Avete mai sentito parlare di disturbi psicosomatici?
Quando il nostro corpo è in allerta per una molteplicità di stimoli a cui ci sottoponiamo o ai quali veniamo quotidianamente sottoposti, senza forse neanche accorgercene, ci manda dei segnali ben precisi, che spesso tendiamo a mal interpretare.
A partire da sintomatologie lievi, a continuare con quelle di maggiore intensità, più spesso di quanto si possa immaginare esse altro non fanno che esternare ciò che in realtà il nostro cuore fatica a far emergere.
Ma i sintomi, quindi, sono reali?
I sintomi fisici che scaturiscono dal nostro inconscio non solo sono reali, ma possono divenire anche molto debilitanti.
Proprio per questo motivo i disturbi psicosomatici (anche detti somatoformi) sono registrati nella Classifica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (ICD-10), proprio come quadro clinico.
Le zone del nostro organismo maggiormente interessate solitamente sono:
- l’apparato gastrointestinale (colite, gastrite…),
- l’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie…),
- l’apparato respiratorio (asma, sindrome iperventilatoria…),
- l’apparato urogenitale (dolori mestruali, vescica iperattiva…),
- il sistema cutaneo (psoriasi, acne, dermatite, orticaria…),
- il sistema muscoloscheletrico (cefalea tensiva, crampi muscolari…).
Qual e’ la correlazione tra DCA e i disturbi psicosomatici?
I disturbi del comportamento alimentare (DCA), hanno già di per sé una matrice psicologica. Essendo essi patologie che partono proprio “dalla mente”, tendono a riversarsi solo in seguito al suo esterno.
Alla base di un DCA vi è sempre, quindi, una componente psicologica, di natura ansiogena e/o depressiva, (derivata da traumi psicologici di difficile gestione o da una scarsa autostima che si ha di se stessi), che prova ad essere gestita mediante l’apparente “controllo” del proprio aspetto fisico.
Spesso, infatti, chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare tende a provare tante emozioni e tutte insieme: emozioni che si manifestano, quasi come sfogo, sotto differenti modalità.
Ciò non significa che tali sintomi debbano essere sottovalutati, al contrario vanno indagati, in quanto tutte le decisioni prese sotto l’influenza del DCA possono arrivare davvero a danneggiare il corpo dall’interno.
E’ quindi necessario ricordare quanto sia importante, anche solo al minimo dubbio, rivolgersi a figure professionali, le quali dispongono di strumenti adeguati per stimolare, nella persona in questione, la giusta consapevolezza del proprio stato, sia esso fisico che mentale.
Respira: una poesia sui disturbi psicosomatici
Sento una sensazione di peso opprimente
e sul cuore un macigno, mi manca il respiro.
Però non capisco,
io stavo bene.
Il mio corpo, però,
a questo non crede.
Ora le gambe mi cedono e mi fa male la pancia. Sarà l’influenza?
O sarà tutta ansia?
O sarà che magari
il mio corpo lo sente e in modo un po’ rude mi urla e mi avverte?
E so che è reale
ma non mi sento capita e chi è attorno a me fa un’enorme fatica.
Prometto, però,
che imparerò ad ascoltare le emozioni che ad oggi fatico a controllare.
L’articolo è stato scritto da Sophia, volontaria dell’Associazione