Lo stigma del peso nel personale sanitario

lo stigma del peso nel personale sanitario

Lo stigma del peso è l’insieme di credenze e atteggiamenti negativi nei confronti di una persona in base al suo peso. Lo stigma può manifestarsi in vari modi: attraverso commenti (in primis, sulle forme corporee o su ciò che la persona mangia), atteggiamenti di evitamento o marginalizzazione.

Per fare alcuni esempi:

  • Credere che per dimagrire sia sufficiente “mangiare di meno” e “muoversi di più”, è stigma.
  • Credere che il peso di una persona sia esclusivamente sotto il controllo della sua forza di volontà, è stigma.
  • Credere che chi abita un corpo grasso sia naturalmente pigro, poco motivato o incapace di seguire le indicazioni del suo curante, è stigma.

La natura dello stigma sul peso

Se ci pensiamo, si tratta di pensieri spesso “normalizzati” nella società in cui viviamo. Pensieri che (più o meno consapevolmente) abbiamo fatto tutt* (almeno) una volta nella vita. E che per questo motivo può diventare davvero difficile riconoscere e decostruire.

Questi atteggiamenti si traducono in comportamenti discriminatori, parole offensive e giudizi morali. Per questo lo stigma legato all’obesità può avere un forte impatto negativo sulla salute mentale e fisica delle persone in sovrappeso. 

Inoltre, è molto comune che lo stigma venga interiorizzato. Come riporta il Dott. Di Pauli nel suo libro Obesità e Stigma, lo stigma interiorizzato fa riferimento ad attribuzioni fatte dalla persona stessa a sé stessa.

L’essere stato esposto allo stigma costituisce un fattore di rischio per l’insorgenza di sintomi depressivi, alti livelli di ansia, bassa autostima, stress ed abuso di sostanze (Wu et al., 2018). Lo stigma è anche associato ad un maggior rischio di alterazioni del comportamento alimentare, come il disturbo da alimentazione incontrollata e la tendenza a sovra-alimentarsi in risposta alle emozioni (Artanian et al., 2016). 

Nel mondo sanitario lo stigma non è inesistente

Lo stigma si può verificare tra amici e parenti, in rete, nell’ambiente scolastico, nei luoghi di lavoro, nelle palestre, ma anche tra il personale sanitario.

È preoccupante constatare che i professionisti sanitari risultano tra le principali fonti di stigma, dietro solo a familiari e caregivers (Puhl & Brownell, 2006). Diversi studi hanno rilevato stereotipi negativi sul peso verso la persona affetta da sovrappeso o obesità anche tra gli stessi medici specializzati nel trattamento della persona con obesità (Alberga et al., 2016) o con Disturbi del Comportamento Alimentare (Puhl et al., 2014).

Secondo uno studio, il 66% degli adulti coinvolti in un programma di controllo del peso ha riferito di aver subito stigmatizzazione del peso da parte di medici. 

Diversi studi suggeriscono come i medici tendono a dedicare meno tempo durante le visite e sono meno propensi a fornire consigli di ordine sanitario ai loro pazienti con obesità rispetto a quanto fanno ai loro pazienti più magri (Phelan et al., 2015). A causa dello stigma le visite mediche rivolte a persone con corpi grassi risultano spesso più approssimative, con il rischio di ritardare diagnosi importanti. D’altra parte, le persone stigmatizzate spesso tendono ad evitare, ritardare o cancellare visite mediche o screening di prevenzione (di patologie tumorali, ad esempio) o a non avere fiducia nel personale sanitario.

I pazienti che hanno subito episodi di discriminazione legati al peso in ambito sanitario tendono ad evitare ulteriori contatti e visite, riducendo il loro accesso alle cure (Phul et al., 2013). Gli operatori sanitari infatti stigmatizzano i pazienti con obesità considerandoli meno complianti, difficili da gestire e meno motivati. Per questo ricevono spesso un trattamento non adeguato e ciò può portare, nel tempo, ad un peggioramento del loro stato di salute. 

Nel 2021 è stato effettuato uno studio che ha analizzato il ruolo dello stigma per il peso, in ambiente sanitario, in sei Paesi (Australia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Canada). Ne è risultato che, tra i partecipanti che hanno riportato una storia di stigmatizzazione del peso (56-61%), due terzi in ciascun paese hanno riferito di aver subito stigmatizzazione da parte dei medici. 

Questi risultati indicano come lo stigma influisca negativamente sul rapporto paziente- medico. Questo a sua volta può peggiorare le condizioni di salute del paziente, che spesso manifesta minore fiducia nel proprio medico di base e ha maggiore probabilità di cambiare medico per il trattamento percepito a causa del suo peso (Gudzune et al., 2014). 

Infatti, lo stigma del peso percepito durante le visite mediche è associato a un peggioramento della relazione medico-paziente e all’aderenza alla terapia (Snyder et al., 2020), con conseguente minore empatia percepita (Ferrante et al., 2016) e intenzione di evitare appuntamenti futuri con il medico (Puhl et al., 2012). 

Gli effetti dello stigma del peso

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute equivale ad uno “stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”. Gli effetti che lo stigma e gli stereotipi legati all’obesità possono essere significativi e avere conseguenze negative sulla salute:

  • Fisica: avendo meno accesso alle cure mediche e meno probabilità di ricevere un supporto adeguato;
  • Mentale: aumentando l’ansia, la depressione e la bassa autostima;
  • Sociale: minore qualità della vita a causa della vergogna e dell’isolamento sociale. 

Lo stigma aumenta inoltre il rischio di sviluppare bassa autostima, svalutazione di sé, ansia e depressione, nonché comportamenti disfunzionali come perdite di controllo verso il cibo (rientra infatti tra i fattori di rischio del Disturbo da Alimentazione Incontrollata o Binge Eating Disorder).

In conclusione è importante ricordare che l’obesità è una malattia cronica complessa guidata da fattori come la genetica, i comportamenti di salute individuali, i fattori psicologici e quelli ambientali. Il peso può o non può cambiare in risposta ai nostri comportamenti di salute individuali come mangiare più sano o fare più esercizio fisico. Ciò che è anche fondamentale da capire è che stigmatizzare una persona per il suo peso non la motiva a cambiare i suoi comportamenti di salute. In effetti, è vero il contrario. Gli individui che si vergognano per il loro peso possono evitare i comportamenti di promozione della salute per paura di essere incolpati e stigmatizzati per il loro peso.

Per contrastare il pregiudizio e lo stigma legato al peso un primo passo è adottare una comunicazione centrata sulla persona, anziché sulla malattia: si parla in questo caso di People First Language. Parlare di “persona con obesità” anziché “persona obesa” mira a riconoscere che le persone che vivono questa condizione sono ben oltre la loro forma o il loro peso.

Bibliografia

  • Alberga AS, Pickering BJ, Alix Hayden K, Ball GDC, Edwards A, Jelinski S et al. Weight bias reduction in health professionals: a systematic review. Clin Obes. 2016; 6(3):175-88.
  • Artanian LR, Porter AM. Weight stigma and eating behavior: a review of the literature. Appetite 2016;102:3–14. 
  • Daniele Di Pauli. Obesità e Stigma. Positive Press. 2021
  • Ferrante JM, Seaman K, Bator A, Ohman-Strickland P, Gundersen D, Clemow L, et al. Impact of per- ceived weight bias among underserved women on doctor-patient relationships. Obes Sci Pract. 2016; 2:128–135. 
  • Gudzune KA, Bennett WL, Cooper LA, Bleich SN. Patients who feel judged about their weight have lower trust in their primary care providers. Pat Educ Counsel. 2014; 97:128–131. 
  • Phelan SM et al. Impact of weight bias and stigma on quality of care and outcomes for patients with obesity. Obes. Rev. 2015;16:319–326.
  • Puhl RM, Brownell KD. Confronting and coping with weight stigma: an investigation of overweight and obese adults. Obesity . 2006; 14(10):1802-15.
  • Puhl RM, Peterson JL, Luedicke J. Motivating or stigmatizing? Public perceptions of language about weight used by health providers. Int J Obes. 2013; 37:612–619. 
  • Rebecca M Puhl 1, Janet D Latner, Kelly M King, Joerg Luedicke. Weight bias among professionals treating eating disorders: attitudes about treatment and perceived patient outcomes. Int J Eat Disord. 2014 Jan;47(1):65-75.
  • Snyder M, Haskard-Zolnierek K, Howard K, Hu Y. Weight stigma is associated with provider-patient relationship factors and adherence for individuals with hypothyroidism. J Health Psychol. 2020. 27(3):702-712. 

L’articolo è stato scritto da Valentina e Margherita, volontarie dell’Associazione

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