Animenta racconta i disturbi alimentari – La storia di Valentina

Innanzitutto, volevo ringraziarvi per avermi dato questa opportunità. Raccontare la propria storia è già
tantissimo per le tante persone che come me soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).
DCA. Così vengono chiamati, ma in realtà sono molto di più. Sono malattie complesse, i cui meccanismi si insidiano lentamente nella testa fino a prendere il sopravvento su tutta la vita di una persona. Per quanto riguarda me, ho iniziato a soffrirne quando avevo 14 anni. Non mi sono mai piaciuta, ma all’improvviso era diventato inaccettabile stare davanti allo specchio. Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico violentissimi e ne soffro tutt’ora. Molte volte è stato richiesto l’intervento del pronto soccorso e ci sono stati momenti in cui la paura mi impediva di pensare lucidamente.

Le mie difficoltà…

A 14 anni il mio corpo era cambiato rispetto al passato e questo per era inaccettabile. Facevo molta attività fisica, ma non mi piacevo. Avevo vergogna di andare al mare e di indossare vestiti, come i top con le spalle scoperte. Insomma, mi coprivo il più possibile. Sempre.

Quando ho iniziato il liceo, il mio corpo continuava a cambiare. Io mi sentivo in una vera e propria gabbia. Odiavo il cibo, ma era l’unica fonte di sfogo che avevo.

Detestavo la sensazione che provavo dopo aver mangiato fino a stare male, ma, in quei momenti, nonostante non percepissi più neppure il sapore degli alimenti, mi sentivo in pace, riempita e
confortata.

Negli anni successivi ho fatto diete su diete. Magri perdevo peso, ma poi avevo fame e non riuscivo a fermarmi. Questo vanificava qualsiasi risultato raggiunto ed ero costretta a ricominciare da capo.

Avevo 22 anni…

All’età di 22 anni ho iniziato una dieta che ho portato avanti per mesi e dopo un anno ho raggiunto un risultato per me soddisfacente. Non mi sembrava vero, potevo mettere di nuovo un paio di jeans. Nonostante tutto, però, ho sempre avuto un enorme senso di vergogna. “Sulla carta” era tutto ok, ma entrare in un negozio di abbigliamento era un difficile; mangiare fuori era impensabile. Sentivo il bisogno di controllare tutto. Ero ossessionata dall’alimentazione e dall’aspetto estetico.

L’intervento

Avevo perso molto peso e avevo molta pelle in eccesso. Decisi quindi di farmi operare, ma purtroppo l’intervento andò malissimo ed ebbi complicazioni tali da stare mesi ricoverata in ospedale attaccata ad un macchinario.
Dopo due anni, ricominciai a mangiare senza misura e il mio corpo cambiò ancora. Premetto che in
tutto questo sono sempre stata seguita dal CIM di appartenenza, da una psicoterapeuta e ho incontrato
vari psichiatri.

Vi scrivo perchè…

Oggi vi scrivo perché continuo ancora la mia battaglia da sola. Nonostante abbia chiesto aiuto ai
nutrizionisti, ad una nuova terapeuta e anche in ospedale, sembra ci siano comunque ostacoli insormontabili. Il primo tra tutti è il problema della sanità in Italia e in particolar modo l’assenza, in molte regioni, di luoghi specializzati nei Disturbi del Comportamento Alimentare. Io vivo in provincia di Roma, sono stata accettata in un centro specializzato in provincia di Cuneo, ma purtroppo problemi burocratici con la mia ASL di appartenenza mi impediscono di recarmi in questo centro. So che ci sono altre persone come me in tutta Italia probabilmente che aspettano di essere curate, date le liste di attesa infinite.

Un paradosso

Dicono che il primo grande passo sia chiedere aiuto. Ebbene non c’è cosa peggiore di sentirsi abbandonati a se stessi. Chiunque soffra di disturbi psichiatrici sa perfettamente quanto male possa fare. Vorrei tanto che si parlasse di più delle difficoltà che si incontrano anche chiedendo aiuto, vorrei che tutti i pazienti avessero gli stessi trattamenti da Nord a Sud e vorrei che ci fosse
più informazione riguardo a questi tipi di disturbi perché c’è ancora tanta, troppa ignoranza.
Grazie per le vostre iniziative e per le vostre testimonianze, grazie a tutti i medici che hanno ancora a cuore la salute dei pazienti.
A chiunque soffra e combatte ogni giorno, me compresa, dobbiamo ricordare una cosa: non siamo soli e, più ne parliamo, più forse, un giorno, le cose cambieranno.

L’articolo è stato scritto da Valentina, che ha raccontato la sua storia

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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