Può essere difficile per familiari e amici comprendere i comportamenti tipici dei disturbi alimentari (DCA). In questo articolo andremo ad indagare alcuni sintomi “silenziosi” che possono permetterci di riconoscere tempestivamente un DCA.
Tra società e malattia
Ci sono alcuni comportamenti che vengono elogiati nella nostra società. Questi sono l’allenarsi tanto, contare le calorie e limitarle, mangiare meno dolci, diventare vegetariani, saltare i pasti o dimenticarsi di mangiare.
Questo elogio deriva principalmente dall’instaurazione radicata della diet culture nella nostra società. Il problema, principalmente, è che questi comportamenti possono diventare patologici e sintomo di un DCA, ma sono difficilmente notabili se considerati comportamenti “normali” secondo i dettami della cultura della dieta.
I segnali di avvertimento possono infatti essere ignorati quando non si vede il problema ma si tende solo ad esaltare i comportamenti che vertono sulla dieta o sul “mangiare più sano”.
I sintomi silenziosi dei DCA: un elenco
Questi sono i sintomi “silenziosi” di un DCA, che spesso vengono trascurati:
- Preoccupazione eccessiva per il cibo: il soggetto può improvvisamente guardare programmi di cucina, leggere molte ricette e interessarsi alle ultime tendenze dietetiche.
- Cucinare pasti senza mangiarli: la persona potrebbe cucinare per gli altri senza assaggiare gli alimenti preparati.
- Non mangiare con gli altri: a volte si mangia da soli a causa della vergogna che si prova quando si mangia.
- Incoraggiare le altre persone a mangiare cibi ad alto contenuto calorico di cui invece ci si priva in prima persona. La persona potrebbe soddisfare la propria fame guardando gli altri mangiare i cibi che non si concede.
- Rifiutare piccoli morsi di cibo. Per un eccessivo controllo la persona con DCA può rifiutare anche piccoli pezzi di cibo o può rifiutare di condividere il proprio cibo.
- Eccessivo interesse per ciò che gli altri stanno mangiando. Sempre a causa un eccessivo controllo la persona con DCA si può preoccupare eccessivamente del cibo degli altri.
- Rigidità sul cibo. La persona con DCA potrebbe sentirsi al sicuro solo con determinati alimenti di determinate marche, oppure potrebbe usare sempre le stesse ciotole per mangiare.
- Rituali alimentari: una persona con DCA potrebbe avere rituali alimentari come tagliare il cibo a pezzi piccoli, mangiare prima verdure e poi i carboidrati, separare gli alimenti sul piatto…
- Combinazioni di cibo insolite: la persona con DCA può aggiungere condimenti insoliti al proprio cibo per nasconderne il sapore o “rovinarlo”.
- Cambiamenti d’umore: i soggetti con DCA possono presentare sbalzi d’umore, in quanto l’assunzione nutrizionale può influenzare i livelli ormonali.
- Iperattività: muoversi brucia calorie e potrebbe risultare difficile rimanere fermi.
- Gomma da masticare: può masticare la gomma per tanto tempo o masticarne tante durante il giorno. QUesto avviene perché la masticazione riduce la fame.
- Regredire in comportamenti infantili: le persone con disturbi alimentari possono diventare più infantili. Con questo si intende che le persone con DCA possono avere delle rigidità connesse al corpo e al cibo che, dall’esterno, possono sembrare capricci infantili.
- Rigidità sul programma della giornata: ci può essere una rigidità nel programma alimentare, negli orari o nella quotidianità.
- Insonnia: chi sta limitando l’assunzione di cibo può avere difficoltà a dormire tutta la notte.
- Indossare abiti che non gli stanno bene. La dismorfia corporea è molto comune e, per nascondere il proprio corpo, una persona che ne soffre può indossare vestiti molto larghi. Alcuni indossano tanti strati di abiti per tenersi al caldo in quanto hanno poco grasso corporeo in grado di mantenere un’adeguata temperatura corporea.
- Isolarsi dagli amici. Ci si può rifiutare di andare ad un evento sociale così come agli inviti degli amici in modo tale da evitare situazioni che coinvolgono il cibo.
Come posso sostenere una persona cara?
Mendel dice: “Ogni volta che noti un cambiamento nel mangiare di qualcuno, non importa il motivo, è giustificato prestare molta attenzione e fare domande”.
Ognuno è diverso. Di conseguenza, i sintomi elencati si possono o non si possono presentare in persone con disturbi alimentari, ma bisogna prestare attenzione se si nota qualcosa di insolito, in modo tale da agire il prima possibile.
Quello che puoi fare, da amic* o parente, è ricordare alla tua persona cara che affronta un periodo difficile, che sei lì e che ci tieni. Ascoltal*, sii solidale e cerca un supporto professionale.
L’articolo è stato scritto da Elisa, volontaria dell’Associazione