Ore 09: una gita fuori porta
Oggi sveglia presto per una gita a Isernia.
Partenza in bus, come una vera classe. Arriviamo a destinazione e iniziamo la visita con Andrea, una guida che colpisce per la passione per la sua città e il suo lavoro.
Torniamo dalla calda avventura con un ‘Nomi, cose, città’ improvvisato al microfono del bus.
Ore 15: un nuovo laboratorio all’Animenta Camp
Dopo l’arrivo di Cristina e Yuri, sperimentiamo un laboratorio di psicomotricità. Si tratta di una pratica che vede come principale strumento il gioco e, soprattutto, il gioco nel movimento del corpo. Questo ci aiuta nell’evoluzione di noi come persone intese come insieme di corpo, mente e emozioni. Si studia lo spazio e il corpo nello spazio tramite l’utilizzo di facilitazioni relazionali quali palloncini, teli e altri strumenti che creano un ponte, un legame tra persone.
È stato un momento potente, che mi ha riportata indietro facendomi sentire grata del mio percorso. Un processo complesso e impervio, non una successione di tappe e obiettivi da raggiungere ma un qualcosa di unico, come ognun* di noi. E ripenso ancora una volta quanto vorrei che le persone di questo Animenta Camp si vedessero con i miei occhi, per vedere la luce e il coraggio che hanno mostrato giorno dopo giorno. Come il coraggio di non prendersi troppo sul serio, lasciandosi alla leggerezza e alla cura estrema nell’accarezzare le mani delle altre a occhi chiusi, trasportate da un mix di uniche e travolgenti emozioni.

Ore 18: Scoprirsi e scoprire con il teatro
Il viaggio del Camp continua con l’ultimo laboratorio della giornata e del camp con Francesco e Martina. Si esplora lo spazio e se stessi nello spazio con il teatro. Le ragazze, come sempre, ci emozionano e stupiscono in una restituzione di un vero e proprio spettacolo a cui poi ci leghiamo con un ballo liberatorio tra occhi lucidi, risa e grida.
E quando giunge in momento del feedback serale, con gli occhi gonfi di gratitudine e lacrime che finalmente si allontanano dai miei occhi, mi ritrovo con solo una frase in mente.
”Prendete la vita con leggerezza che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dell’alto, non avere macigni sul cuore”.

