Nel 1992 Richard Hunter, vice segretario della Federazione mondiale per la salute mentale, istituisce la Giornata Della Salute Mentale, che viene celebrata da allora il 10 ottobre di ogni anno.
Questa giornata nasce principalmente con lo scopo di sensibilizzare sul tema della salute mentale e combattere lo stigma che ruota attorno ad essa, cercando quanto più possibile di stimolare il dialogo tra società, istituzioni ed esperti in questo settore.
Che cosa si intende per stigmatizzazione e qual è la sua relazione con la salute mentale?
‘’La stigmatizzazione è il fenomeno sociale che comporta l’attribuzione di qualità negative a una persona o a un gruppo di persone, soprattutto rivolta alla loro condizione sociale e reputazione: un individuo, un gruppo colpito da s. psico-fisici, razziali, etnici, religiosi.”
Lo stigma si nutre principalmente di pregiudizi infondati e porta le persone, in molti casi, a non accedere alle cure di cui hanno bisogno per paura del giudizio altrui.
“Dallo psicologo ci vanno solo i matti”, “Le persone con patologie psichiatriche sono pericolose”, “Se sei depresso basta che esci un po’”. Questi pregiudizi non fanno altro che alimentare la paura in chi è già particolarmente fragile, conducendolo progressivamente ad un isolamento che in molti casi si rivela deleterio. Questo avviene in quanto l’isolamento può portare una persona a gestire le proprie questioni, anche le più fragili, attraverso metodi disfunzionali.
Salute mentale e pandemia
È molto importante che le istituzioni e la società si mobilitino per porre maggior attenzione su un argomento cosi delicato come la salute mentale. Ancora di più, è fondamentale parlare di questa tematica dal momento che la situazione negli ultimi anni è diventata ancora più urgente.
Da 4 anni a questa parte, infatti, i casi di depressione, ansia e disturbi del comportamento alimentare sono aumentati con l’arrivo della pandemia Covid-19.
Ad essere più colpita dagli effetti psicologici della pandemia è stata la popolazione più giovane. Sembra infatti che lo stress derivante dall’isolamento e dall’incertezza in cui si è stati immersi per parecchio tempo abbia portato ad un’incapacità di regolare le proprie emozioni, portando a comportamenti disfunzionali. Per esempio, l’estrema “attenzione” al cibo e alla forma fisica è una caratteristica tipica di chi ha un disturbo alimentare.
Diversi studi hanno messo in luce come persone affette da anoressia nervosa e bulimia nervosa abbiano presentato un peggioramento dei sintomi.
Ecco alcune percentuali per capire meglio la situazione:
- Il 60% ha riscontrato un incremento dei comportamenti restrittivi
- Il 32% un peggioramento nelle abbuffate
- Il 12% ha presentato un aumento di strategie compensatorie all’assunzione di cibo come vomito e utilizzo di lassativi
- Solo il 16% ha riportato un leggero miglioramento della sintomatologia
Il tema del 2024: la salute mentale sul posto di lavoro
“It is time to prioritise mental health in the workplace“. Questo è il motto della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2024: dare la priorità alla salute mentale anche sul posto di lavoro.
A volte può sembrare normale, abituati come siamo ad una mentalità lavorativa di fatiche e massimizzazione degli sforzi, non vivere al meglio il proprio lavoro. Ma lo stress cronico lavoro-correlato può portare ad enormi ripercussioni sulla nostra salute mentale: può portare al burnout.
Il burnout non si verifica da un giorno all’altro. È graduale e può prendere piede prima che ce ne si renda conto. Non riguarda solo il benessere individuale, ma ha conseguenze di vasta portata anche per le organizzazioni.
Affrontando il problema del burnout sul posto di lavoro in questa Giornata mondiale della salute mentale, possiamo creare una forza lavoro più produttiva, impegnata e soddisfatta. Un luogo di lavoro mentalmente sano è un luogo di lavoro fiorente. Lavoriamo insieme per combattere il burnout e promuovere ambienti in cui tutti possano prosperare.
Come favorire un cambiamento
Ecco qui elencate alcune modalità in cui potresti contribuire per migliorare la consapevolezza attorno alla salute mentale sul posto di lavoro:
- Parla di salute mentale con chi ti sta intorno, ad esempio amici, familiari e colleghi. Puoi anche utilizzare piattaforme social per far sentire ancora di più la tua voce!
- Condividi articoli e, più in generale, informazioni che possano essere utili alla diffusione di una corretta informazione sul tema
- Organizza degli interventi con i professionisti (psicologi, psicoterapeuti…) nella tua azienda
- Sostieni organizzazioni per salute mentale magari facendo delle piccole donazioni.
Ricordiamoci che il mare è fatto di gocce e l’azione di ognuno di noi può essere importante. Parlando di salute mentale e mostrandoti aperto al tema potresti incoraggiare una persona vicina a te che sta soffrendo a chiedere aiuto.
L’articolo è stato scritto da Martina, volontaria dell’Associazione