La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti fisici ed emotivi per la donna. Da un lato è del tutto naturale e necessario per supportare la crescita del bambino. Dall’altro lato, però, il fisiologico aumento di peso può suscitare preoccupazioni, soprattutto in chi già soffre o ha sofferto di un disturbo del comportamento alimentare.
Le emozioni e i pensieri possono diventare travolgenti, fino a impedire ad una donna di vivere la gravidanza in completa serenità.
I dati su gravidanza e DCA
Soffrire attivamente di un disturbo alimentare ha conseguenze negative sulla gravidanza. Una ricerca del 2020 mostra che avere un disturbo alimentare in gravidanza può essere correlato ad ansia e depressione, oltre che a esiti negativi per la mamma e l* bambin*, tra cui aborti spontanei e parti prematuri.
Un’altra ricerca del 2021 mostra che i sintomi di un disturbo alimentare in gravidanza possono rendere più complicati sia la gravidanza che il parto. I disturbi alimentari in gravidanza possono anche portare a problemi di allattamento, disidratazione e anomalie cardiache.
L’aumento di peso in gravidanza: perché fa paura?
Durante il corso delle visite che precedono il momento del parto si presta sempre molta attenzione al discorso dell’alimentazione.
Queste visite però potrebbero rivelarsi triggeranti in alcune donne, fino ad alimentare o risvegliare abitudini malsane.
Tra le donne più a rischio di cadere in comportamenti disfunzionali dal punto di vista alimentare, ci sono sicuramente quelle che hanno un passato segnato dai DCA. Infatti la gravidanza e il periodo post parto sono i momenti che presentano un elevato rischio di ricaduta.
Tra i vari comportamenti dannosi sia per la madre che per l* bambin* possiamo trovare:
- restrizione alimentare
- eccessivo esercizio fisico
- metodi compensativi quali vomito, utilizzo di lassativi, ecc..
L’aumento di peso è quasi sempre essenziale durante la gravidanza, e questo può essere molto difficile da gestire per le persone affette da disturbi alimentari, anche per quelle in fase di recupero. Sono svariati i motivi per cui accettare un aumento di peso può essere così difficile, tra cui:
- l’angoscia per l’immagine corporea che può derivare dall’aumento di peso,
- aumento del fabbisogno energetico,
- nausea o vomito che potrebbero essere scatenanti per chi ha un passato con comportamenti di compensazione,
- la pressione della società a “tornare” al corpo precedente la gravidanza dopo il parto o a perdere peso con l’allattamento al seno,
- i dettami della diet culture
- il modo in cui le donne incinte vengono rappresentate dai media, ovvero come corpi magri con pance perfettamente rotonde,
- l’attenzione e i commenti extra sul corpo in gravidanza.
L’importanza del dialogo e dell’ascolto
Molte donne con DCA temono il giudizio dei familiari e dei medici e temono di essere incolpate per quello che stanno vivendo. Per questo motivo è fondamentale mettere la donna nelle condizioni di poter comunicare tutte quelle che sono le sue paure.
Riconoscere una donna che, in gravidanza, soffre di un disturbo del comportamento alimentare potrebbe essere difficile. Questo perché l’aumento di peso viene considerato in linea con la gravidanza e pertanto si potrebbe pensare che vada tutto bene.
Parlarne non è solo importante per fare in modo che la donna viva la gravidanza nel modo più sereno possibile, ma anche per evitare a lei e a* bambin* delle complicazioni mediche.
Ricorda: non sei sola!
La tua salute, sia fisica che mentale, è importante.
Se ti senti spaventata, se hai paura che le persone attorno a te possano giudicarti, sappi che ci sono molti professionisti competenti che sapranno aiutarti.
Pertanto, abbi il coraggio di chiedere aiuto.
Sii gentile con te stessa e riconosci tutti i passi che hai fatto fino ad ora.
Hai il diritto di vivere una gravidanza e una vita serena. Non lasciare che le difficoltà ostacolino questo tuo diritto.
L’articolo è stato scritto da Martina, volontaria dell’Associazione