Caro corpo, eri talmente piccino…

Caro corpo, 

Ti scrivo dopo aver fatto una sessione di allenamento in cui ho fatto esercizi di gratitudine verso di te, e in cui ho sentito forte e chiara la tua richiesta. Citando una canzone: “Amami ancora, fallo dolcemente, un anno, un mese, un’ora, perdutamente”; richiesta alla quale io ho risposto, sempre citando una canzone: “A volte non so esprimermi, e ti vorrei amare, ma sbaglio sempre”.

Il nostro rapporto è sempre stato molto difficile, hai avuto innumerevoli problemi fin da quando eri piccolissimo. E noi li abbiamo sempre affrontati insieme, con una forza che gli adulti ci invidiavano.

Poi sono arrivate le elementari, ed io ho tenuto nascosto ai grandi che c’era una persona che ti rendeva suo terreno di conquista, toccandoti ovunque. Non riuscivo a capire che ci fosse qualcosa di sbagliato in quello che stava facendo quella persona: scusami se non sono riuscita a verbalizzare il mio disagio, la mia sofferenza. Scusa se ho pensato che fosse colpa mia.

Forse è lì che ho iniziato ad odiarti, o forse ho iniziato alle superiori quando, a seguito di bullismo e cyberbullismo, ti odiavo perché eri troppo diverso, troppo piccolo, troppo imperfetto, con quegli occhiali e quell’apparecchio ai denti che erano diventati il mio incubo.

Eri talmente piccino che, per difenderti, avrei dovuto cullarti, abbracciarti come si farebbe con un infante, e invece, pur di fuggire da quella scuola, ho cercato di provocarti dei danni. Volevo chiederti scusa per questo, scusa perché, anche in questo caso, non ho gridato a voce alta il mio malessere. Il fatto è che quella stessa voce era oggetto di prese in giro, quindi avevo paura ad utilizzarla.

Ti chiedo scusa se ho iniziato a ferirti, ferirti quando mi sentivo in colpa, ferirti per sfogare le mie emozioni represse. Scusa se ti ho lasciato delle cicatrici.

Poi è arrivato il DCA e ti ho privato del nutrimento di cui avevi bisogno, ti ho allenato fino allo stremo, ti ho spinto fino al limite. Volevo vederti sparire, volevo farti diventare sempre più piccolo, volevo annullarti e renderti invisibile.

Ti chiedo scusa anche di questo.

Caro corpo, 

Ti prometto che da oggi cercherò di amarti di più, di rispettarti maggiormente. 

Costruiremo una nuova relazione fatta di amore tra di noi, con l’aiuto della terapia ormonale femminilizzante che, da un anno, ti sta facendo lentamente cambiare e trasformando in ciò che vorremmo essere.

Voglio imparare ad amarti senza più riserva alcuna, in fondo sei tu che mi sostieni, mi permetti di camminare, sorridere, respirare, abbracciare, vivere; e sei l’unica cosa che non mi abbandonerà mai finchè sarò questa Terra.

Mi dispiace per tutto il male che ti è stato fatto, che ti ho fatto, e mi dispiace per non aver saputo proteggerti.

Mi dispiace per tutto il male che ti è stato fatto, che ti ho fatto, e mi dispiace per non aver saputo proteggerti.

Shanti

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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