Settembre è il mese della “ripresa”. Dopo l’estate lo senti nell’aria, tutto sta per ricominciare. Lavoro, scuola, attività sportive…
In questo articolo vogliamo concentrarci proprio sul rientro a scuola, che può essere vissuto con entusiasmo e gioia, ma anche come l’inizio di nuove sfide.
Ci si può sentire in ansia, si può provare paura all’idea di ricominciare; nuovi ambienti, nuove amicizie; o magari gli stessi ambienti, sempre le stesse persone…
Quando si soffre di DCA..
A maggior ragione, nelle persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare (DCA) può accadere che certe paure e preoccupazioni si amplifichino e che anche il “primo giorno di scuola” possa essere vissuto come un grande ostacolo.
Complici, tra l’altro, gli ultimi due anni. Due anni che hanno portato con sé grandi difficoltà legate alla sfera psicologica, tra cui proprio l’aumento dei casi di DCA.
Chi soffre di queste malattie tende a vivere con maggiore ansia e fatica molti aspetti della quotidianità: dal rapporto con gli altri a quello con se stessi; dal relazionarsi all’approcciare nuove sfide; dal tema dell’alimentazione in compagnia al confronto con i corpi e le prestazioni altrui.
Ed esserne consapevoli, in qualità di studenti, docenti o genitori è fondamentale poiché il tassello dell’informazione e della prevenzione è estremamente importante all’interno delle strutture scolastiche.
Non esiste un manuale ma..
Per quanto non esista un manuale di istruzioni universalmente valido, sicuramente ci sono una serie di aspetti che possono aiutare a rendere questi giorni di nuovi inizi più piacevoli possibile:
- Partire da se stessi. Cosa vorrà mai dire? Non crediamo ci sia una risposta unica, ma per noi significa avere fiducia nel fatto che, per quanto ci saranno nuove sfide, sarà possibile trovare una strada per viverle tutte al meglio delle proprie possibilità, ciascuno con le proprie risorse. Tra l’altro, oltre alle sfide, ci saranno anche tante altre emozioni appaganti a colorare le nostre giornate.
- Ricordarsi che non si è mai veramente soli. Per quanto una situazione possa essere nuova, o anche meno nuova, è possibile provare a cercare nelle persone intorno a noi (compagni, docenti, collaboratori scolastici ecc) un porto sicuro, una spalla di cui fidarsi, di cui anche solo la vicinanza può far sentire meglio;
- Fare riferimento ai docenti. Magari non ci sentiamo a nostro agio proprio con tutti, ma è probabile che ci sia qualcuno di loro a cui poter chiedere supporto;
- Se ne sentiamo la necessità, può essere utile chiedersi “Di cosa ho bisogno in questo momento per sentirmi più sereno?”. E provare a ricercare, in prima persona, ciò che sentiamo possa aiutarci a raggiungere una situazione di maggiore agio e benessere;
Un nuovo inizio può avere tanti significati. Può non essere poi così nuovo, o può esserlo del tutto. Può rivelarci delle sorprese o risultare estremamente statico e noioso. Quello che ci piacerebbe trasmettere attraverso queste parole è la molteplicità che può caratterizzare ogni inizio… e, in quella molteplicità, la possibilità di scoprire significati sempre diversi.