I laboratori di cucina: un’esperienza oltre il cibo

i laboratori di cucina

Per chi soffre o ha sofferto di un Disturbo del Comportamento Alimentare, cucinare può essere qualcosa di molto complesso, quasi al pari del mangiare. Tanti pensieri, paure e tentazioni si nascondono dietro ai fornelli, tra i mestoli e le ciotole, dentro al frigorifero o al forno. Cucinare può essere dura ma, se fatto insieme ad altre persone, può essere qualcosa di estremamente gratificante e soddisfacente.

Animenta organizza sul territorio italiano dei laboratori di cucina che puntano proprio a questo: creare uno spazio condiviso, non giudicante e sereno, all’interno del quale entrare o ri-entrare in contatto con il cibo.

I laboratori di cucina: cosa sono?

Animenta, insieme a Fondazione Cotarella, ha deciso di “mettere le mani in pasta” in senso quasi letterale, ovvero organizzando laboratori di cucina. 

Questi laboratori vengono organizzati con chef e cuochi esperti, in grado di guidare i partecipanti del laboratorio nel mondo articolato e delicato che può essere una cucina.

Non si parla solo di imparare a fare una ricetta bensì, all’interno di questi momenti, è possibile riscoprire dei sensi perduti o silenziati per molto tempo. Nell’atto del cucinare sono infatti coinvolti tutti i nostri sensi, tutto il nostro corpo e tutta la nostra persona.

Partendo da una ricetta si possono scoprire innumerevoli questioni e dettagli, a partire dagli ingredienti usati fino ad arrivare, in un certo modo, alla nostra stessa essenza e intimità.

Toccare con mano: perchè è così importante?

In questi laboratori è possibile individuare due principi cardine: il primo è quello che riguarda la praticità. Il “toccare con mano” è un aspetto estremamente importante, perché permette a chi decide di partecipare all’esperienza di riappropriarsi dei propri sensi e, quindi, della propria persona. Spesso, quando ci si ammala di un Disturbo del Comportamento Alimentare, cucinare diventa difficile e macchinoso. È un atto che, quando compiuto, perde gran parte del suo significato, in quanto mancante dell’aspetto sensoriale. Il cucinare spesso diventa un atto privo di odore, di sensazioni o di suoni. Immaginate di cucinare in una grande stanza disinfettata fin nell’ultimo angolo, con dei grandi guanti sulle mani e delle cuffie insonorizzanti sulle orecchie, oltre che con una benda nera sugli occhi: non sentirete le consistenze, non distinguerete gli odori e gli ingredienti, non sentirete suoni. Ecco, per chi soffre di un DCA, spesso cucinare è così.

All’interno dei laboratori di cucina di Animenta, il primo passo è quello di riavvicinarsi al mondo del cibo e dei fornelli partendo dal tatto, dell’udito, dell’olfatto e della vista. Si osservano gli ingredienti e le loro caratteristiche, si toccano e manipolano gli oggetti e il cibo, si ascoltano i suoni dell’ambiente e si gode del profumo di ciò che viene preparato. Solo infine, a piatto pronto, entra in gioco il gusto.

La cucina come condivisione

Il secondo principio che guida questi laboratori di cucina è che molto altro può accadere oltre alla semplice preparazione del piatto. Il laboratorio è fatto di persone, oltre che dal cibo e dagli alimenti. Parlare, conoscersi, condividere l’esperienza che si sta vivendo e le proprie esperienze passate sono cose che accompagnano l’atto del cucinare. Le chiacchiere sono il condimento dell’esperienza di cucina e, senza quelle, il risultato finale non sarebbe lo stesso. I laboratori di cucina si concentrano sì sul cibo, ma permettono di riavvicinarsi ad esso con altre persone e offrono grandi distrazioni da quelle che possono essere le preoccupazioni di chi soffre di DCA. Parlare e condividere possono essere grandi motori di cambiamento, e di miglioramento, nel rapporto che una persona ha con il mondo della cucina.

Il mondo della cucina sa essere pieno di insidie e difficoltà, ma l’ambiente che si crea nei momenti di laboratorio e di condivisione non lo è. Cucinare all’interno dei laboratori di cucina di Animenta significa entrare in un ambiente inclusivo, che non giudica e non commenta nulla, dall’azione all’aspetto fisico. Significa trovarsi insieme, uniti, nell’imparare e nel vivere al meglio quella esperienza. Significa entrare in un clima aperto al dialogo ma, soprattutto, all’ascolto.

Quando e come partecipare ai laboratori di cucina di Animenta?

Se siete interessati a vivere e a condividere con noi questa esperienza nel mondo della cucina potete seguirci sui social (Instagram, Facebook e LinkedIn), dove periodicamente comunicheremo gli eventi in programma e le modalità per poter partecipare.

Contenuto a cura di Federica Merli

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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