Quante volte l’atto del mangiare è legato alle emozioni? Ecco, i professionisti per questo motivo consigliano di utilizzare un diario alimentare. Adesso scopriamo cos’è e come ne si può creare uno.
Il diario alimentare: uno strumento alimentare-emotivo
Il diario alimentare ed emotivo è uno strumento che serve per chi, senza accorgersene, mangia sovrappensiero stimolato da fame nervosa, stress, ansia, noia, senso di vuoto e tristezza.
Consiste nell’annotare cosa si mangia, quando e cosa si prova in quello specifico momento. Questo metodo consente di aumentare la consapevolezza del proprio sé ed evitare di avere abbuffate causate dall’emotional eating.
Come è costruito?
Innanzitutto bisogna dividerlo in due parti: una parte è riguardo ai comportamenti legati o meno all’alimentazione (voglia di abbuffarsi, abbuffate, altri comportamenti problematici legati e non legati all’alimentazione e comportamenti apparentemente irrilevanti), l’altra, invece, è sull’emozioni (rabbia, tristezza, paura, ansia, vergogna, imbarazzo, colpa, noia, felicità, orgoglio e appagamento). Ognuna di queste viene descritta dalla persona con un numero da 0 a 6 (0= non provato, pensato o percepito e 6= massima intensità).
C’è da sottolineare che bisogna farlo ogni settimana in cui ci si pesa e si scrive per quante volte si è compilata la sezione durante la settimana in quanto ci potrebbe essere un grande impulso ad abbandonare il programma.

I benefici
I benefici del diario alimentare sono molteplici in quanto:
- aiuta a riconoscere il senso di fame reale da quello emotivo
- aiuta a gestire alcune patologie, tipo il diabete
- aiuta ad avere una maggiore consapevolezza alimentare e delle proprie abitudini
- aiuta ad avere una maggiore motivazione nel prendersi cura di se stessi
- aiuta a favorire la prevenzione alimentare
Per chi soffre di DCA?
Come abbiamo già detto, il diario alimentare è usato per avere maggiore consapevolezza riguardo le emozioni e l’alimentazione, per questo il diario alimentare è molto usato da psicologi e nutrizionisti per il trattamento dei disturbi alimentari.
Per chi ha un disturbo alimentare è molto complicato capire le proprie emozioni e soprattutto non mischiare l’alimentazione con esse. Infatti, il diario alimentare può aiutare queste persone a:
- identificare i comportamenti disfunzionali come le restrizioni e le abbuffate
- far notare le diverse emozioni che si scaturiscono in rapporto col cibo come nel caso della fame nervosa
- avere più consapevolezza alimentare ed emotiva
Usare consapevolmente il diario alimentare
Il diario alimentare può aiutare la persona ad avere più consapevolezza di ciò che mangia, ma ciò non vuol dire che faccia scomparire i propri problemi alimentari. Perciò si consiglia di utilizzarlo non come meccanismo di giudizio o controllo, ma come semplice supporto nello scoprire qualcosa di sé.
Inoltre è uno strumento che ha bisogno di essere aggiornato con costanza e soprattutto bisogna farlo analizzare da specialisti del settore come psicologi e nutrizionisti. Soltanto con il loro aiuto potrete risolvere piano piano il problema.
Bibliografia e sitografia
L’alimentazione emotiva. La soluzione DBT per rompere il cerchio delle abbuffate – Debra L. Safer, Sarah Adler, Philip C. Masson
L’articolo è stato scritto da Elisa, volontaria dell’Associazione




