Nelle società occidentali, il corpo è spesso visto come un oggetto da osservare, giudicare e controllare. Questo porta le persone a concentrarsi sulla propria immagine corporea, generando insoddisfazione e emozioni negative. Di conseguenza, sono nati dei movimenti per aiutarci a guardare il nostro corpo con uno sguardo diverso: body neutrality, body positivity e body functionality.
Cos’è l’immagine corporea?
L’immagine corporea è la percezione che una persona ha del proprio corpo. Schilder (1935) la definisce come l’immagine mentale del proprio corpo. Slade (1994), invece, la descrive come la rappresentazione mentale della forma, dimensione e taglia del corpo, insieme ai sentimenti associati a queste caratteristiche. Questo concetto è fortemente influenzato da fattori sociali e culturali, come l’esposizione ai media e il confronto con il proprio contesto socioculturale (Thompson et al., 1999).
I social media promuovono spesso immagini idealizzate di corpi irrealistici, alimentando l’insoddisfazione personale. In risposta, sono nati movimenti come body positivity, body functionality e body neutrality, che hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni, ricevendo sia consensi che critiche.
Il movimento della body positivity
Il movimento della body positivity mira a sfidare gli ideali estetici dominanti e a promuovere l’accettazione e il rispetto per tutti i corpi, indipendentemente dalla forma, dal peso o dalle caratteristiche fisiche.
Negli ultimi anni, il movimento ha guadagnato popolarità sui social media, specialmente su Instagram: milioni di post mostrano persone di vario peso e caratteristiche corporee come cellulite e smagliature, diffondendo il messaggio che tutti i corpi meritano rispetto.
Studi recenti (es. Cowles et al., 2023) indicano che l’esposizione a post di body positivity è associata a una maggiore soddisfazione corporea e a un miglioramento dell’umore. Tuttavia, ci sono critiche che sottolineano come questi contenuti, pur positivi, continuino a focalizzarsi sull’aspetto estetico, aumentando l’oggettivazione del corpo (Cortez & Alfonso, 2021).
La body functionality
La body functionality si concentra sulle abilità fisiche del corpo anziché sull’aspetto estetico, promuovendo una visione attiva e dinamica del corpo come un’entità completa e funzionale. Questo concetto abbraccia un’ampia gamma di capacità, inclusi processi interni, sensi e sensazioni, abilità creative, cura personale e comunicazione.
Focalizzarsi sulla funzionalità del corpo promuove una visione attiva e dinamica, scoraggiando una percezione puramente estetica. Tuttavia, esaltare le capacità fisiche potrebbe sembrare esclusivo verso i corpi disabili o affetti da malattie. I sostenitori della body functionality affermano invece che questo concetto è inclusivo e adatto a tutti, poiché la presenza di malattie, infortuni, differenze strutturali o invecchiamento non compromette tutte le funzioni del corpo.
Differente non significa mancante, e questa prospettiva offre una visione più inclusiva della body functionality.
La body neutrality
La body neutrality nasce in risposta alle critiche mosse ai movimenti di body positivity e body functionality, proponendo un approccio che sposta l’attenzione dal corpo stesso verso altre qualità personali. Questo movimento cerca un equilibrio tra i messaggi contrastanti dei social media riguardanti l’aspetto fisico.
Mentre la body positivity mette in luce il corpo, la body neutrality cerca di focalizzare l’attenzione su altre caratteristiche individuali. L’obiettivo è creare una visione condivisa in cui l’aspetto fisico sia solo una delle tante qualità degli individui.
Anche se è ancora poco studiata, si pensa che la body neutrality possa ridurre l’ansia e migliorare l’umore, permettendo alle persone di evitare pensieri critici sul proprio corpo. Questo movimento mira a ridurre l’importanza della bellezza nella società, incoraggiando le persone a concentrarsi meno sull’aspetto fisico e più su altre aree della loro vita. Inoltre, il movimento promuove messaggi di gentilezza e accettazione delle imperfezioni corporee percepite.
Il percorso verso la neutralità del corpo
Per iniziare il viaggio verso la neutralità del corpo, è utile definire ciò che si desidera raggiungere. Questo potrebbe comprendere:
- Ridurre i comportamenti di controllo riguardanti il corpo.
- Limitare il dialogo interno negativo sul proprio aspetto.
- Approfondire la comprensione del funzionamento del proprio corpo.
- Coltivare la gratitudine per le capacità e le funzioni del corpo.
Dopo aver chiarito gli obiettivi relativi alla neutralità del corpo, è importante stabilire dei passi concreti da seguire. Ad esempio, impegnarsi a riflettere ogni sera su un aspetto positivo del proprio corpo durante la giornata. Questo processo aiuterà a spostare l’attenzione dall’aspetto fisico ad aspetti più significativi della vita, come le relazioni e le esperienze.
In conclusione, è importante promuovere interventi per contrastare le influenze socioculturali sull’immagine corporea e potenziare fattori di protezione come l’apprezzamento della funzionalità corporea.
Gestire la presenza sui social media
Un altro aspetto da considerare nel percorso verso la neutralità del corpo è il coinvolgimento sui social media. Durante questo processo, è essenziale esaminare e, se necessario ridurre, l’interazione con gli account che favoriscono il confronto o l’insoddisfazione riguardo al proprio aspetto.
Quando navighi sui social media, potresti chiederti:
- Questo profilo mi spinge a valutare o a modificare il mio corpo?
- Quali sensazioni suscita in me questo tipo di contenuto?
- Questo profilo aumenta la mia preoccupazione per l’aspetto fisico?
- Questo profilo sostiene la mia pratica di accettazione del corpo?
Gestire i pensieri e le conversazioni sul corpo
Vivere in una società che enfatizza l’aspetto estetico e le diete può rendere difficile coltivare una mentalità neutra verso il proprio corpo. Le discussioni sulla forma fisica, il peso e l’aspetto possono ostacolare il percorso verso una relazione più equilibrata con il proprio corpo.
Quando qualcuno commenta l’aspetto, è importante intervenire e comunicare che tali conversazioni non sono costruttive. Se sorgono pensieri negativi sul corpo, è necessario reinterpretarli ricordando che il concetto di “corpo ideale” è artificiale e irrealistico. La neutralità del corpo richiede tempo e pazienza, soprattutto per coloro che hanno avuto esperienze negative riguardo all’immagine corporea.
In caso di difficoltà, chiedere supporto è essenziale. Questo può includere amici, familiari, terapisti o professionisti della salute specializzati in disturbi alimentari.
Bibliografia
Cortez, M. A. T., & Alfonso, G. J. (2020). Fitspiration and Body Positivity: The Relationships of Body-Focused Instagram Trend and Movement, Self-Objectification, and Gender Stereotypical Beliefs. University of the Philippines Open University.
Cowles, E., Guest, E., & Slater, A. (2023). Imagery versus captions: The effect of body positive Instagram content on young women’s mood and body image. Body Image, 44, 120-130.
Schilder, P. (1935). The Image and Appearance of the Human Body. New York: International Universities Press.
Slade, P. D. (1994). What is body image?. Behaviour Research and Therapy, 32(5), 497–502.
Thompson J. K., Heinberg L. J., Altabe M., & Tantleff-Dunn S. (1999). Exacting beauty: Theory, assessment, and treatment of body image disturbance. Washington, DC: American Psychological Association.
L’articolo è stato scritto da Giovanna, volontaria dell’Associazione