Il corpo cambia. Il nostro corpo non rimane lo stesso. Non è cristallizzato in un’ampolla di vetro e resterà giovane, magro e bello per l’eternità. La dinamicità dell’essere è intrinseca alla vita stessa.
La malattia, quale Disturbo del comportamento Alimentare, modella il corpo oltre la mente. Se accettare le forme del corpo e le sue curve è, per molte persone, difficile, essere consapevoli dei cambiamenti della propria fisicità è una battaglia. Una battaglia contro lo specchio e contro gli occhi di amici e parenti dai quali ci sentiamo osservati.
Guarire significa anche questo: accettarsi e capire che la perfezione non esiste. La bulimia mi ha fatto sentire sbagliata per molto tempo. Mi ha fatto rinchiudere in me stessa, mi ha fatto perdere ogni relazione con il mondo esterno. Mi ha fatto vivere ogni giorno con l’ansia perché sentivo che non ero abbastanza. Ora che sono guarita ho capito che guarire significa anche questo: accettarsi e capire che la perfezione non esiste.
Giorgia Bellini
La perfezione non esiste
Le ha dedicato un monologo intero Vanessa Incontrada alla perfezione e a quanto questa possa influenzare la mente e i comportamenti. Il monologo di Vanessa sulla bellezza dell’imperfezione è il continuo della sua battaglia contro il body shaming e contro la continua ricerca della perfezione che caratterizza intere generazioni.
Io pensavo di dover esser perfetta per trovare l’uomo della mia vita. Alla fine ho trovato un uomo molto speciale, mio marito, che mi ha detto di sorridere per i miei difetti. Ed è vero. Si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti e io con lui. Se potessi parlare alla Vanessa di 20 anni fa, le direi questo. Volevo diventare ciò che non sono, tutti mi volevano diversa. Tutti. Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticando di essere felice e pensando di essere sbagliata agli occhi degli altri. Se fossi nata negli anni Trenta o Cinquanta, quando il modello femminile era morbido, sarei stata perfetta. Però vivo nel Duemila, e avere le forme è ritenuto sbagliato.
Adesso riesco a sorridere, ma non è stato sempre così, perché a volte le critiche feriscono, partono da un cellulare e arrivano dritte allo stomaco. La perfezione non esiste, conta solo ciò che pensi di te stessa quando ti guardi allo specchio. io sono moto orgogliosa di quello che vedo. Voglio bene alla persona che vedo. L’importante è circondarsi di persone che ci vogliono bene”.
Vanessa Incrontrada
Chi ha detto che gli Dei fossero perfetti?
L’errore tipico dell’uomo è pensare che si possa diventare degli Dei, di raggiungere la perfezione assoluta. Peccato che c’è un errore di fondo: la perfezione non esiste e, a meno che tu non voglia affidarti ai calcoli di Leonardo Da Vinci, non ci sono dei canoni stabiliti che definiscono che cosa è perfetto e che cosa non lo è.
La perfezione è di per sé un concetto astratto, utopico e irrealistico, a tratti surreale.
Usciamo dall’ottica di voler essere perfetti. Iniziamo a voler sentirci perfetti nella nostra imperfezione.
Prova a pensare a quanto può essere bella l’imperfezione. Ci hai mai fatto caso? Alla particolarità delle differenze, delle caratteristiche di ognuno di noi? Hai mai riflettuto su che cosa è davvero la perfezione?