Disturbi alimentari: scuola negata a ragazza affetta da DCA

disturbi alimentari

Può una ragazza non essere ammessa al Liceo perché affetta da disturbi alimentari?

No, dovremmo sostenere tutti a gran voce. 

Tuttavia non è questa la risposta corretta. Oggi vi raccontiamo la storia di Carola, una ragazza affetta da DCA a che si è vista portare via il suo diritto allo studio perché affetta da questo disturbo. 

La storia di Carola

“L’Ufficio Scolastico Regionale avvii immediatamente un dialogo con i licei affinché venga garantito a Carola, la ragazza affetta da disturbi alimentari, rifiutata da numerosi Istituti, il suo sacrosanto diritto allo studio”, ha Elena Chiorino, Assessore Regionale all’Istruzione.

Indignata e basita davanti ad episodi di questo tipo, tuona contro Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione:

Allo stesso tempo resto basita e indignata di fronte a episodi del genere, dovuti a ciò che sostengo da mesi, ovvero alla totale inadeguatezza del ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, che invece di appassionarsi ai segreti del metro statico e di quello dinamico, dovrebbe incominciare davvero a fare bene il suo mestiere, assumendo in tempi strettissimi docenti e personale scolastico e individuando spazi adeguati per lo svolgimento delle lezioni, per garantire davvero una riapertura delle scuole compatibile con le necessità che l’emergenza Covid ci impone.

Con queste parole la Chiorino ha commentato l’attuale vicenda. Dopo essere venuta a conoscenza dello sfogo del papà di Carola, la ragazza che soffre di un grave disturbo dell’alimentazione e che a settembre dovrebbe iniziare a frequentare l’ultimo anno delle superiori, ma che, invece, rischia di restare a casa.

Quale motivo si nasconde dietro questa storia? Non ci sarebbe posto, per lei, in nessun liceo in quanto, a causa dell’emergenza Coronavirus e delle norme anti contagio, le classi devono fare i conti con numeri ridotti.

Una situazione inaccettabile

La Chiorino chiama in appello anche Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio scolastico regionale:

“Mi aspetto che il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, contatti immediatamente i dirigenti scolastici degli Istituti che avrebbero negato l’iscrizione a Carola e sblocchi subito la situazione, garantendo alla ragazza di frequentare l’ultimo anno di liceo.”

Chiede poi un reale intervento del ministro Azzolina che si occupi di garantire il diritto allo studio “anche per le persone più fragili che vanno tutelate con ogni mezzo. Casi come quelli di Carola sono intollerabili – conclude Chiorino – e mi batterò con tutte le mie energie finché questa situazione non sarà sanata e fin che la scuola italiana, i suoi docenti, i suoi lavoratori, le famiglie e gli studenti finiranno di subire umiliazioni causate da scelte scellerate”.

Bisogna costruire una rete di cura e di supporto

A tratti paradossale è la storia di Carola. Una storia che evidenzia la necessità di creare una rete di cura e supporto per i giovani che soffrono di disturbi del comportamento alimentare.

dati recenti (2016) segnalano che l’anoressia nervosa risulta presente nel 1-4% della popolazione femminile, la bulimia nervosa nel 1-2%, il disturbo da alimentazione incontrollata nel 1-4%. A tal proposito, il Journal of eating disorders (2020) ha proposto un numero della rivista interamente dedicato per raccogliere i dati a livello internazionale su come si possa essere trasformata l’epidemiologia dei disturbi alimentari a seguito della pandemia.

Contenuto a cura di Animenta

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