Mi chiamo Bianca e volevo condividere con voi la mia esperienza con i disturbi alimentari.
Da quando ero piccola ho sempre fatto sport ad alto livello, e non mi sono mai fermata; ho iniziato con il nuoto, poi danza a scuola, e continuato con la ginnastica artistica per più di 13 anni. Da poco più di un anno mi dedico al Crossfit, come atleta e coach.
Questo lockdown ha costretto tutti a stare in un certo senso fermi e a chiuderci dentro casa 24 ore su 24 per diversi mesi. Questo fermarmi così di botto, da un giorno all’altro, mi ha decisamente destabilizzata. Ho continuato ad allenarmi, cercavo sempre di fare qualcosa per non sentirmi “ferma”.
Poi ho iniziato a preoccuparmi, avevo pensieri come ‘Se continuo a non fare “nulla” esco da questo lockdown che sarò una balena!’
Ho iniziato quindi a diminuire piano piano le quantità di ciò che mangiavo, tracciare tutte le calorie che ingerivo e a seguire diversi programmi di allenamento.
Il mio corpo ha sostenuto questo ritmo per più di due mesi, fino a che mi sentivo sempre stanca, mangiavo sempre meno e mi allenavo sempre di più, anche quando non mi andava di farlo…
Avevo perso diversi chili e non stavo bene, ma finalmente mi vedevo con il fisico che avevo sempre sognato, magra e con i muscoli scolpiti, ben definiti.
Ho capito che c’era qualcosa che non andava quando una mia amica condivise sul suo profilo una foto di quando anche lei soffriva di disturbi alimentari (anoressia), e raccontava quelle che erano lei sue abitudini/ossessioni… che coincidevano con i miei comportamenti in quel periodo.
Presa consapevolezza di questo iniziai a mangiare un po’ di più, ma appena mi vedevo “ingrassata” mi privavo nuovamente del cibo. Pensavo di poterne uscire con le mie forze, ma dentro di me sapevo e sentivo che avevo bisogno di aiuto.
Contattattai allora una psicologa-nutrizionista che avevo avuto modo di conoscere tramite un webinar durante il lockdown, per cercare di uscire da questo limbo in cui mi ero intrappolata, e quando mi nominò la parola “bulimia” fui stupita. Non pensavo che questi comportamenti avessero un nome, e soprattutto non pensavo di stare così male, nel senso che per me quel modo di pensare era sì un po’ ossessivo, ma non credevo fosse una vera malattia. Iniziai quindi un percorso (che sto continuando tutt’ora) che mi ha portato a prendere consapevolezza di tante cose, che da sola probabilmente non avrei mai superato.
Adesso ho ancora momenti in cui mi viene voglia di gettare la spugna, non mi sento forte abbastanza da superare tutto questo, ma per fortuna ho persone a me vicine che mi supportano e mi aiutano a non mollare, insegnandomi a volermi più bene ed amarmi così come sono.
Certo non è facile, pensi ad un certo punto di essere libera dal disturbo alimentare fino a che non ti ci ritrovi per uno ‘stupido pensiero’ che ti riporta indietro. È un percorso con alti e bassi, giorni sì e giorni no che bisogna imparare a gestire e superare.
Penso che come me molte altre persone abbiano vissuto o stiano vivendo situazioni simili, e quello che mi sento di dire, per quello che ho imparato fino ad ora, è di non avere paura di chiedere aiuto a qualcuno per superare queste difficoltà, ma fatelo per il vostro bene, amatevi e accettatevi così come siete!