DCA e obesità: possono essere collegati?

dca e obesità

Anoressia nervosa atipica, bulimia nervosa, binge eating disorder (BED), night eating syndrome (NES) e ortoressia nervosa sono alcuni disturbi alimentari (DCA) che possono avere un’associazione con l’obesità

In questo articolo analizzeremo le ragioni di queste associazioni e discuteremo gli approcci terapeutici integrati per affrontare queste condizioni.

Piccolo disclaimer: l’obesità è un disturbo alimentare? 

No, l’obesità è anch’essa una patologia multifattoriale come i DCA, e si basa su un eccessivo peso corporeo. Ma non solo!

L’obesità non è semplicemente il risultato di un’assunzione calorica eccessiva, ma può essere influenzata da fattori genetici, metabolici, psicologici e ambientali.

I DCA invece sono malattie mentali che possono influenzare anche la salute fisica della persona affetta, ma è importante ricordare che non è una malattia fisica e non tutte le persone che soffrono di DCA sono sottopeso, sovrappeso o con anche la correlazione di obesità. 

Per iniziare…

L’interazione tra disturbi alimentari e obesità è complessa e multifattoriale. Mentre i disturbi alimentari sono spesso associati a individui di peso basso o normale, esiste una crescente evidenza che questi disturbi possono manifestarsi anche in persone in sovrappeso o obese. Questa interconnessione può essere dovuta a comportamenti alimentari disfunzionali, fluttuazioni del peso e fattori psicologici sottostanti. Comprendere come i disturbi alimentari possano coesistere con l’obesità è fondamentale per sviluppare strategie di trattamento efficaci e migliorare la qualità della vita delle persone affette.

Le persone con disturbi alimentari possono sperimentare:

  • cicli di restrizione e abbuffate: periodi di dieta rigida seguiti da abbuffate possono portare a un aumento di peso.
  • metabolismo alterato: la restrizione calorica può rallentare il metabolismo, rendendo più difficile la perdita di peso.
  • comportamenti compensatori inefficaci: i metodi utilizzati per controllare il peso possono non essere sufficienti a prevenire l’aumento ponderale.

Anoressia nervosa atipica e obesità

Definizione: l’anoressia nervosa atipica è una forma di disturbo alimentare in cui l’individuo soddisfa tutti i criteri per l’anoressia nervosa, tranne che per il peso corporeo, che rimane entro i limiti normali o è superiore. Questo disturbo rientra nella categoria dei Disturbi dell’Alimentazione Non Altrimenti Specificati (Other Specified Feeding Eating Disorders) secondo il DSM-5.

Le persone con anoressia nervosa atipica possono avere una storia di obesità o sovrappeso. Nonostante una significativa perdita di peso dovuta alla restrizione calorica, il loro peso rimane al di sopra o entro i limiti normali. Questa condizione può portare a un mancato riconoscimento del disturbo (poiché il peso non è sottopeso, il disturbo può essere sottovalutato o non diagnosticato tempestivamente) e complicazioni mediche (malnutrizione, squilibri elettrolitici e altre complicazioni tipiche dell’anoressia nervosa possono essere presenti anche senza un peso corporeo basso).

Bulimia Nervosa e obesità

Definizione: bulimia nervosa è caratterizzata da episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori inappropriati per prevenire l’aumento di peso, come vomito autoindotto, uso di lassativi, diuretici o altri farmaci, digiuno prolungato, eccessivo esercizio fisico. L’autostima è fortemente influenzata dalla forma e dal peso corporeo.

Molte persone con bulimia nervosa mantengono un peso corporeo normale, ma alcune possono essere in sovrappeso o obese. L’associazione con l’obesità può derivare da un’efficacia limitata dei comportamenti compensatori (i metodi utilizzati per compensare le abbuffate potrebbero non eliminare tutte le calorie assunte); fluttuazioni del metabolismo: (i cicli di abbuffate e purghe possono alterare il metabolismo, rendendo difficile il mantenimento di un peso stabile); disturbi metabolici (l’uso eccessivo di lassativi e diuretici può causare squilibri metabolici che influenzano il peso corporeo).

Binge Eating Disorder e obesità

Definizione: il Binge Eating Disorder è caratterizzato da abbuffate ricorrenti senza comportamenti compensatori, sensazione di perdita di controllo durante le abbuffate, sentimenti di disagio, colpa o disgusto dopo l’episodio.

Il BED è fortemente associato all’obesità. Le abbuffate frequenti contribuiscono all’eccesso calorico e all’aumento di peso. Inoltre, il disturbo può portare a: cicli di dieta yo-yo, ossia tentativi ripetuti di dieta seguiti da ricadute nelle abbuffate, rischi metabolici come l’aumento del rischio di diabete di tipo 2, ipertensione e altre condizioni legate all’obesità, problemi psicologici (l’aumento di peso può aggravare sentimenti di bassa autostima e depressione, alimentando ulteriormente il ciclo delle abbuffate).

Night Eating Syndrome e obesità

Definizione: la Night Eating Syndrome è caratterizzata dall’assunzione di almeno il 25% dell’apporto calorico giornaliero dopo cena, risvegli notturni con ingestione di cibo, consapevolezza e ricordo degli episodi, disturbi del sonno e umore depresso durante le ore serali.

La Night Eating Syndrome è più comune tra le persone con obesità e può contribuire all’aumento di peso attraverso un’assunzione calorica aggiuntiva (consumo di cibo durante la notte oltre ai pasti regolari), disregolazione ormonale (alterazioni del ritmo circadiano possono influenzare gli ormoni che regolano l’appetito come la leptina e la grelina), stress e ansia (possono portare a mangiare come meccanismo di coping, soprattutto durante la notte).

Ortoressia Nervosa e obesità

Definizione: disturbo alimentare caratterizzato da un’ossessione patologica per l’alimentazione sana; non è ancora riconosciuto ufficialmente nel DSM-5, ma è oggetto di studio. Chi ne soffre ha un’eccessiva preoccupazione per la qualità degli alimenti, evitamento rigido di cibi percepiti come non salutari (può portare a restrizioni alimentari significative), compromissione della vita sociale (regole alimentari auto imposte).

I comportamenti ossessivi portano a un consumo eccessivo di determinati alimenti percepiti come sani ma ad alto contenuto calorico. Restrizioni estreme seguite da episodi di perdita di controllo e abbuffate. Mancata attenzione alle quantità, perché ci si concentra solo sulla qualità e si può trascurare l’apporto calorico totale. 

Quali sono i rischi per la salute associati?

  • Complicazioni cardiovascolari: ipertensione, malattie cardiache
  • Problemi metabolici: diabete tipo 2, sindrome metabolica
  • Complicazioni gastrointestinali: reflusso gastroesofageo, ulcere
  • Squilibri elettrolitici: problemi cardiaci e renali
  • Problemi psicologici: depressione, ansia e isolamento sociale
  • Ridotta qualità della vita: difficoltà nelle attività quotidiane e nelle relazioni interpersonali

Come si curano i DCA in associazione con obesità?

È fondamentale dare importanza ad un approccio multidisciplinare che richiede l’integrazione di diverse discipline come:

  • psicoterapia: per affrontare comportamenti alimentari disfunzionali e i fattori psicologici sottostanti
  • consulenza nutrizionale: educazione alimentare e sviluppo di abitudini sane
  • assistenza medica: monitoraggio delle condizioni fisiche e gestione delle complicazioni
  • supporto sociale: coinvolgimento di famiglia e amici nel processo terapeutico

E quali sono le strategie terapeutiche?

  • terapia cognitivo-comportamentale (CBT)
  • terapia dialettico-comportamentale (DBT)
  • farmacoterapia
  • programmi integrati come HAPIFED (gestione peso e trattamento DCA)

Per concludere…

La relazione tra DCA e obesità è complessa e richiede un’attenzione particolare da parte dei curanti. È fondamentale quindi riconoscere che i DCA possono svilupparsi a qualsiasi peso per una diagnosi tempestiva ed efficace.

L’articolo è stato scritto da Chiara, volontaria dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

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