Io e il Natale: un giorno speciale ma così tanto temuto

Il Natale, tra le mie feste preferite ma anche quella che, per 5 anni, è diventata il mio peggior incubo.

Per chi soffre di un disturbo alimentare appena si avvicina Dicembre, invece che sentire l’ aria natalizia, il profumo dei biscotti di pan di zenzero, la gioia nel vedere tutti quei panettoni nelle vetrine o al supermercato, la neve, le luci di Natale, l’unica cosa che si sente, purtroppo, è l’ansia.

 Eh sì, perché il Natale non è solo il 25 Dicembre. È un lungo periodo che ogni anno, per vari motivi, inizia sempre un po’ prima: l’8 Dicembre, la cena di Natale con gli amici, la cena di Natale di lavoro, la Vigilia, il Natale, Santo Stefano, Capodanno, l’Epifania e chi più ne ha più ne metta.

Vi racconto il mio Natale

Il mio Natale per 5 anni è stato rovinato da una Voce che mi vietava di godermi la mia famiglia, il cibo, i regali e tutto ciò che il Natale di bello porta con sé.

Ricordo che già dai primi di Dicembre iniziavo a pensare a cosa avrei “potuto” mangiare. Arrivavo al 25 Dicembre piena di pensieri, ansie e avendo già programmato il tutto: prima resto senza toccare cibo per poi mangiare quintali di Cappon magro e panettone. Sì perché per la mia testa quei due piatti me li potevo concedere solo il 25, non il 24 e neanche il 26. 

Il 24 sera poi non si mangiava nulla, solo una minestrina e il 25 si saltava assolutamente la colazione, per poi ritrovarsi alla sera con la pancia piena e i sensi di colpa a mille per aver esagerato con le uniche cose che mi erano permesse di mangiare il giorno di Natale. 

Il mio Natale è sempre stato molto particolare. Non l’ho mai festeggiato con tutti i parenti, ma con degli amici di famiglia che per me valgono quanto una seconda mamma un secondo papà e una terza sorella (si perché di sorella ne ho già una per davvero).

 Non abbiamo mai esagerato con le varie portate, però c’erano sempre i soliti piatti della tradizione genovese: Cappon Magro, Lasagne o ravioli, Cima genovese, panettone torrone e dolci vari. Poi da quando 3 anni mi fa mi sono fidanzata abbiamo iniziato a festeggiare il Natale anche con la Famiglia del mio ragazzo, aggiungendo alla lista del menu le polpette di sua mamma Napoletana. Eppure per me esistevano solo quei 2 piatti, il resto neanche lo guardavo, tanto non lo potevo mangiare.

Ad un certo punto basta!

Finchè l’anno scorso ho detto BASTA, l’anno scorso ho mangiato il mio Cappon Magro e un pezzo me lo sono portato via per il giorno dopo, l’anno scorso ho mangiato le polpette, la torta di verdure e anche il panettone sempre portandomene via un pezzo per il giorno dopo. L’anno scorso non ho ascoltato la Voce e, da lì, ho capito che il Natale non è l’unico giorno dove puoi concederti determinati alimenti. 

Il Natale è altro

È gioia, è scambiarsi regali, è ridere, giocare, mangiare anche quel pezzo di cioccolato in più.  Non succede nulla, anzi potrai essere solo che più felice… mi ci sono voluti 3 anni per capirlo.  

Questo periodo magico arriva una sola volta all’anno, perché rovinarlo? 

Quindi ecco i 5 consigli che mi permetto di dare e che seguirò anche io (lo prometto) per arrivare sani e salvi a natale.

Consiglio numero 1: Non restringere prima delle feste. Non farà altro che farti arrivare al giorno di Natale ancora più affamato. (La mia settimana prima di Natale era composta da: verdure, minestre, verdure, minestre, verdure, minestre)

Consiglio numero 2: Non vedere il Natale come unico momento in cui puoi concederti un pezzo di panettone, un pezzo di torrone al cioccolato. Perché non mangiarlo il 20 Dicembre? O Domani a colazione? (l’anno scorso ho mangiato il panettone anche il 26 e sono ancora viva) 

Consiglio numero 3: Non saltare il giorno prima o il giorno stesso i pasti principali (fidati io un anno l’ho fatto e ricordo di essermi mangiata poi un pezzo di focaccia gigante prima del pranzo per poi guardare gli altri mangiare e io che volevo solo piangere, non è stato bello)

Consiglio numero 4: Se ti trovi in difficoltà per la quantità di cibo, datti tempo, razionalizza, visualizza. È solo un pasto. Non sei obbligata/o a mangiare tutto quello che trovi, nessuno guarda quanto e quello che mangi. Sei tu, ascolta le tue voglie, ascolta la parte razionale e buona di te. Perché c’è ed è lì che aspetta ad uscire senza essere schiacciata dalla “Voce cattiva”. Abbi il coraggio di ascoltarti, ascolta il tuo cuore e la fame del cuore.

Consiglio numero 5: IL DETOX NON ESISTE. Abbandoniamo l’idea del “Dopo le feste mi metto a dieta; dopo le feste mangio carciofi crudi; dopo le feste solo tisana sgonfiante.” L’unico detox che puoi fare è quello di ripulire la tua vita, i tuoi social da persone che dicono/pensano così. 

Dopo le feste si ricomincia come si è sempre fatto con la propria alimentazione e con quei cibi che più ci appagano.

Dopo le feste non sei una persona diversa. Dopo le feste sei e sarai sempre tu. Anzi quest’anno magari seguendo questi piccoli consigli sarai anche più felice e potrai davvero goderti tutto ciò che di meraviglioso questo periodo ti può donare. 

Sappi che se stai leggendo questo articolo, io sono come te. Mi sono ritrovata in questa situazione e l’ho vissuta sulla mia pelle. Non sei sola/o e so che ce la possiamo fare.

Buon Natale, con tutto il cuore.

L’articolo nasce da una riflessione di Alessia Lanati, volontaria dell’Associazione, sul Natale

Contenuto a cura di Alessia Lanati

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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