Mangiare con le mani: tra cultura e mindfulness

mangiare con le mani

Da quando siamo bambini siamo abituati a sentirci dire che “non si mangia con le mani”. I nostri genitori ci hanno educati nell’idea che bisognasse mantenere una certa etichetta a tavola e che mangiare con le mani non fosse cortese, educato, consono alla situazione. E perciò noi, nel corso degli anni e fedeli agli insegnamenti degli adulti, abbiamo dimenticato cosa significhi mangiare con le mani.

Mangiare con le mani se si soffre di DCA

Partendo da ciò che ci hanno sempre insegnato, mangiare con le mani è visto come qualcosa di sbagliato, di non educato e, soprattutto, di poco controllato. 

Mangiare con le posate, infatti, denota un certo senso di cura e attenzione a ciò che si mangia e al contesto in cui si mangia. Mangiare con le posate è un esempio di autocontrollo sui propri modi e, di conseguenza, anche su cosa viene ingerito.

Nel mondo dei Disturbi Alimentari (DCA) mangiare con le mani può essere all’ordine del giorno: in disturbi in cui sono presenti episodi di abbuffate, come bulimia o binge eating disorder, è frequente che queste avvengano in determinati modi. In primis, si intende abbuffata l’ingestione di ingenti quantità di cibo, molto superiori a quelle assunte durante un pasto normale, in un lasso di tempo molto ridotto (inferiore alle 2 ore). Queste abbuffate, per la loro rapidità, sono spesso momenti di enorme disagio per la persona coinvolta, la quale percepisce cosa sta accadendo ma fatica a controllarlo a causa dei pensieri tipici della malattia. Durante le abbuffate, non è raro mangiare con le mani: per coloro che soffrono di un DCA che comporta momenti di ingestione di grandi quantità di cibo, il mangiare con le mani si fonde con i sensi di colpa connessi a ciò che è stato mangiato e alle modalità con cui si è mangiato. 

All’interno del mondo dei Disturbi Alimentari, perciò, mangiare con le mani è sinonimo di perdita di controllo, fallimento, difficoltà a gestire le emozioni. È, quindi, una cosa estremamente negativa.

Mangiare con le mani come simbolo culturale

Molti ritengono che mangiare con le mani sia antigienico, primitivo e disgustoso. Tuttavia, in molte culture, mangiare con le mani è un’usanza molto diffusa.

In America, il mangiare con le mani ha avuto un forte aumento grazie all’avvento dei fast food e alla loro diffusione su tutto il territorio. Hamburger, panini, pizze e tanto altro sono alimenti che in USA vengono mangiati con le mani e, appunto, in modo fast, veloce, rapido.

In altri Paesi del mondo, mangiare con le mani è, molto spesso, simbolo di ospitalità e convivialità della popolazione.

In India, per esempio, le mani vengono utilizzate ampiamente, sia nella fase di preparazione del cibo che nella fase di ingestione. Nella cultura indiana, mangiare con le mani è estremamente razionale, in quanto permette di sentire il cibo: con l’uso di cucchiai o forchette, infatti, si perde la percezione tattile del cibo che si sta mangiando e quindi ci si priva di una parte dell’esperienza culinaria. Le mani sono il mezzo che unisce corpo, psiche e anima e utilizzarle per mangiare significa nutrire tutte queste parti.

Anche in Paesi di religione musulmana, come il Marocco, mangiare con le mani è un fenomeno comune. Le famiglie infatti si ritrovano a condividere il pasto attingendo tutti da uno stesso piatto comune con le proprie mani (in particolare si utilizzano pollice, indice e medio in una sorta di “pinza” per prendere gli alimenti). Nelle comunità di religione musulmana, il cibo deve essere mangiato lentamente e moderatamente, e questo può essere tenuto sotto controllo usando le mani. 

Mangiare con le mani significa quindi condivisione, vicinanza e identità culturale. E mangiare da uno stesso piatto aumenta l’intimità tra tutte le persone coinvolte nel momento del pasto, in un senso di unione molto forte.

Le pratiche di Mindfulness

Quando si parla di Mindfulness si fa riferimento ad uno stato mentale che consiste nel focalizzare la mente sul qui e ora, senza provare ed emettere giudizi, e nello sviluppare una maggiore consapevolezza in merito alle sensazioni avvertite. La Mindfulness punta a ottenere l’accettazione di tutto ciò che non si può cambiare e può essere applicata a ogni ambito della vita, anche all’alimentazione. 

Il Mindful Eating, ossia la mindfulness applicata al cibo, garantisce diversi vantaggi, sul piano emotivo, psicologico e fisico.

Il Mindful Eating ha come obiettivo l’imparare a osservare, a ripresa di contatto con i nostri sensi per riguadagnare il controllo e il cominciare a scegliere, preparare e consumare con consapevolezza ciò che mangiamo. Attraverso il Mindful Eating è possibile ricominciare ad utilizzare tutti e cinque i sensi all’interno del momento del parto e, addirittura, nel momento di preparazione dello stesso. È una riscoperta di colori, consistenze, profumi, sapori e anche dei suoni di ciò che beviamo e mangiamo.

Questo permette in primo luogo di analizzare attentamente ciò che abbiamo davanti e quindi il vivere nel qui ed ora. Allo stesso tempo, l’utilizzare tutti i sensi in associazione al cibo permette di prestare attenzione alle nostre reazioni sia fisiche che emotive nei confronti dei vari alimenti, oltre che alle sensazioni di fame e sazietà.

Come si collega quindi il Mindful Eating con il concetto di mangiare con le mani?

Il senso del gusto è solo una minima parte dell’esperienza alimentare: prima di esso vengono coinvolti la vista, l’olfatto e, appunto, il tatto. Toccare e percepire il cibo attraverso le mani può aggiungere informazioni in più riguardo agli alimenti rispetto a quelle ottenute tramite l’uso del solo gusto o dell’olfatto. Temperature e consistenze sono percepibili attraverso le mani e questo facilita il rapportarsi con il cibo in questione, in quanto si hanno molte informazioni in merito.

Questo processo di analisi del cibo attraverso il tatto permette inoltre di rallentare i tempi di consumo. Mangiare troppo in fretta è dannoso per la salute fisica e priva l’individuo di un’esperienza culinaria a 360 gradi. Il Mindful Eating e la pratica di mangiare con le mani permettono invece di godersi il momento del pasto attraverso un aumento della concentrazione sull’azione che si sta compiendo e sugli alimenti coinvolti.

È possibile perciò notare come mangiare con le mani, all’interno di una pratica di Mindful Eating, permetta di aumentare quel senso di “presenza” durante i momenti del pasto. Questo avviene perchè tutti i nostri sensi sono coinvolti nell’esperienza alimentare e siamo stimolati, di conseguenza, ad essere presenti e concentrati.

Per chiarire meglio questo punto, è importante guardare alle 7 abilità che possono essere apprese attraverso il Mindful Eating:

  • Consapevolezza
  • Osservare
  • Essere nel momento presente
  • Essere consapevole del contesto
  • Non giudizio
  • Lasciare andare
  • Accettazione

Non costa nulla provare

Visti gli innumerevoli benefici che mangiare con le mani comporta, dovremmo provare, ogni tanto, a lasciarci alle spalle quelle regole che ci sono state imposte da bambini. Sediamoci a tavola, da soli o in compagnia, e condividiamo il momento del pasto con il nostro animo. Ascoltiamoci nei nostri bisogni e sensazioni e ascoltiamo il cibo che abbiamo davanti. Usiamo tutti i nostri sensi per vivere al meglio, nel modo più completo possibile, l’esperienza culinaria. Non servono piatti stellati o grandi preparazioni: a volte, anche la più semplice delle cose può farci scoprire un mondo di sensazioni. Se gli permettiamo di farlo. 

Contenuto a cura di Federica Merli

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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