Conta i passi che fai per prenderti cura di te

La tecnologia e le Health Apps 

I telefoni, ipad e computer insieme alle loro applicazioni ormai fanno parte dell’uso quotidiano dei più e meno giovani.

Spesso si parla delle insidie della tecnologia e soprattutto dei social network, nati principalmente per mantenere rapporti sociali e ritrovare persone che si erano perse di vista. Meno di frequente poniamo l’attenzione su tutte le altre applicazioni. Ormai quelle a nostra disposizione sono centinaia, forse anche migliaia e ci permettono di soddisfare ogni nostro bisogno e richiesta in tempi brevissimi. Pensiamo anche solo alle applicazioni per fare shopping, per fare la spesa o per prenotare un viaggio.Di fatto, gli smartphone ci permettono di fare di tutto, persino monitorare la salute.

Esatto, ci sono delle applicazioni “Health” ovvero “salute”, dove si possono riportare peso, altezza, valori di pressione sanguigna, i giorni del ciclo mestruale, giorni di attività fisica ecc. I telefoni di ultima generazione sia dispositivi iOS che Android ce le hanno già incorporate, pronte all’uso per l’utente. Altre applicazioni, invece, possono essere scaricate e possono essere più o meno specifiche per i parametri che si vogliono registrare; altre ancora sono collegate ai cosiddetti fitness tracker, dei rilevatori di movimento, di attività fisica e di conteggio di calorie bruciate. Come per qualsiasi strumento è importante capire chi ne può avere accesso e come viene utilizzato.

Contare i passi fa davvero bene a tutti ? Dipendenza e gamification delle applicazioni

In uno studio condotto e pubblicato a settembre 2021, è stato dimostrato come queste applicazioni possano portare ad un aggravamento di sintomi di un Disturbo del Comportamento Alimentare e alla dipendenza. Questo perché avviene?

La dipendenza nasce proprio dalla facilità con cui è possibile reperirle e consultarle (Si dice infatti che lo smartphone ormai è diventato il prolungamento della nostra mano!). In aggiunta ci sono anche continui promemoria e notifiche pronti a ricordarti quello che devi e non devi fare, i feedback positivi e negativi, i quali possono innescare un circolo vizioso da cui è difficile uscire. 

L’uso continuo inoltre può essere dato da classifiche personali e classifiche social con trofei, badge e lo sblocco di nuovi livelli. Questo fenomeno viene definito come “gamification”, ovvero l’utilizzo di elementi di progettazione del gioco in un contesto non di gioco. È stato creato proprio per dare il cosiddetto “sprint” per muoversi, contare passi, contare calorie, per confrontarsi con gli altri e cercare di vincere la competizione. In realtà confrontare se stessi con gli altri può anche essere demotivante e dannoso, soprattutto quando già la percezione di sé è distorta. 

Alcuni partecipanti ad uno studio, hanno riferito sensazioni negative tra cui ossessione, dipendenza da app, fissazione sui numeri e competizione eccessiva.

Il controllo e l’ossessione possono essere delle caratteristiche di chi soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare e l’utilizzo di queste applicazioni potrebbe offrire lo strumento per perpetuare questi atteggiamenti. Il problema viene aggravato dalla possibilità di poter riportare i propri risultati, ma soprattutto di inserire i propri obiettivi, anche se questi sono difficilmente raggiungibili.

Corpo e attività fisica  non hanno lo stesso valore per tutti

La nostra società sembra avere ancora come slogan “Più sei magro, più sei bello”. Tuttavia, a piccoli passi stiamo cambiando, cercando di dare voce ad altre idee come: “sei bello così come sei”, “hai valore a prescindere”, “accettazione di sè come necessaria al cambiamento”. È fondamentale che le persone inizino ad imparare a scindere il proprio valore, la propria personalità e le proprie qualità dall’aspetto fisico, qualunque sia la sua conformazione. 

Tutta questa continua esposizione a messaggi in televisione, sui social o applicazioni, come abbiamo visto, può generare sensazioni negative per tutte le persone, che abbiano o meno Disturbi del Comportamento Alimentare. Chiunque fosse più sensibile, per i più vari motivi, a certe tematiche, ne può risentire profondamente. 

Io stessa ho avuto modo di utilizzare un fitness tracker e le continue notifiche “Dai manca poco al tuo obiettivo giornaliero”, “Ti mancano x numero di passi per raggiungere la prossima medaglia”, ti portano a fare mille pensieri. Stai lì a ragionare all’allenamento che hai saltato, ai passi che non hai fatto, alle medaglie non prese (avranno poi senso quelle medaglie ?!), con un certo senso di ansia e magari cerchi di riorganizzare la settimana per cercare di inserire quella passeggiata in più.

Poi ti fermi e provi a ragionare sui motivi per cui non hai fatto quella camminata o hai saltato l’allenamento e ti rendi conto che è perfettamente normale non essere sempre sul pezzo. Magari questo fatto delle app per qualcuno può sembrare una banalità risolvibile in modo semplice e immediato, smettendo di dare importanza a tutto ciò. E sicuramente per alcuni sarà così. D’altra parte ci sono persone per le quali il corpo, l’alimentazione, il peso hanno un significato diverso, più complesso, e questo può portare a dare un peso maggiore a determinate tematiche.

Un futuro con più consapevolezza e meno conta passi 

Forse gli inventori non hanno pensato che determinati stimoli proventi dall’app potessero generare sensazioni e azioni dannose per l’utente, ma sarebbe importante rivederle proprio per evitare di esaltare l’ossessione per la dieta, la magrezza e quindi alla possibilità di esacerbare sintomi di Disturbi del Comportamento Alimentare.

Un altro aspetto importante è cercare di ricostruire la narrazione intorno a queste patologie e, in generale, al mondo dell’alimentazione e della attività fisica per fare in modo che sia maggiore la consapevolezza dei singoli rispetto al rapporto che instaurano con se stessi  e che si possa un domani tornare a fare queste attività a cuor leggero.  

Piuttosto che dare retta a un’applicazione e contare i passi per raggiungere una “medaglia”, sarebbe bello pensare di contare i passi che facciamo ogni giorno per prenderci cura di noi stessi. 

Contenuto a cura di Ilaria Mazzuca

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

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13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

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