Caro corpicino mio,
tanto odiato e maltrattato.
Oggi, alla vigilia dei nostri 31 anni insieme, ho deciso di farci un regalo: FARE PACE.
Sono ormai 3 anni che sei quotidianamente messo sotto tortura, e a farlo sono proprio io. Chissà quanto tempo era che ti maltrattavo, quando, tre anni fa per l’appunto, sei arrivato ad “urlare”.
Ora che riesco ad avvicinarmi alle mie emozioni (a volte più, a volte meno) capisco che verso di te ho provato di tutto: rifiuto, odio, rabbia, inadeguatezza, amore, contatto, pace, rifugio.
Sei stato il bersaglio di tutto questo.
Volevo rifiutare qualcosa? Non volevo vedere cibo, e non te ne davo.
Non sopportavo qualcosa? Ti riempivo di cibo per nascondere ciò che sentivo.
Volevo essere perfetta? Non ti nutrivo e ti portavo allo stremo delle forze per raggiungere chissà quale ideale di perfezione e di magrezza.
E quando ho capito che la perfezione non esiste? Ti ho reso imperfetto.
Sai qual è la cosa più assurda? Tu non mi hai abbandonata MAI.
Mai uno svenimento al peso minimo, mai un rigetto violento dopo un’abbuffata.
Mi sono sempre allenata, e tu mi hai sempre sostenuta. Ora che vedo e sento l’allenamento come un piacere, ci divertiamo insieme. E ora che sto provando a mangiare regolarmente, capiamo insieme cosa ci piace di più, cosa ci piace di meno, cosa non ci fa digerire.
Grazie per avermi sempre fatto camminare, e ora anche correre; grazie perché mi rendi nello yoga; grazie perché mi fai sollevare i pesi; grazie perché mi fai sentire che ci sei, con il battito del cuore e con il respiro; grazie per aver combattuto anche quando eri solo.
E scusa per tutto quello che ho capito solo ora, ma sappi che non è mai troppo tardi. Insieme faremo grandi cose. Oggi, tanto per iniziare, andiamo finalmente al mare e ci mostriamo in costume. Chi se ne frega dei miei auto giudizi. Abbiamo tanto tempo da recuperare io e te.
Ti prometto, oggi, che non ti disprezzerò e che ti onorerò ogni santo giorno. È una relazione che durerà tutta la vita, la nostra. E io sono pronta. Ora sono pronta.
Tua F.