Caro corpicino,
Mi sei sempre stato vicino e io non ho mai apprezzato tutto quello che hai fatto per me.
Hai continuato a far battere il mio cuore e a far funzionare i miei polmoni anche in quei giorni in cui ti maltrattavo.
Hai continuato a permettermi di camminare, di correre e di uscire con i miei amici.
Mi hai permesso di viaggiare per il mondo e di vedere tanti posti.
Con i nostri muscoli abbiamo sfiorato il cielo andando in montagna, su in alto, quasi fino a toccare le nuvole.
Mi hai dato dei segnali di quanto male io ti stessi facendo. Ci ho messo un po’, sono riuscita a capirlo e a iniziare, anche se con molta fatica, a prendermi cura di te.
Ti ho sempre considerato un semplice guscio che a me non piaceva e con il quale ero obbligata a interfacciarmi con il mondo intero.
Io ti ho trascurato e odiato con tutta me stessa, ho cercato di annientarti, di eliminarti perché non volevo più vederti e volevo che cambiassi a tutti i costi. Tu, invece, corpicino mio, hai continuato a prenderti cura di me, mi hai sempre accettata per come ero, non mi hai mai abbandonato.
Grazie a te, grazie alla tua carne, ho dato tanti abbracci e ne ho ricevuti altrettanti.
Sei stato casa per tutto quel tempo in cui io non riuscivo e non volevo riconoscerti come mio.
Sei stato la storia d’amore non corrisposta più lunga della mia vita e ora sei diventato piano piano la mia storia d’amore corrisposta.
Grazie per avermi sempre amato e per aver creduto che sarei riuscita anche io a trattarti bene e a vedere il bello di te.
Ti voglio bene, tanto!