Il rapporto con il proprio corpo e la propria immagine è qualcosa di estremamente complesso e delicato. Basta poco per mandare tutto in frantumi, per distorcere e per modificare ciò che vediamo e percepiamo. Vivere con un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA) è anche questo: non riconoscersi nel proprio corpo, non vederlo per come è, non accettarlo e apprezzarlo. È uno sforzo continuo, incessante, per tenere insieme tutti i pezzi di sé.
Martina, con le sue parole, racconta cosa significa vivere tutto questo in quell’età di cambiamento costante che è l’adolescenza. Martina ci racconta speranze e paure che concorrono, spesso e volentieri, alla diagnosi di un medico professionista. Ci racconta cosa significa essere ricoverat*, con le parole semplici di chi conosce bene ciò di cui parla. E nella speranza che questa sua conoscenza possa essere d’aiuto e di conforto per altre persone che vivono lo stesso.
Caro corpo…
Caro corpo,
scusami se ho iniziato ad odiarti così presto, alla sola età di 12 anni.
Iniziai ad eliminare giusto qualche alimento in modo che diventassi come tutte le ragazzine della mia età.
Intanto quella magrezza mi piaceva sempre di più e non riuscivo a dire basta, l’anoressia mi aveva imprigionata.
I medici dissero che dovevo essere ricoverata d’urgenza ma io sapevo che non avevo bisogno di nessuno, dovevo fare tutto da sola.
Io gestivo le faccende a casa, io dicevo ai miei genitori come comportarsi.
E se venivo ricoverata?
Loro non potevano farcela da soli, avevano bisogno di me, io dovevo tenere tutto sotto controllo.
Quel controllo a sua volta si trasformò in ossessione, perfezione.
Pochi mesi dopo venni ricoverata in un centro e da lì capii veramente che stavo danneggiando il mio cervello, il mio corpo.
Dopo ben 5 mesi venni dimessa e la paura di ritornare a casa era tanta.
E se tornassi come prima?
Se deludo tutti?
Questi pensieri mi frullavano nella mente ogni giorno.
Ora ho 14 anni e ti chiederò all’infinito scusa mio caro corpo, spero che un giorno riuscirò ad amarti e tu mi perdonerai.
Martina