Domenica 7 aprile si festeggia la Giornata Mondiale della Salute, anche detta World Health Day, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1950.
Ogni anno, l’OMS definisce un tema su cui vertono tutte le riflessioni e gli eventi di questa giornata: quest’anno lo slogan è “My Health, my right”, ovvero “La mia salute, il mio diritto”. Il tema di quest’anno è stato scelto per sostenere il diritto di tutti, ovunque, ad avere accesso a servizi sanitari, all’iistruzione e informazione di qualità, oltre che ad acqua potabile, aria pulita, buona alimentazione, alloggi di qualità, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalla discriminazione.
La Giornata Mondiale della Salute: cosa possono fare i cittadini e i governi
Sul sito dell’OMS è possibile visualizzare un elenco dei concetti chiave che dovrebbero essere affrontati durante questa giornata. Questi concetti sono suddivisi per target ovvero per i cittadini e per i governi.
Per i cittadini è fondamentale conoscere i propri diritti in ambito sanitario (come per esempio il diritto alla privacy e alla riservatezza), oltre che prendere decisioni informate e autonome riguardo la propria salute. Ogni cittadino dovrebbe:
- Proteggere il proprio diritto alla salute come diritto umano fondamentale. Tutti dovrebbero avere accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno quando e dove ne hanno bisogno, senza dover affrontare difficoltà economiche. Quindi, se non potete accedere all’assistenza sanitaria, un diritto viene meno. Si può agire facendo appello ai leader politici, unendosi alle comunità sanitarie per chiedere un’azione, partecipare a petizioni e discussioni.
- Promuovere il diritto alla salute come pilastro intrinseco dei nostri più ampi diritti umani.
- Sostenere la salute come priorità.
- Partecipare al processo decisionale sulla salute, per esempio partecipando a riunioni cittadine e assemblee di cittadini, focus group e consultazioni, consigli sanitari, gruppi direttivi e comitati di revisione.
Per i governi è invece fondamentale tenere a mente che ogni legge formulata in ambiti anche diversi da quello sanitario può avere delle ripercussioni sulla salute dei cittadini. È inoltre importante investire nell’ambiente sanitario al fine di realizzare e concretizzare il diritto alla salute. Inoltre serve:
- Essere strategici e partire dalle basi: riorientare i sistemi sanitari verso l’assistenza sanitaria di base.
- Sostenere la trasparenza e la responsabilità.
- Coinvolgere il pubblico nel processo decisionale in materia di salute, incentivando la “partecipazione sociale” nel processo decisionale in materia di salute.
- Conoscere i bisogni di salute delle popolazioni e agire di conseguenza: raccogliere, analizzare, utilizzare e monitorare i dati, disaggregandoli per età, sesso, condizione economica. Per fare ciò è utile la collaborazione con enti e Associazioni sul tema.
- Salvaguardare il diritto alla salute in guerra e nei conflitti.
Giornata Mondiale della Salute e Disturbi Alimentari
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono malattie mentali che hanno enormi ripercussioni sulla salute dei soggetti che ne soffrono. Sia a livello fisico che mentale, infatti, un DCA è in grado di stravolgere completamente le condizioni di salute di una persona.
I DCA sono malattie che evolvono in fretta, ma dalle quali è possibile guarire. Una persona affetta da una qualunque tipologia di Disturbo Alimentare può guarire, ma necessita un aiuto da parte di professionisti esperti nel tema.
Il 19 gennaio 2024 siamo sces* in piazza. Siamo sces* in piazza per manifestare contro un taglio dei fondi che impedisce al Sistema Sanitario Nazionale di prendere in carico numerosissime persone affette da un DCA. Persone che necessitano una cura, un aiuto, un’ancora di salvataggio. Persone che non possono permettersi mesi di attese per il ricovero in un centro specializzato, ma che nemmeno possono permettersi i costi dei centri privati.
La manifestazione è stata la concretizzazione di ciò che la Giornata Mondiale della Salute vuole ricordare costantemente a cittadini e politici: la nostra salute è un nostro diritto. Tutti dobbiamo avere accesso alle cure che ci potrebbero salvare la vita nel momento in cui ne sentiamo il bisogno. Nessuno dovrebbe essere escluso dal diritto alla salute, sia essa mentale o fisica.
Essere cittadini attivi per difendere il diritto alla salute
La Giornata Mondiale della Salute ci spinge a riflettere su uno dei nostri diritti fondamentali. Soprattutto, in realtà, ci spinge a combattere per ottenerlo o mantenerlo, per difenderlo e per rafforzarlo. L’OMS ci spinge a diventare cittadini attivi, a prendere parte alle decisioni che ci riguardano in prima persone: perché la salute è un tema di tutti. Un tema al nostro servizio, per il nostro benessere, ma anche un tema che necessita del nostro costante supporto e spinta per sopravvivere.
