essere protetta dagli altri, quando da sola non riuscivo nemmeno a capire cosa tentassi di dimostrare.
Poi ti ho riempito, non di amore e di gioia, ma di dolore e solitudine.
Ti ho riempito perché non potendo esprimere quello che sentivo, cercavo un rifugio, una calma apparente.
Mi sono sentita in balia di onde così forti e potenti che non potevo sfuggirgli.
Ti ho fatto male, lo sappiamo.
Ma poi, ti ho fatto anche del bene.
Sono tornata a guardarmi
e a guardare insieme cosa siamo.
Io che ad un ‘sei bellissima’
mi sentivo sempre un po’ fuoriluogo.
Ho provato a dirlo a te: ‘sei bellissimo’.
Tu che sei il mio riflesso e la mia immagine al mondo.
Io, adesso e per sempre,
voglio avere cura di te.
Impariamo a farci del bene, a migliorare con pensieri positivi, che di male ce ne siamo fatti tanto.
Rispettiamoci, vogliamo essere amici?
Sempre tua,
Ginevra”