Un nuovo anno è ormai alle porte e la parola che maggiormente caratterizza questo periodo è inizio.
“Inizio”. Una parola che da sempre suscita sentimenti contrastanti. Gioia, eccitazione, entusiasmo per qualcosa di nuovo che nasce, qualcosa di fresco e immacolato, pronto ad essere plasmato come si desidera, ancora candido e senza errori. Ma anche paura, ansia, angoscia, disagio. Non si sa cosa ci si possa aspettare, è tutto confuso e sconosciuto: e se sarà diverso, e se non mi piacerà? Due sensazioni opposte, che spesso convivono in un inizio ed è perfettamente normale: paura ed eccitazione sono ciò che ci rende umani, ciò che ci rende vivi.
A volte, però, sembra farsi strada un terzo sentimento. È forte e prepotente, sembra sovrastare ogni altro pensiero. È la paura del fallimento, la paura di sbagliare, di rovinare tutto di questo nuovo dono che ci viene fatto; come se un singolo inciampo potesse compromettere inevitabilmente l’intero viaggio.
Fai un passo indietro. Stai camminando. Senti sotto di te la terra ben salda ai piedi, sopra un sole caldo scioglie il ghiaccio della notte e riscalda la tua anima dal freddo gelido di cosa succede dentro e fuori di te. Cammini e ti accorgi che forse una luce in più ti aspetta, mentre guardi avanti senti quasi di poter prendere il volo. Manca poco all’inizio del nuovo anno, cosa accadrà?
Potrebbe essere un giorno come tanti altri; un giorno più vivace del solito o un giorno meno stressante o ancora un giorno di partenza, non per una gara, non per una sfida. Quest’anno non devi sfidarti contro nessuno, né contro te, né contro gli altri. Potrebbe essere un trampolino di lancio per una nuova avventura, una nuova scoperta, una rinascita.
Fermati un attimo ad ascoltarti.
Pezzo dopo pezzo, per rimetterti insieme, e forse ti accorgi che, in un flusso continuo del tempo, quello che ti viene offerto è un momento per accoglierti e abbracciarti.
Una nuova occasione
L’anno nuovo è una nuova occasione, un regalo che fai a te stesso di nuovo tempo, nuove possibilità, nuovi spazi. Riavvolgi il gomitolo del passato, e di fronte a te si srotola quello dei giorni che stanno per arrivare. Una rinascita che non presuppone doveri e obblighi, una rinascita che ci offre respiro e possibilità per riscoprirti qui, ancora una volta.
Dietro di te è tutto buio e sfocato, allora ti copri gli occhi per non vedere. Piuttosto guarda attorno e davanti a te, scoprirai quante cose, emozioni e persone ti avvolgono di luce. Un respiro profondo per non impazzire, riprendiamo il ritmo, facciamo ora un passo avanti.
3,2,1..
3,2,1 una nuova possibilità ti sta aspettando! Continuamente si rinnova. È lì per te, per dirti “vivi”, per ricordarti che non è tutto qui. C’è ancora un fuoco che può essere salvato e può tornare a bruciare forte. Tu continua a raccogliere la legna, prima o poi servirà per dare un soffio di vita a quella fiamma che ti sembrava spenta e che di fatto non lo è. Può accadere spesso o anche solo una volta all’anno, ogni inizio, come un rito si rigenera, l’importante è che tu abbia sempre raccolto nel bosco dei tuoi giorni. Che sia legna buona oppure no, un sicuramente significato lo avrà.
Questo articolo è stato scritto da Lucrezia e Sofia, volontarie dell’Associazione e in collaborazione con ThePositiveBox, progetto dedicato al self empowerment e alla crescita personale.
