Caro corpo, grazie.
Grazie, perché nonostante le cose che ti ho fatto hai tenuto botta.
Grazie, perché anni fa ti ho distrutto completamente e tu ti sei ripreso.
Grazie, perché ti ho inflitto le pene peggiori, ti ho privato di ciò di cui avevi bisogno per funzionare, ti ho portato all’estrema magrezza impedendo ad alcune delle tue funzioni vitali di proseguire, e tu dopo anni sei riuscito a recuperare, nonostante tutto.
Grazie, perché ti ho odiato, perché ti ho visto enorme anche quando eri pelle e ossa, ti ho rivolto le parole peggiori, ti ho infamato e tu hai fatto come se nulla fosse.
Grazie, perché ti ho usato come valvola di sfogo dei miei problemi, dei miei conflitti interni e ti ho ingolfato di cibo fino a farti mancare il respiro, ma tu non ti sei arreso nemmeno di fronte ai miei pensieri più bui.
Grazie, perché hai visto la mia rinascita.
Grazie, perché mi fai svegliare tutti i giorni, mi fai camminare, mi fai vedere e sentire le cose toccandole con mano e con i sentimenti. Ora posso ridere e sentire gli addominali fare male dalle risate.
Grazie perché posso correre, ballare, saltare, cantare a squarciagola e sentire il cuore battere forte.
Grazie, perché le smagliature che non riuscivo a tollerare non sono più motivo di odio e di ribrezzo.
Grazie, perché i polpacci che non sopportavo ora sono una parte fondamentale, quella che sorregge la mia gamba e mi rende più forte.
Grazie, perché i fianchi larghi indicano il mio essere donna.
Grazie, perché riesci a fare le trazioni, a sollevare sempre più carichi quando ti senti energico, a fare i Bulgarian squat che ti affaticano da morire!
Grazie per avermi fatto capire cosa significa allenarsi per il semplice gusto di farlo.
Grazie, perché alla fine di ogni allenamento, nonostante la stanchezza, sei pieno di beta endorfine.
Grazie, perchè mi dai segnali quando sei stanco, quando hai bisogno di una pausa e io li accolgo.
Grazie, perché mi fai studiare, lavorare, interagire con le persone che amo.
Grazie, perché te lo meriti e non sei mai scontato.
Grazie, e sappi che non ti farò più del male, ma ti tratterò con gentilezza e ti ascolterò.