Questo articolo ha come obiettivo quello di rispondere ad una serie di domande per comprendere meglio in che modo i fattori socio-culturali sono legati al tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).
Cosa si intende per fattori socio-culturali?
Sono le tendenze sociali e culturali che modellano i comportamenti e gli atteggiamenti della società. Assieme alla politica, all’economia e all’evoluzione tecnologica costituiscono i fattori esterni che influenzano, quotidianamente, la nostra vita. Sono elementi storicamente situati e cambiano quindi a seconda del luogo e del tempo che si intende osservare.
Cosa sono i DCA?
Sono patologie esistenti sin dai tempi antichi (le prime descrizioni di una forma di anoressia mentale risalgono al 1600), ma che si sono sviluppate maggiormente nell’ultimo secolo, al pari passo con la modernizzazione e la diffusione di nuove tecnologie comunicative, che sono uno dei fattori che può implementarne la diffusione. La loro forma ed espressione cambia di pari passo alle modificazioni che avvengono nella nostra società. In che modo?
Non più solo donne: per molto tempo si è creduto che i DCA fossero un’esclusiva della popolazione femminille in età adolescenziale, ma in realtà riguardano anche la popolazione maschile così come gli adulti e i bambini. In particolare dopo l’emergenza da Covid-19 l’età di insorgenza di un Disturbo Alimentare si è notevolmente abbassata.
Nuove categorie: nel 2013 la quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5) ha inserito tra le categorie diagnostiche di DCA i Disturbi Alimentari con e senza Specificazione, per identificare quei disturbi caratterizzati da comportamenti assimilabili ad altre categorie, ma non completamente soddisfatti.
I Disturbi Alimentari sono considerate patologie cosiddette culture bounded, ovvero legate a culture e specifiche di alcuni paesi. Questo non significa che in altre culture non possano esistere o non siano mai esistite, ma che la cultura può in qualche modo essere un fattore che influisce sulla diffusione di certe patologie.
Quali sono i fattori culturali che, ad oggi, possono influenzare l’insorgenza di un DCA?
- La diet culture;
- Nuovi stili di performance a cui uniformarsi;
- Le pressioni sul proprio futuro (scuola, università, lavoro…);
- Una comunicazione non corretta sul corpo e sull’alimentazione;
- I modelli di riferimento sempre più ideali in ambito di magrezza e bellezza;
Uno studio polacco ha indagato il grado di impatto che gli ideali estetici socioculturali hanno nella possibile insorgenza di un DCA in donne di diverse età. I risultati hanno dimostrato che l’interiorizzazione degli standard di bellezza e la pressione associata ai messaggi provenienti dai mass media sono chiari predittori di sintomi come la ricerca della magrezza e l’insoddisfazione corporea, indipendentemente dall’età dei soggetti.
I DCA possono dunque essere visti come “epidemia sociale”, ovvero come disturbi psichici che trovano una causa anche nei cambiamenti socio-culturali, tanto da manifestare un disagio o una sofferenza condivisa da una parte della popolazione. I casi di DCA sono infatti aumentati, per esempio, in seguito alla pandemia Covid-19, che ha costretto milioni di persone ad avere abitudini nuove, socialmente aride e fisicamente circoscritte alle mura di casa.
L’articolo è stato scritto da Federica, volontaria dell’Associazione
Bibliografia e sitografia
DSM-5
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: UN’EPIDEMIA DELLA MODERNITA della Dottoressa Laura Dalla Ragione (Istituto Superiore di Sanità)
Gordon R.A., Anoressia e Bulimia: anatomia di un’epidemia sociale, trad. it. Raffaello Cortina, Milano 1991.
https://www.verywellfit.com/what-is-diet-culture-5194402
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29651268/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1478897/
https://www.fidadisturbialimentari.com/fattori-di-rischio-socioculturali-e-dca/