Diet culture: una guida per i genitori

Cos’è la Diet Culture?

La “diet culture” (cultura della dieta) è un concetto che si riferisce a un insieme di credenze che esaltano la magrezza e promuovono la perdita di peso come ideali di bellezza e successo. Questa cultura influenza profondamente il modo in cui le persone percepiscono il proprio corpo, il cibo e la salute. La diet culture esalta la magrezza come simbolo di salute, attrattiva e disciplina personale, associando spesso i corpi magri a un maggior valore sociale.
Questo porta alla stigmatizzazione dei corpi che non rientrano in questi standard, suggerendo che il valore di una persona sia determinato dal suo peso. Secondo Christy Harrison, la diet culture è un sistema di credenze che idolatra la magrezza e la equipara alla salute e alla virtù morale, inducendo gli individui a pensare di essere inadeguati se non raggiungono l’impossibile ideale di magrezza.

Questa cultura promuove la perdita di peso come mezzo per ottenere uno status superiore, costringendo le persone a dedicare tempo, energia e denaro per ridurre il proprio corpo. La diet culture demonizza alcuni alimenti mentre ne esalta altri, creando una sorveglianza ossessiva dell’alimentazione, vergogna per certe scelte alimentari e una riduzione del piacere di mangiare. Inoltre, essa opprime chi non si conforma alla sua immagine di “salute”, colpendo in modo sproporzionato donne, donne di colore, persone trans, persone con corpi robusti, persone di colore e persone con disabilità, danneggiando sia la salute mentale che fisica.
Questa dinamica crea disuguaglianze strutturali tra uomini e donne, le quali si sentono obbligate a conformarsi a un certo ideale di corpo per essere attraenti. Anche persone di altri generi subiscono pressioni per adeguarsi a specifiche idee di bellezza corporea.

Diet Culture e Disturbi Alimentari: come la cultura della dieta alimenta i DCA

I social media sono un’arena dove la cultura della dieta viene perpetuata. Su piattaforme come TikTok, numerosi video promuovono la perdita di peso o mostrano trasformazioni fisiche, utilizzando hashtag come #whatieatinaday o #mealprep per esibire diete estreme. Questa glorificazione della perdita di peso rafforza la convinzione che il peso sia un indicatore cruciale di salute e autostima.
L’attività fisica viene spesso presentata principalmente come mezzo per perdere peso, piuttosto che per raggiungere il benessere fisico e mentale. Inoltre, molti video didattici mostrano come preparare versioni “sane” di cibi “spazzatura”, moralizzando il cibo e alimentando la convinzione che certi alimenti debbano essere evitati per evitare aumento di peso o cattiva salute. Questo può portare allo sviluppo di disturbi alimentari come l’ortoressia nervosa, caratterizzata da un’ossessione per l’alimentazione “corretta”.
È importante notare che la maggior parte di questi contenuti non proviene da esperti qualificati, aumentando il rischio di disinformazione e promuovendo comportamenti alimentari non salutari.

Diet Culture e Famiglia: messaggi negativi

La diet culture non influisce solo sugli individui, ma si insinua anche nelle dinamiche familiari, influenzando i messaggi che i genitori trasmettono ai propri figli. Come abbiamo visto, la diet culture fa parte della nostra società e nel corso della vita è possibile che ci abbia influenzato, facendoci adottare determinate credenze e convinzioni. È essenziale maturare una nostra consapevolezza personale, cercando di comprendere in che modo tale fenomeno ha modificato il nostro modo di pensare, riconoscerlo come un problema e impegnarci a non alimentarlo, ma a combatterlo attivamente.

Commenti come “Non dovresti mangiare quella torta, ti farà ingrassare” o “Dovresti iniziare a fare più esercizio per perdere peso” possono sembrare innocui, ma rafforzano l’idea che il valore di una persona sia legato alla sua forma fisica. Inconsciamente, anche i genitori possono promuovere un ambiente in cui i bambini apprendono a giudicare sé stessi e gli altri in base all’apparenza fisica. Altri esempi di commenti disturbanti includono frasi come “Posso godermi il mare solo se perdo peso”, “Posso vestirmi come mi piace solo in un corpo magro”, “Non posso mangiare i dolci perché non sono magra” o “Troverò l’amore quando perderò peso”

Questi messaggi possono portare i giovani a sviluppare un rapporto malsano con il cibo. Potrebbero infatti percepire il mangiare come un atto moralmente caricato piuttosto che un bisogno naturale, nutriente e di cura verso se stessi.

Strumenti pratici per creare un dialogo positivo 

Per contrastare gli effetti della diet culture e promuovere un ambiente familiare sano, è essenziale adottare un approccio positivo e inclusivo verso il cibo e il corpo. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Educare se stessi e i propri figli. Imparate insieme ai vostri figli l’importanza di una nutrizione equilibrata e dei benefici di un corpo sano, indipendentemente dalla sua forma o dimensione.
  2. Social media detox. Il settore delle diete è una vera e propria industria, che punta sull’insoddisfazione del proprio corpo per favorire la vendita di prodotti dimagranti. Aiutare i ragazzi a comprendere tale aspetto è essenziale per distaccarsi e diventare più critici rispetto alle immagini e alle informazioni a cui siamo esposti sui social network e i media. Staccare la spina, scegliere con più prudenza i profili social da seguire e smettere di seguire i profili che non ci fanno sentire a nostro agio sono metodi che possono essere di enorme aiuto.
  3. Evitare i commenti sull’aspetto fisico. Concentratevi sulle qualità personali e sui successi che non riguardano l’apparenza. Incoraggiate il pensiero che chi ci vuole bene lo fa e ci ricorda per le nostre qualità ed il nostro modo di essere, non la taglia dei nostri vestiti o perché rispettiamo un certo canone estetico. Ogni corpo è differente e può essere sano indipendente dalla forma corporea che ha.
  4. Promuovere un rapporto positivo con il cibo e il movimento. Incoraggiate i bambini a vedere il cibo come fonte di nutrimento e piacere, evitando di etichettarlo come “buono” o “cattivo”. Coinvolgeteli nella preparazione dei pasti per far crescere la loro consapevolezza alimentare. Aiutateli a vedere l’attività fisica come un piacere ed una fonte di divertimento, non come un meccanismo per “bruciare le calorie” o modificare il proprio corpo.
  5. Essere modelli di comportamento. Mostrate un atteggiamento sano e positivo verso il vostro corpo e il cibo. Evitate di parlare di diete o di criticarvi per il vostro aspetto fisico davanti ai bambini.
  6. Fornire supporto emotivo. Create uno spazio sicuro dove i bambini possano esprimere le loro preoccupazioni e sentimenti riguardo al loro corpo e al cibo, ascoltandoli senza giudicarli e offrendo sostegno e comprensione.

Insieme per zittire la diet culture

Adottando questi approcci, è possibile aiutare i figli a sviluppare una visione equilibrata e sana del corpo e dell’alimentazione, contrastando l’influenza negativa della diet culture.

In caso di dubbi, è consigliabile affidarsi ad un esperto in nutrizione al fine di ricevere un’educazione alimentare appropriata. Oltre a ciò, è possibile consultare le linee guida nazionali per una sana alimentazione, le quali possono aiutare nelle fasi di educazione alimentare consapevole.

Bibliografia

  • The Wellness Trap: Break Free from Diet Culture, Disinformation, and Dubious Diagnoses and Find Your True Well-Being
  • E.Tribole, E. Resch, Il metodo Alimentazione Intuitiva, Mondadori ,2023

L’articolo è stato scritto da Erika e Ivana, volontarie dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

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