Il nuovo anno è spesso un momento di riflessione, ma anche di promesse che facciamo a noi stessi. Ci impegniamo ad essere più gentili con noi e con gli altri, a prenderci cura del nostro corpo, a fare quel viaggio che rimandiamo da tempo, a dedicarci a ciò che amiamo.
Per chi affronta un disturbo alimentare o altre difficoltà psichiche, l’inizio dell’anno può rappresentare un’opportunità unica per intraprendere un percorso di guarigione. È il momento ideale per scrivere una storia diversa, per liberarsi dalle catene del controllo e del perfezionismo, e per diventare finalmente più gentili con sé stessi.
Ecco qui qualche consiglio che speriamo possano darti la carica giusta per prendere in mano la tua vita e farti sentire più compres* e meno sol*.
Consiglio 1: ’importanza dei piccoli passi
Si dice che il mare sia fatto di tante gocce d’acqua e credo che questa metafora racchiuda un significato profondo.
Non avere fretta. Ogni passo, anche il più piccolo, sta contribuendo a costruire la tua storia e a portarti sempre più verso la versione di te stess* che meriti di essere. Non quella perfetta, ma quella in pace con sè stess*.
Ogni piccolo progresso è importante e ogni momento di crescita conta.
Consiglio 2: Connettiti con ciò che ami
I disturbi alimentari spesso portano all’isolamento. Il dolore si fa sentire profondamente e, talvolta, chi cerca di aiutarci può sembrare una minaccia. Riscoprire o scoprire le proprie passioni può fare una grande differenza. Quando siamo persi nel disturbo alimentare, è facile confondere la nostra identità con esso, finendo per far ruotare tutto attorno ad esso. Trovare ciò che ci appassiona e ci fa sentire vivi ci aiuta a ritrovare noi stessi, al di là della malattia.
Consiglio 3: Ascoltati
Guarire non significa che non incontrerai mai più momenti difficili, ma significa imparare a gestirli. Non rispondere più con il cibo, ma imparare a dare spazio alle tue emozioni, ascoltandole e lasciandole fluire. La guarigione è un processo che richiede tempo, ma ogni passo verso l’ascolto di te stess* è fondamentale per costruire un futuro più sereno.
Consiglio 4: Rimani nel presente
Il presente è tutto ciò che abbiamo. È l’unico momento in cui possiamo agire. Non possiamo cambiare il passato, né prevedere come sarà il futuro. Ma possiamo lavorare sul presente, facendo scelte consapevoli che ci aiuteranno a costruire un futuro migliore di quello che abbiamo vissuto.
Vivere nel presente, senza rimuginare troppo su ciò che è stato o su ciò che potrebbe essere, ci permette di concentrarci su ciò che possiamo fare ora per star meglio.
Consiglio 5: Sii gentile con te stess*
Essere gentili con sé stess* è essenziale per una vita serena ed equilibrata. Non essere troppo sever*, non colpevolizzarti se non sei riuscit* a fare tutto ciò che avevi programmato. Ricorda da dove sei partit*, quello che hai vissuto e quello che stai affrontando. Dai valore ai piccoli cambiamenti, perché ogni passo, anche il più impercettibile, è una vittoria. La gentilezza verso se stess* è il primo passo per trasformare ogni difficoltà in un’opportunità di crescita.
Consiglio 6: Impara a dire “no”
Dire “no” non è segno di egoismo, ma un atto di cura verso te stess*. Non possiamo infatti soddisfare le aspettative di tutti e, spesso, dire di “no” ci permette di preservare la nostra energia, sia emotiva che mentale.
Non aver paura di allontanarti da situazioni o persone che ti fanno sentire sbagliat*. Imparare a dire “no” ti aiuta a rimanere fedele ai tuoi bisogni, e a proteggere la tua pace interiore.
Consiglio 7: Accetta che non tutto è sotto il tuo controllo
Uno degli aspetti più difficili della guarigione è imparare ad accettare che non tutto è sotto il nostro controllo.
Lasciar andare il bisogno di controllo ti libera dalla paura del fallimento e dell’incertezza.
Consiglio 8: Impara a fidarti
Quando si è nel pieno della malattia è facile pensare che possiamo fidarci solo di noi stess*, di quello che la nostra mente dice.
Fidarsi di qualcuno è un atto di coraggio che permette di chiedere aiuto.
Affidarsi a un* professionista della salute mentale non significa perdere il controllo, ma riconoscere che non siamo sol* e che il supporto esterno può essere essenziale per ritrovare il benessere. Farsi aiutare è un passo importante per ricostruire la fiducia, prima verso gli altri e poi verso noi stessi.
Consiglio 9: Al primo posto ci sei tu
Mettere dei limiti o chiudere dei rapporti d’amicizia che ti fanno stare male non significa essere delle brutte persone. Imparare a mettere dei paletti aiuta a preservare la tua serenità.
Consiglio 10: Coltiva la gratitudine quotidiana
Un altro strumento potente per la guarigione è la gratitudine.
Spesso quando siamo sopraffatti dal dolore non riusciamo a vedere quanta bellezza ci può essere nei piccoli gesti.
Ogni giorno, prenditi un momento per riflettere su ciò che hai di positivo nella tua vita: un gesto gentile ricevuto, una risata condivisa, una piccola vittoria. Puoi annotare tutto in un quaderno per ricordare quante cose belle possono accadere.
Anche nei momenti più difficili, c’è sempre qualcosa per cui essere grati.
L’articolo è stato scritto da Martina, volontaria dell’Associazione