Il Natale è un giorno particolare per le persone che soffrono di un Disturbo del Comportamento Alimentare. Una giornata che nell’immaginario comune è vista come un momento di condivisione e serenità, non sempre riesce ad essere vissuta come tale, ma può diventare fonte di stress, preoccupazione, disagio e malessere.
Ognuno è unico, ha il proprio vissuto, le proprie emozioni e non esistono metodi che possano essere generalizzati per tutti. Attraverso questo nostro articolo e alcuni consigli vogliamo semplicemente provare a starvi vicino, affinché possiate vivere con più tranquillità il Natale.
Se vi va, ai colori e alla tavola potete pensarci voi
Un buon punto di partenza potrebbe essere l’organizzazione della tavola e la scelta dei colori.
Pensate al colore che vi fa sentire meglio e vi fa stare più tranquilli o semplicemente al vostro colore preferito: quello potrebbe essere il colore protagonista della tavola o delle decorazioni scelte per quel giorno.
Che ne pensate di provare a realizzare personalmente un oggetto? Ad esempio, realizzare segnaposti a mano potrebbe essere un’ idea molto carina. Questo vi farà distrarre da eventuali preoccupazioni e vi aiuterà a sentirvi più coinvolti nella giornata. Inoltre, potrebbe essere anche un buon argomento di conversazione durante i festeggiamenti, se vi andrà di raccontare come avete preparato i segnaposti e perché avete scelto proprio quel tipo di rappresentazione. Questo servirà a spostare l’attenzione, vostra e di tutti i presenti, dai frequenti discorsi sul cibo e sulla forma fisica a qualcosa di più interessante, personale e, per molti, meno stressante.
Chiedete come sarà organizzato il menù di Natale e, se ve la sentite, date il vostro contributo
Può essere utile conoscere in anticipo quelle che saranno le diverse portate previste per il giorno di Natale, in modo da non arrivare a vivere quella giornata con ulteriore ansia e preoccupazione per qualcosa che non si conosce. Si può optare per conoscere semplicemente quello che sarà il menù oppure proporre personalmente dei piatti. Realizzare alcune delle pietanze insieme, se ci si sente abbastanza pronti a farlo, pensando soprattutto a quelli che sono gli alimenti che non creano preoccupazione o disagio, può aiutare moltissimo.
E le porzioni? Cercate di capire come portare il cibo a tavola in base a quello che vi fa sentire più tranquilli. In alcuni casi può essere utile servirsi da soli, scegliendo la porzione in cucina e portandola successivamente al proprio posto, senza sforzarsi troppo e senza essere posti davanti allo sguardo di altri durante questo momento. Allo stesso modo potrebbe invece essere utile, per qualcun altro, ricevere già il piatto porzionato a tavola. Non ci sono regole da seguire: assaggiate quello che vi va, se avete desiderio di provare qualcosa di nuovo fatelo, senza sentirvi obbligati e senza alcuna forzatura.
Provate a tenere a distanza i commenti sul cibo e il corpo durante il giorno di Natale (ma anche durante tutto l’anno)
Allontanate il più possibile i commenti sul cibo, sul corpo e tutto ciò che vi ruota intorno. Può essere utile chiedere il supporto di una persona cara, che trascorrerà la giornata con voi, in modo che possa comunicare con gli altri, avvisandoli ed evitando così di creare momenti di tensione.
Se accidentalmente dovesse capitare che venga fuori il discorso, provate a spostare anche voi, se ve la sentite, l’attenzione su altro. Parlate del vostro libro preferito o dell’ultimo libro che avete letto, di quella nuova canzone che vi piace tanto: qualsiasi argomento voi scegliate sarà valido.
Se non riuscite a dire nulla in quel momento, anche in questo caso parlatene poco prima o nei giorni precedenti con la persona che vi sarà più vicina e ci penserà lei a dare un cambio di direzione ad una conversazione poco piacevole.
Insieme tutto risulterà meno faticoso.
Giochi, musica e quello che più vi piace
Il Natale è un momento di condivisione e di festa, non è e non deve essere necessariamente legato al cibo. Quello che conta è trascorrere un momento insieme alle persone care e in tranquillità.
In fase di organizzazione pensate anche a quello che potrebbe essere bello fare quel giorno. Che si tratti della scelta della musica da mettere in sottofondo o nei momenti di pausa o della scelta dei giochi di società da condividere, organizzare questi piccoli dettagli può aiutare molto nella gestione della paura e dello stress.
Scegliere delle attività da fare anche dopo il pranzo può essere utile ad allentare eventuali preoccupazioni che si possono essere presentate o semplicemente per distrarvi.
Confrontatevi con i professionisti che vi seguono e con chi vi è più vicino. Ascoltatevi e ascoltate le vostre emozioni.
Apritevi e confrontatevi con le persone che vi stanno aiutando nel percorso di cura.
Cercare un confronto nei giorni precedenti al Natale con il professionista che vi segue può aiutarvi ad arrivare ai festeggiamenti con un fardello in meno. Parlare, elaborare e trovare una soluzione insieme renderà il giorno del Natale, ma in generale le festività, meno pesanti.
Confidate i vostri dubbi e i vostri timori e lavorate insieme su come poter gestire la giornata, che voi siate soli o in compagnia.
Se sentite il bisogno di passare il momento del Natale solo con alcune persone, che in questo periodo vi fanno sentire più tranquilli, senza dover necessariamente organizzare grandi feste o grandi tavolate, comunicatelo. Avete il pieno diritto di farlo e di scegliere. Allo stesso modo, se avete bisogno di stare soli o prendervi un attimo di pausa, fatelo. Non dovete sforzarvi in nulla o sentirvi obbligati a fare quello che non volete o non sentite.
Ascoltatevi e ascoltate le vostre emozioni, questo viene prima di ogni cosa. Se sentite il bisogno di staccare, prendetevi il vostro tempo: provate ad essere più gentili e accoglienti con voi stessi e non sentitevi in colpa per questo.
Se c’è qualcosa che vi preoccupa particolarmente parlatene con chi vi è vicino e trovate insieme il modo per rendere tutto “più semplice”.
E dopo?
Dopo il Natale non bisogna pensare a fare digiuni o saltare i pasti (così come non bisogna farlo nei giorni precedenti il Natale).
Non c’è proprio nulla a cui dover rimediare, così come non c’è alcuna necessità di stravolgere la vostra alimentazione o il vostro corpo.
Non esiste nessun detox da fare, nessuna restrizione, così come non esistono cibi buoni o cattivi.Il cibo è solo cibo, non ha alcun valore morale: questo vale sempre, anche il giorno di Natale.
Mangiate quello che vi piace, anche alimenti nuovi se vi va, e fate quello che in quel momento vi fa stare più sereni. Il Natale è un momento per stare con gli altri, ma può anche essere un momento per ascoltare noi stessi e valorizzare le nostre emozioni e i nostri bisogni. Senza vergogna, colpa o disagio.
L’articolo è stato scritto da Elisabetta, volontaria dell’Associazione