Esprimere le proprie emozioni non è sempre facile. I nostri sentimenti sono spesso sfumati, indefiniti, nascosti nell’ombra e nell’anima. Riconoscerli, dargli un nome e urlarli al mondo non è un percorso semplice e immediato. Per qualcuno, come Chiara, esprimere i propri sentimenti significa iniziare a comprenderli attraverso le proprie parole, attraverso la scrittura. Una poesia intrisa di emozioni che, spesso, non sono immediatamente comprensibili ed esprimibili, specialmente quando si soffre di disturbi alimentari.
Una poesia sui disturbi alimentari che ci permette di entrare, in punta di piedi e con attenzione, nel mondo di chi vive con la malattia e nel percorso per uscirne.
I disturbi alimentari in poesia
Ho cercato
nell’ angolo più acuto del mio corpo
un briciolo di perfezione.
Ho collezionato voci silenziose
che lentamente si insediavano in me
così difficile da scacciare
così difficili da scoraggiare.
Ho avuto paura
di lasciare questo mondo
davanti ad una pietanza
che per me era assai lontana
dalla speranza
di vincere
di vivere.
Ho sfiorato
con le dita delle mani
ossa affilate come coltelli
non ero mai abbastanza.
non ero mai abbastanza.
Poi, un giorno,
ho preso tra le mani la foto di me, bambina,
così piccola e fragile,
così difficile da proteggere.
E le ho chiesto scusa.
Scusa per il mio corpo massacrato,
scusa per quel sorriso negato.
Da oggi, amarti, sarà un sentimento
assai lontano dalla fatica.
Da oggi ti nutrirai di vita.
L’articolo è stato scritto da Chiara, che ha raccontato la sua storia.