Lasciare tracce d’amore: quando la gentilezza cura

lasciare tracce d'amore: quando la gentilezza cura

Quante volte abbiamo compiuto un gesto in modo totalmente spontaneo, senza forse neanche accorgercene? Da un sorriso, a uno sguardo di complicità, a un saluto un po’ più caloroso?

E siamo in grado di sapere quante volte, quello stesso gesto, ha avuto un impatto positivo sull’altra persona?

Beh, una cosa è certa: a chi è dotato di un’alta sensibilità, esso non è sfuggito affatto.

La grandezza dei piccoli gesti

La gentilezza non è un processo, non si costruisce meccanicamente, ma può divenire più naturale, più fluida, più reale, quando viene coltivata.

Quando una persona sta affrontando un disturbo del comportamento alimentare (DCA), spesso si sente triste, sol* e incompres* e le giornate trascorrono tutte uguali, in quello che sembra essere l’oblio di un’apparente solitudine.

Mi è capitato spesso di stupirmi dinanzi alla gentilezza, di sorridere notando come la persona che mi stava di fronte ricambiasse un mio saluto, o nella ricezione di un messaggio inaspettato che mi chiedeva semplicemente:come stai?”..

Questo perché ho sempre creduto che alle persone poco importasse dell’altro e sono arrivata a concentrarmi esclusivamente sul bene che potevo impegnarmi a fare io, senza avere alcun tipo di aspettativa o tornaconto personale. E forse questo è stato un bene, perché ad oggi la gentilezza è in grado di meravigliarmi ogni singola volta come se fosse la prima.

Un giorno, ad esempio, avevo avuto una giornata terribile e stavo passeggiando per schiarirmi le idee quando un bambino, che più o meno poteva avere sui cinque o sei anni, mi si avvicinò, mi toccò il braccio, sorrise e andò via. In quel momento, per una frazione di secondo, tutti i miei problemi sembravano essere spariti e nel mio cuore si creò abbastanza spazio per accogliere quel gesto e farlo mio. Mi sono domandata: “se un bambino ha sentito l’esigenza di sorridermi, senza nemmeno conoscermi, allora forse non sono una persona così terribile, giusto?”.

Un’altra volta ero nella biblioteca della mia università e una ragazza, notando il mio evidenziatore scarico, non ha esitato un secondo prima di prestarmi il suo.

Possono sembrare piccoli gesti ma per me, contestualizzati, hanno rappresentato tanto.

Il bello del dare e del ricevere

In un mondo dove aleggiano l’arroganza, la prepotenza, la falsa compassione, necessitiamo che vengano ristabiliti, almeno in parte, certi valori positivi.

Ognuno di noi ha a che fare con una propria battaglia personale. Ognuno di noi porta dietro il suo volto una storia unica, diversa da tutte le altre. E ognuno di noi ci fa i conti ogni giorno che passa.

Ovviamente la gentilezza non fa del bene solo a chi la riceve, ma anche a chi la dona, perché aiuta a costruire una personalità in grado di vedere oltre le singole apparenze.

Una personalità e una bontà d’animo che ti permettono di entrare in contatto, anche solo per un minuto, con spiriti affini al tuo!

La gentilezza vista come ‘’moneta vincente’’

La gentilezza è una moneta sempre vincente: fa del bene a chi la lancia e a chi è in grado di coglierla.

Avete mai pensato a quel gesto di gentilezza non compreso? Essere gentili è il lato della medaglia più difficile, forse, da mettere in pratica. In altre parole, è bello ricevere atti gentili, ma ci soffermiamo poco a riflettere su quanto bene possa farci donare un momento di cura a qualcun altr*.

Potrebbe suonare egoistico, ma se ogni persona donasse un po’ più di attenzione agli altri, potremmo vantarci di vivere in una realtà molto più altruista e felice.

Quali sono le piccoli attenzioni per gli altri che mi fanno stare bene? C’è un trucco per allenare la gentilezza: trasformare le nostre passioni in momenti di cura per chi ci fa star bene e/o ne ha bisogno. Ad esempio, se ti piace scrivere, puoi decidere di dedicare un po’ del tuo tempo libero a scrivere una lettera ad un’amica lontana che non senti da tanto.

Se ti piace cucinare, perché non preparare qualcosa per un tuo famigliare? Infine, perché non provare a riversare i gesti di amore verso la tua persona? Se essere gentili con gli altri non è scontato, non lo è neanche nei nostri confronti. Non sempre ci mettiamo in primo piano. Sono quei sensi di colpa ingiusti e ingiustificati a privarci troppo spesso della gentilezza che ci meritiamo. Invece, dobbiamo ripeterci come un mantra che siamo noi, in primis, a doverci parlare con gentilezza e amore.

Solo così saremo in grado di riconoscere la gentilezza quando la incontreremo sulla nostra strada e allo stesso tempo riuscire a seminarla.

Come diceva Emily Dickinson:

“Se io potrò impedire

a un cuore di spezzarsi

non avrò vissuto invano

Se allevierò il dolore di una vita

o guarirò una pena

o aiuterò un pettirosso caduto

a rientrare nel nido

non avrò vissuto invano.”

L’articolo è stato scritto da Sophia e Ilenia, volontarie dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
Zona Mercato 85038 Senise (PZ)
P.Iva 01779910767