Guarire da un disturbo alimentare, a volte, può far paura

Guarire da un disturbo alimentare non è affatto semplice per svariati motivi. Motivi che però “si possono smontare” se visti con occhi diversi dai propri.

Infatti molto spesso, quando si soffre di un disturbo alimentare, si vive in una condizione tale da estraniarsi dal mondo e tale da far vedere i fatti in modo non proprio razionale.

La perdita di controllo

Un primo aspetto, che, almeno a me, faceva paura nel percorso di guarigione, è quello di perdere il controllo, non solo sul cibo, ma su ogni aspetto della vita. Spesso infatti pensavo di essere forte e di riuscire a controllare tutto.

Dunque la guarigione fa paura. Potrebbe voler dire: “Sto perdendo il controllo”. 

Ma la realtà è ben diversa.

Spesso si crede di avere il controllo, ma la realtà è che esso è nelle mani della malattia. Ne è un esempio proprio il cibo: di qualunque DCA si soffra, è la malattia a far scegliere cosa, quanto e quando mangiare. È per questo che non basta pensare/dire “Vabbè dai mangia un po’ di più!” oppure “Ma dai, che ci vuole? Smetti di mangiare!”

Un altro aspetto è quello del perfezionismo

L’aspirazione verso il perfezionismo, dettata dal disturbo, induce a studiare, lavorare, svolgere delle attività, anche quando non si ha voglia o non si sente la necessità di farlo. E, anche in questo caso, il punto non è essere particolarmente determinati o volenterosi. Per questo è importante sempre chiedersi il perché di certi comportamenti.

Liberi di manifestare le proprie emozioni

Un altro fattore da tenere in considerazione è legato al non sentirsi più liberi di stare male. Credo infatti che la maggior parte delle persone affette da questa malattia voglia sentirsi libera di manifestare le proprie emozioni, positive o negative che siano. Si crede, però, che una volta raggiunto un peso considerato sano dalla società, non si abbia più il “riconoscimento” di stare male e le altre persone non vedano più la sofferenza.

Ciò in parte può essere vero, ma è legato solo a una questione di disinformazione della società. Infatti, i disturbi alimentari non hanno un peso: non esiste una soglia sopra o sotto la quale si sta male o bene. Si può stare male o bene a qualsiasi peso corporeo. 

Un disturbo alimentare non passa raggiungendo un peso considerato sano. Si guarisce se accompagnati nel proprio percorso da persone competenti in grado di curare prima di tutto l’anima e di insegnare dei modi funzionali per esprimere il proprio vissuto. 

Dunque, si deve essere sempre liberi di poter esprimere la propria condizione. Se chi è intorno a noi non capisce, come spesso si dice, “Senti tutti, ma ascolta te stesso”.

Come diventerò?

Un altro aspetto che si teme è la paura del cambiamento: come sarò? Come diventerò? Non si può sapere come si diventerà, ma una cosa è certa: la propria vita sarà migliore. Ci si sentirà liberi da pensieri, ossessioni, schemi, si potrà manifestare liberamente quello che si è senza dover dimostrare niente a nessuno.

Quello che si ottiene è la libertà di esprimersi, di essere liberi.

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui può essere difficile guarire da un disturbo alimentare. È fondamentale chiedere aiuto, affidarsi agli esperti e stringere forte la loro mano per lasciarsi guidare in questo nuovo percorso.

Contenuto a cura di Veronica Nicolini

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

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1302 kj

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13,00 g

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Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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