Il rientro a scuola segna la conclusione dell’estate e introduce sfide e stress, soprattutto per coloro che soffrono di un disturbo alimentare. Gli studenti devono affrontare sfide legate all’ambiente scolastico, ricco di potenziali fattori scatenanti e triggers, ma ci sono modi per prepararsi e gestire queste difficoltà.
Le sfide del rientro a scuola
Le sfide e/o ostacoli più grandi che coloro che soffrono di disturbi alimentari sperimentano sono:
- Rigidità e perfezionismo. I ragazzi con disturbi alimentari si sottopongono a una grande pressione per ottenere risultati scolastici eccellenti, creando stati d’ansia che possono generare e sostenere comportamenti di controllo alimentare.
- Immagine corporea. Gli adolescenti sono soggetti a confronti e pressioni per apparire in un certo modo, in parte anche a causa dei social media. Questo può esacerbare ansie legate all’immagine corporea e contribuire alla nascita di comportamenti alimentari disordinati.
- Prestazioni sportive. Gli studenti atleti, in particolare quelli impegnati in sport estetici o strettamente connessi al peso, possono scontrarsi con pressioni legate alle prestazioni e alla gestione del proprio corpo, aggravando i disturbi alimentari.
- Pasti a scuola. I pranzi a scuola possono complicare il recovery dai disturbi alimentari. Mangiare in pubblico rappresenta una sfida per chi sta guarendo: perciò, la graduale reintegrazione è consigliata. È importante confrontarsi con un nutrizionista per garantire un piano alimentare idoneo.
- Shopping scolastico. L’acquisto di abbigliamento per la scuola può generare stress, con il rischio di ansia legata alle taglie. È utile essere accompagnati da qualcuno in grado di supportarci in momenti sensibili come questi.
- Educazione fisica. Queste lezioni possono aumentare sentimenti di inadeguatezza tra chi sta affrontando un percorso di recovery o chi soffre di DCA. È consigliabile discutere con la scuola per trovare modalità di supporto adeguate.
- Attività sociali. Le interazioni sociali sono importanti a scuola, ma possono causare ansia nei giovani in recovery. È essenziale seguire un piano di trattamento e lavorare sull’autostima per affrontare meglio la vita scolastica.
In sintesi, il rientro a scuola può presentare numerose sfide per i giovani e le giovani che lottano con disturbi alimentari. Questo richiede adeguata preparazione, supporto e strategie per affrontarle.
Suggerimenti per il ritorno a scuola durante il recovery dai disturbi alimentari
1. Collegamento continuo con il team di cura. Mantieni una comunicazione regolare con il tuo team di cura, programmando incontri prima del rientro a scuola e continuando a monitorare il tuo progresso durante l’anno scolastico.
2. Creazione di una rete di sostegno. Parla con il counselor scolastico e il personale di supporto riguardo al tuo recovery, affinché possano offrirti assistenza e comprendere le tue esigenze. Considera l’idea di unirti a gruppi di sostegno.
3. Tecniche di autoaiuto. Collabora con il tuo team per trovare strategie utili per affrontare lo stress, come la scrittura su un diario, la meditazione o pratiche creative che possano aiutarti.
4. Segui il piano alimentare. Se mangiare a scuola risulta difficile, considera di chiedere un supporto specifico, come poter mangiare con amici fidati o un insegnante. Lavora insieme al tuo team di cura per un piano nutrizionale adatto.
5. Impostazione di limiti e confini. Sii sicuro di stabilire i tuoi limiti, concedendoti il tempo per adattarti ad essi e alla nuova routine. Può essere utile ridurre i carichi di lavoro scolastici o le attività extracurriculari, affrontando il ritorno in modo graduale.
L’importanza di chiedere aiuto
Affrontare il ritorno a scuola con un piano ben definito e una rete di supporto forte può fare una grande differenza nel mantenere il recovery e affrontare le sfide legate alla scuola.
Ricorda che è fondamentale essere gentili con sé stessi e proseguire il proprio percorso con determinazione e pazienza. Guarire è possibile e ne vale la pena.
L’articolo è stato scritto da Giovanna, volontaria dell’Associazione