Deficit calorico ed effetti negativi sul corpo  

deficit calorico

Viviamo in una cultura che ci incoraggia a “mangiare poco”, a stare in “deficit calorico”, come se fosse un  segno di forza di volontà e autodisciplina. Chi promuove questi messaggi ci  richiede di raggiungere un modello di bellezza preciso, un corpo magro, purtroppo  questo sistema spesso confonde la salute con l’apparenza.  

Al nostro corpo non piacciono questi trend. Il nostro corpo non è fatto per aderire all’ideale estetico del momento. Il nostro corpo è un sistema complesso e  straordinariamente saggio, in grado di autoregolarsi in maniera perfetta con il fine  di mantenerci in vita!  

Quando lo costringiamo, grazie alla nostra cara amica “forza di volontà” e  all’ennesima dieta, a un prolungato deficit calorico, il corpo avverte la minaccia, ovvero la  mancanza di risorse necessarie ad un buon funzionamento, e mette in moto una  serie di meccanismi di difesa, tra cui il “risparmio energetico”.  

Cosa succede al corpo?  

Nei primi giorni di restrizione alimentare il metabolismo, ovvero quell’energia necessaria al nostro corpo per le attività che ci consentono la sopravvivenza come il respiro, il battito cardiaco o la regolazione della temperatura corporea, inizia a rallentare per risparmiare energia. E’ una risposta adattativa: se arriva meno energia (cibo=carburante), il corpo riduce i consumi.

Parallelamente, cambiano anche gli ormoni che regolano fame e sazietà. Il  livello dell’ormone della sazietà, la leptina, diminuirà, mentre l’ormone della fame  (grelina) aumenterà. Il messaggio è chiaro: abbiamo bisogno di cibo!

Gli effetti del deficit calorico sul nostro funzionamento

Gli effetti di questi meccanismi di difesa sono molteplici e hanno due obiettivi  principali: proteggerci fin quando le risorse torneranno ad essere sufficienti e  spingerci alla ricerca di cibo. 

Quindi potremmo sentirci più stanchi, affaticati, avere difficoltà a concentrarci, pensare frequentemente al cibo, sentirci nervosi e  irritabili. Spesso tutto ciò viene condannato come “debolezza” o “mancanza di  costanza”, quando in realtà sono manifestazioni fisiologiche della restrizione prolungata.  

A lungo termine gli effetti del deficit calorico possono portare ad effetti ancor più gravi, atti a garantire la sopravvivenza. Tra questi,  alterazioni ormonali, disturbi del  ciclo mestruale, perdita di massa muscolare, riduzione della densità ossea, aumento dell’ormone dello stress (cortisolo) e danni psicologici legati al senso di  fallimento post ennesima dieta e insoddisfazione corporea.  

La mente non è immune  

Il corpo e la psiche sono inseparabili. Quando la restrizione diventa cronica, anche il cervello entra in modalità sopravvivenza: emergono pensieri ossessivi sul cibo, sensi di colpa, perdita di fiducia nei propri segnali interni. È un terreno fertile per lo sviluppo o la riacutizzazione di un disturbo alimentare.  

Le diete, infatti, promettono controllo ma generano l’effetto opposto: perdita di fiducia. Si rompe la connessione con i segnali interni di fame e sazietà, e si finisce per dipendere da regole esterne. È un ciclo che logora corpo e mente, e ci allontana dalla nostra saggezza biologica.  

Non è debolezza, è biologia  

Non sei sbagliatə. Se non riesci a “seguire la dieta” come gli altri, non ti manca la forza di volontà: è il tuo corpo che sta cercando di proteggerti. La fame non è  un difetto da combattere, ma un segnale corporeo fisiologico, un segnale di vita.  

Recuperare un rapporto sano con il cibo significa spostare il focus dal controllo alla cura e all’ascolto. Significa fidarsi del proprio corpo, imparare ad  ascoltarlo e riconoscere che la salute non si misura in calorie, peso o restrizione, ma nella capacità di vivere in equilibrio, energia e presenza.  

Il corpo non ci rema contro: ci parla, ci avverte, ci guida. È tempo di  ascoltarlo, rispettarlo e ringraziarlo per tutto ciò che fa, ogni giorno, per  mantenerci in vita. 

L’articolo è stato scritto da Ivana, volontaria dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

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Pasta Secca 500g

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Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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