Caro Corpo,
sì, proprio tu.
Corpo, con la lettera maiuscola, perché meriti importanza.
Meriti importanza per tutto quello che hai fatto, ma soprattutto per tutto quello che non hai fatto.
Non hai ceduto, MAI, nonostante tutto.
Credevo che tu mi odiassi, l’ho creduto per un sacco di tempo, perché ti ho fatto tanto male.
Ti ho tagliato, ti ho picchiato, ti ho ridotto allo stremo, ma tu sei sempre rimasto qui, con me.
Caro Corpo,
mi dispiace di averti trattato male, di aver pensato che fosse meglio non averti, mi dispiace di aver provato di tutto pur di distruggerti.
Abbiamo corso, abbiamo dato tante facciate a terra e a volte ci siamo pure buttati…in tutti i sensi, abbiamo sofferto, ma abbiamo anche sorriso.
Come quando sorrido e ti si alzano le guance, come quando vado a cavallo e riesci a stare in equilibrio perfetto, come quando ballo e ti muovi come se fossi una piuma.
Caro Corpo, ci siamo fatti male.
Ti ho fatto male, e mi dispiace.
Grazie Corpo,
per aver lasciato i segni di quel male su di te per dimostrare che le ferite si rimarginano, e che a volte per stare bene si deve stare male…non sempre eh, ma a volte si.
Piano piano sto imparando ad apprezzarti, a non sentirti come un oggetto ripugnante che andrebbe stracciato.
Piano piano sto imparando a convivere con te.
E sto imparando che io e te insieme siamo vita, e siamo una super forza.
Ti prometto che farò di tutto per non tornare indietro, te lo prometto.
E quindi grazie Corpo, e scusa.
Ti amo.
Ci amo.
Con un caldo abbraccio, Noemi.
P.S. puoi dire alle ovaie che possono anche svegliarsi dal letargo? si sono riposate per tanti anni…FIN TROPPI!