Le illusioni ottiche nell’alimentazione: usi e consigli

Le illusioni ottiche nell'alimentazione: usi e consigli

Oggi parleremo delle cosiddette illusioni ottiche nell’alimentazione e di come queste possono influenzare i nostri comportamenti alimentari? Hai mai provato ad eseguire una ricetta per cucinare una pietanza. O anche solo a leggerla. Non è realmente importante che tu l’abbia davvero svolta, almeno per quello di cui voglio parlarti oggi. 

Solitamente in una ricetta c’è un elenco di ingredienti che, se mescolati fra loro seguendo le procedure, ti permettono di creare una pietanza gustosa (o almeno si spera!). So di aver appena scritto un’ovvietà, ma vorrei farti riflettere sulla tipologia di ingredienti che potremmo trovare: ci sono quelli essenziali, senza i quali la pietanza non si potrebbe cucinare e poi ci sono quelli che danno un tocco in più, un valore aggiunto al nostro piatto (spezie, aromi, un pizzico di…). Quindi, se li aggiungiamo, il piatto avrà una marcia in più, ma se anche non ci fossero la nostra ricetta sarebbe comunque piacevole da mangiare. 

Cosa c’entra questo esempio con il seguire un’alimentazione sana e con il dimagrimento? Immagina che il processo per dimagrire ed essere in forma sia come una ricetta da eseguire. Gli ingredienti principali sono un’alimentazione sana ed equilibrata che rispecchi le nostre necessità, l’attività fisica, bere abbondanti quantità di acqua (ecc..),  il tutto unito poi a costanza, determinazione, disciplina e così via.. Questi sono gli ingredienti essenziali. Siamo tutti d’accordo nel dire che senza questi ingredienti, raggiungere l’obbiettivo è davvero molto, molto impegnativo.

L’illlusione di Delboeuf

Ma che ne dite di aggiungere un pizzico di…. ottica a questa ricetta? Ebbene sì: l’ottica. Possiamo sfruttare l’illusione ottica, gli inganni della nostra mente, per influenzare la quantità di cibo che ogni giorno assumiamo. Sto parlando in particolare dell’illlusione di Delboeuf, uno psicologo belga che propone questo gioco di percezione.      

Ora focalizzati sui cerchi neri. Quale dei due apparentemente sembra più grande?

Sicuramente quello di destra.  

Questa illusione infatti prevede che due cerchi neri identici siano posti l’uno vicino all’altro. Se circondiamo uno dei due cerchi con un altro cerchio che, per comodità, chiameremo “anello” si nota che più l’anello è vicino al cerchio nero, più questo sembra grande. Al contrario, più l’anello è distante, più il cerchio nero sembra piccolo. 

Dov’è il trucco? Il trucco risiede nella parte bianca che circonda i cerchi neri. Nel cerchio che si trova a destra sembra che il colore nero riempia meglio la parte bianca e quindi il cerchio sembra più grande ai nostri occhi anche se di fatto non è così.

L’illlusione di Delboeuf nell’alimentazione

Vediamo come poter sfruttare questa illusione a nostro vantaggio nella nostra alimentazione.

Illusione ottiche nell’alimentazione di Delboeuf Fonte: Norman Trainer

Per cominciare ad utilizzare le illusioni ottiche con il fine di migliorare le nostre abitudini alimentari, iniziamo  scegliendo un piatto più piccolo e riempirlo con le pietanze che desideriamo mangiare. Questo, come vedi nelle immagini, ci fa percepire visivamente una quantità più abbondante di cibo in quanto il piatto sembra più pieno,  il che non è da sottovalutare perché, soprattutto se seguiamo un’alimentazione limitata nelle quantità, può essere un aiuto in più per godersi i vari pasti.

Applicare le illusioni ottiche nei pitti. Fonte: giovannimartin.com

Non dimentichiamoci poi ti poter applicare e sfruttare il contrasto tra il colore degli alimenti e quello delle stoviglie. Per approfondire il rapporto tra colori e alimentazione consultare il mio precedente articolo disponibile qui.

Adesso facciamo un esperimento per comprendere meglio come le illusioni ottiche nell’alimentazione impattano il nostro comportamento a tavola.

Guarda la foto composta da 3 immagini e focalizzati sulla terza a partire dall’alto. Noti anche tu il contrasto fra la pasta al pomodoro nel piatto bianco e quella nel piatto rosso? 

Se hai risposto con un si, non ti preoccupare, non sei l’unico ad averlo notato. Infatti il contrasto tra i colori del piatto e quello che mangiamo può essere un ottimo alleato quando ci sediamo a tavola poiché ci permette di regolarne la quantità. Se il colore delle stoviglie coincide o assomiglia a quello della pietanza, tenderemo a servirci più cibo (all’incirca il 17-22% in più come riporta lo studio di Brian Wansink e Koert Van Ittersum) perché è come se non riuscissimo a percepire “il limite”. Utilizzare un piatto bianco, ad esempio, ci permette di intuire con più immediatezza quanto cibo stiamo per mangiare proprio per il forte contrasto che si crea fra pietanza e piatto. 

Il colore blu

C’è un colore ideale per le stoviglie? Il blu. Anche qui ritorna l’importanza dei colori: il blu tende, per natura, ad inibire l’appetito e per questo è il miglior colore da scegliere se ci troviamo a seguire una dieta o una alimentazione limitata nelle quantità.

Ora che sei giunto alla fine di questo articolo e conosci le illusioni ottiche che influiscono nell’alimentazione, è più chiaro il motivo per cui nelle prime righe ti parlavo di ingredienti? Queste piccole strategie non sono ingredienti essenziali come gli altri (l’alimentazione sana, l’attività fisica ecc…). Di certo non sarà solo una collezione di piccole stoviglie blu a farti sentire sempre e completamente sazio/a o farti raggiungere il tuo obbiettivo. Ma possono essere quel valore aggiunto che può arricchire e magari migliorare il tuo percorso! Provaci. Aggiungi un pizzico di…. ottica

 Sperimenta anche tu e facci sapere le tue impressioni commentando qui sotto!

Contenuto a cura di Laura Montanari

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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