Kerry, la storia di una ragazza pronta a rinascere

Ciao a tutti, mi chiamo Kerry e sono vegana da 4 anni. Sempre da 4 anni soffro di DCA, e questo purtroppo fa associare a tutti il mio essere vegana con il mio disturbo alimentare. Posso felicemente affermare che questa scelta alimentare non dipende assolutamente da ciò che la mia mente ha costruito di disfunzionale in questi anni.


Volevo raccontarvi brevemente la mia storia per far capire a molti che purtroppo un DCA nasce, cresce e corre senza avvisare nessuno.

Non sai quando arriverà né perché, semplicemente se deve entrare nella tua vita lo fa, silenziosamente e con perversione. Inizialmente il mio dimagrimento, dovuto sicuramente al cambio di alimentazione, mi ha fatto provare emozioni mai vissute fino a quel momento. Mi ricordo che per la prima volta sentivo la soddisfazione nel riuscire in qualcosa. In poche settimane ero riuscita a stravolgere la mia vita cambiando alimentazione e addirittura riuscendo a dimagrire, cosa che provavo a fare da anni ma senza risultati e senza neanche troppi pensieri, a dirla tutta. Pian piano ho iniziato ad abbinare a questo nuovo stile di vita anche dello sport. La mia famiglia e il mio ragazzo inizialmente si complimentarono per la mia forza di volontà nel prendere in mano la mia vita e cambiare tutto così in modo repentino.

Con il passare dei mesi però la mia alimentazione si faceva sempre più ridotta, la mia attività fisica sempre più intensa e il mio peso diminuiva sempre di più. Nessuno mi capiva, io mi sentivo forte con i miei chili e nessuno poteva dirmi niente. Per 4 anni ho trascurato tutto e tutti tranne ciò che mi teneva in movimento e “attiva”, come le pulizie di casa, lo studio, che mi dava e mi dà altrettante soddisfazioni, e che svolgevo camminando avanti e indietro per casa, e le passeggiate con il mio cagnolone, che sicuramente ringrazia l’arrivo di quel periodo… Ripeto, per 4 anni non ho dato la minima attenzione alla persona che più mi è stata vicina, in silenzio, aspettando e aiutandomi anche quando io non volevo. Il mio attuale compagno mi ha sostenuta e sopportata per ben 4 anni lamentandosi sì e no e aspettando che tutto questo finisse. Le cose che ho fatto sono al limite dell’immaginabile, sono trucchetti per nascondere e mascherare, sono vere e proprie furbizie in cui nessuno dovrebbe imbattersi perché la vita è un’altra cosa.

La vita non è ingegnarsi per farsi del male, non è restringere per combattere, non è serrare i denti e dire “Se riesco a farcela adesso nessuno potrà dirmi più nulla”… La vita è gioia, tranquillità, è mangiare sano, è svolgere sana attività fisica, è realizzare le proprie passioni, è studiare, lavorare, avere una famiglia e renderla orgogliosa, è trovare l’amore e riuscire a mantenerlo vivo.

La vita non è fatta di ossa, la vita non è scarna, anzi, è piena, è gonfia, è rigogliosa, è guardarsi allo specchio e sorridere perché tutto va bene così com’è.


Non sono andata da uno specialista, non sono stata in una clinica e non ho passato un “recovery” ma posso solo immaginare quanta sofferenza abbia vissuto chi arriva ad un recovery. Non sono guarita e non guarirò ancora per un po’ perché lo sento, lo so, perché sono io padrona della mia vita e del mio pensiero e so che se solo volessi davvero, tutto finirebbe all’instante ma la mente è così vasta e la sofferenza lascia un segno. Ho imparato a capire i miei momenti, ad analizzare le mie sensazioni e a perdonare quando qualcosa non va, sto imparando a lasciar andare e a non immagazzinare più le emozioni per poi rigettarle su me stessa, sul cibo o sullo sport. Si tratta di autocontrollo e anche se prima ho affermato di essere io padrona di me posso facilmente smentirmi dicendo che al mondo non si vive da soli. Si è padroni di sé stessi quando si è da soli, senza pensieri, senza emozioni, senza nulla intorno ma non essendo così siamo quotidianamente sottoposti alle “difficoltà” della vita. Molte persone riescono facilmente a gestire i momenti difficili, altre hanno bisogno di un aiuto, altre ancora non accettano aiuti e cadono in un baratro. Non siamo tutti uguali, è questa la bellezza dell’essere umano. Tutti abbiamo fisicamente le stesse parti anatomiche ma nella mente, nel pensiero, siamo diversi. L’essenziale è che si arrivi alla consapevolezza che qualcosa non va, l’importante è che si arrivi ad un punto in cui ci rendiamo conto che bisogna smetterla di stare male e bisogna finirla di permettere agli altri di intaccare il nostro essere.

Una ‘semplice’ forma di difesa

Mi sono accorta dopo anni che semplicemente la mia è una forma di difesa, uno scudo, un muro bello alto dietro al quale rifugiarmi se qualcosa non va. Se l’ansia mi assale, basta fare attività fisica per farla andare via o se qualche sensazione mi stravolge basta non mangiare così da sapere che io HO IL CONTROLLO, eh si perché la parola chiave di chiunque soffra di un DCA è CONTROLLO, quello che si pensa di avere durante ogni comportamento “malato” che ci portiamo dietro per chi sa quanto tempo.

Mi ritengo di essere fortunata nell’avere una persona al mio fianco che abbia, e che ha ancora, quella pazienza e quella forza nel rimanermi vicino e sostenermi nel mio auto-percorso.


Sono consapevole del fatto che l’aiuto di un professionista, semplicemente a volte non tutto è possibile, non sempre si trova subito la forza di chiedere aiuto e non sempre si hanno le risorse per farlo.

Il 2021, un nuovo inizio


Da questo nuovo anno la mia mente ha deciso di guardare in faccia la realtà e con i miei fantastici 8 mesi di amenorrea, mesi privi di piacere e attività sessuale, mesi di pressione costantemente bassa e con una testa che ormai scoppia di pensieri ho preso veramente in mano la mia vita e non voglio mai mai mai mai più tornare indietro.
Avrò modo di contattare qualsiasi specialista del settore per finire in bellezza ciò che ho cominciato, ma per adesso mi stringo all’idea che queste belle parole possano aiutare qualcuno che come me sta lottando contro qualcosa che lui stesso si è creato.


Abbiate la forza ogni giorno di fare quel piccolo passo in avanti, non si tratta più di essere forti o deboli, ma di rinascere più belli che mai, con un bagaglio di esperienza notevole e senza rimpianti, perché se siamo chi siamo oggi è grazie a noi stessi e, per quanti errori abbiamo potuto fare, nulla è avvenuto per caso.

Da un piccolo fiore in un campo di grano che si sentiva diverso ma è stato colto e accudito, spero che tutto ciò serva a qualcosa.

Vi saluto con un bacio e un abbraccio.

Kerry.

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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