La terapia di gruppo nella cura dei Disturbi Alimentari

terapia di gruppo

La terapia di gruppo è una modalità potente per affrontare un percorso che produca benefici davvero significativi ai suoi partecipanti: permette di sviluppare il senso di sostegno del gruppo, migliora le reti sociali, dona l’opportunità ai partecipanti di essere di giovamento agli altri… Incoraggia nel ricevere aiuto e ne fornisce a sua volta. 
E’ un mezzo mediante il quale i problemi e le situazioni di disagio personale vengono affrontati sia a fini conoscitivi che operativi.

Il potere della terapia di gruppo…

La terapia di gruppo diviene un luogo sicuro e di sostegno per tutti i membri, un confronto consapevole, condiviso ed organizzato intorno a temi o fatti specifici per analizzarli, comprenderli e arricchirli sotto diversi punti di vista e tramite l’apporto di diverse conoscenze e competenze in funzione di possibili cambiamenti.
Si attivano bisogni di vicinanza, si diffonde un clima di sostegno e collaborazione reciproca, si costituisce un valido supporto al rafforzamento delle risorse personali; infatti la persona che entra nel gruppo per la presenza di un particolare problema, trova la sua stessa (o simile) situazione condivisa da altri membri. In questo modo i partecipanti possono sentirsi persone che, nonostante abbiano delle difficoltà, sperimentano risorse, talenti, abilità, conoscenze e competenze che possono essere valorizzate.

La crescita nella terapia di gruppo…

In questo prezioso contesto ciascuno può imparare a far tesoro della propria esperienza e del proprio modo di essere per favorire lo scambio reciproco: ci si aiuta l’un l’altro, si offre appoggio, si possono dare o ascoltare suggerimenti o rassicurazioni e si impara a  condividere con gli altri i propri problemi. 

Concentrandosi su di sé e sul proprio percorso, l’individuo esplicita i propri progressi o errori commessi e promuove un clima di raffronto dai cui lui stesso impara. La terapia di gruppo diviene un importante luogo di confronto nel quale si possono condividere i vissuti, riducendo il peso della vergogna e del senso di colpa. Quando si rivelano sentimenti ed esperienze attraverso questa importante strategia terapeutica si possono costruire anche nuovi rapporti interpersonali, utilizzando strumenti affettivi della relazione per riempire, anche parzialmente, il “vuoto” che si percepisce, ed è per questo che nel gruppo è possibile vivere un’esperienza emotiva senza timori, un’esperienza indispensabile per la crescita e la maturazione.

L’assistente sociale e il gruppo

Un altro professionista che si occupa di tale ambito è l’Assistente sociale che, nel suo lavoro, viene a contatto con una molteplicità di gruppi.

L’assistente sociale che lavora in un gruppo è di aiuto e stimolo per la costituzione dello stesso e per il progredire sia dell’insieme, che di ciascun singolo membro. 

È necessario accettare le persone, ma non necessariamente tutti i loro comportamenti. 

L’operatore non deve intervenire per imporre uno standard di sviluppo al gruppo nel suo insieme, ma deve aiutarlo nel mantenere un equilibrio, favorendo l’espressione di possibili conflitti e placando le tensioni troppo dannose. Contemporaneamente aiuta l’individuo a sentirsi un’entità senza perdersi nella massa e a comprendere il suo personale modo di mettersi in relazione con gli altri.
L’obiettivo dell’assistente sociale è sostenere, stimolare e accompagnare il gruppo nel raggiungimento degli scopi che si è dato, facilitando la mediazione tra i singoli, osservando costantemente gli atteggiamenti del gruppo per capire gli scopi dichiarati e quelli latenti, programmando il lavoro sulla base di un progetto mirato e porre interventi finalizzati al raggiungimento di risultati possibili e verificabili, documentando tutti i momenti di vita del gruppo e valutandolo con strumenti di verifica.

Le funzioni dell’Assistente sociale nel lavoro con i gruppi

  1. Supporto logistico: organizzazione degli incontri (soprattutto all’avvio dell’iniziativa); 
  2. Facilitatore: aiutare il gruppo a interagire secondo una logica di aiuto reciproco. Accoglierà quindi le persone, cercherà di farle sentire a proprio agio, ricorderà l’obiettivo del gruppo e presterà attenzione affinché tutti possano esprimersi. 
  3. Aiutare il gruppo a disporre delle risorse che potrebbero rivelarsi necessarie all’attività: risorse economiche, materiale d’uso o attrezzature, interventi di esperti…

BIBLIOGRAFIA

Anna Maria Gibin, I gruppi nei disturbi alimentari, FrancoAngeli, Milano 2009,

Baglioni L, Fattori terapeutici nei gruppi omogenei a orientamento psicoanalitico per i disturbi alimentari, Raffaello Cortina, Milano 2002,

A. Campanini,  (2013d), Ambiti di Intervento del servizio sociale, Carocci, Roma, 2020

FARGION S. Il metodo del servizio sociale. Riflessioni, casi, ricerche, Carocci, Roma, 2013

FERRARIO F. Il lavoro di rete nel servizio sociale, Carocci, Roma, 1992

L’articolo è stato scritto da Federica, volontaria dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
Zona Mercato 85038 Senise (PZ)
P.Iva 01779910767